Sì all'aria buona nell'ovest vicentino
Si chiama idrogeno solforato ed è quella caratteristica puzza di uovo marcio che ci assale alle narici ogni volta che arriviamo alle porte di qualche Comune. Non di tutti fortunatamente, ma da qualche tempo sicuramente di Montebello, Montorso e Zermeghedo. Un odore che, per primi, disturba proprio gli abitanti delle due comunità e che nasce principalmente dall’industria della lavorazione delle pelli. Così Provincia di Vicenza, Arpav, Ulss 5, Consorzio Medio Chiampo e Sindaci delle amministrazioni si sono trovati prima attorno ad un tavolo tecnico e poi, ieri, assieme ad una decina di aziende della zona e alle associazioni economiche di categoria.
“Una settimana fa – sottolinea Giovanni Pietro Dalla Costa, Consigliere Provinciale Delegato all'Ambiente – ci siamo trovati in assemblea a Villa Da Porto e qui gli uffici, in particolare quello di Andrea Baldisseri, responsabile del Progetto Giada, hanno fornito i dati relativi alla qualità dell’aria in tutto il distretto dell’Ovest Vicentino. Da parte nostra abbiamo fatto tutta una serie di proposte tecniche, affrontate in un tavolo specifico, per affrontare e risolvere la questione. Con grande soddisfazione quasi tutti gli imprenditori hanno convenuto, con i loro rappresentanti, sulla necessità di risolvere la questione, che per inciso prevederà anche qualche spesa. Apprezzando il metodo adottato dalla Provincia di Vicenza di condivisione e non di imposizione. Naturalmente ora sta a loro valutare gli interventi da adottare in riferimento alle loro aziende, ma siamo sulla strada buona per ritornare a individuare i Comuni interessati dai cartelli stradali e non da questo odore”.
Presenti anche Filippo Squarcina, responsabile dell’Ufficio Ambiente di palazzo Nievo, e Andrea Baldisseri per Giada, l’incontro ha permesso di continuare a monitorare un territorio sensibile ma nel quale, grazie alla sensibilità civica di tutte le componenti, la qualità dell’aria e dell’acqua, e di conseguenza della vita, è sensibilmente migliorata. “Prova ne sia – concludono i due tecnici provinciali – che dal 2008 al 2014 non ci sono state segnalazioni di disagio legate a questo tipo di odore”.