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Il parco del Bacchiglione riapre

pubblicato il 03/08/2016, ultima modifica 04/08/2016

Il parco delle sorgenti del Bacchiglione riapre. La Provincia di Vicenza, proprietaria dei 25 ettari del parco e coordinatrice di un progetto europeo che dal 2011 al 2013 ha investito su quest'area 1,2milioni di euro, ha sottoscritto una convenzione con il Bacino di Pesca zona B e il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta perché gestiscano il parco e lo rendano fruibile a scopo turistico e didattico.
La notizia è stata ufficializzata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno presenziato i protagonisti della convenzione: Renzo Segato e Martino Gasparella per la Provincia, rispettivamente consigliere delegato alle Risorse Idriche e ai Progetti Europei, Silvano Foladore, Presidente del Bacino, Moreno Cavazza Vicepresidente del Consorzio. Presenti anche i tre Sindaci su cui insiste il parco: Giusy Armiletti per Dueville, Ruggero Gonzo per Villaverla e Ivan Ferronato per Caldogno.

Gestione temporanea di Bacino e Consorzio

“Si tratta di una gestione temporanea -ha subito chiarito Segato- che riempie il vuoto che si è venuto a creare dopo che la Fondazione Rurale onlus, vincitrice del bando di gestione, ha rinunciato all'impegno. Era necessario trovare chi si prendesse cura del parco nelle more di una nuova gara. Non dimentichiamo che il parco è “vivo”, che necessita di manutenzione e sorveglianza per evitare che i numerosi e costosi interventi di valorizzazione e salvaguardia realizzati negli anni passati non diventino inutili. Fortunatamente Bacino e Consorzio sono venuti in nostro aiuto.”
Così fino al 31 gennaio 2017, o comunque fino all'individuazione del nuovo gestore, sarà il Bacino di Pesca Zona B, attraverso i suoi volontari e in maniera gratuita, a garantire la gestione ordinaria delle infrastrutture del parco a fini turistici e didattici, la manutenzione del verde per l'efficienza dell'ambiente, la sorveglianza e gestione ittica dell'area. Al loro fianco il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta che eseguirà gli sfalci e gli interventi di emergenza, tra cui, come è successo qualche giorno fa, la rimozione di un albero di 200 quintali caduto sull'alveo del fiume.

“Bacino e Consorzio -aggiunge Segato- non sono in realtà nuovi dell'area. Sono stati parte attiva nella realizzazione dei lavori di riqualificazione e in seguito, nelle more di una gestione, hanno offerto la loro opera del tutto gratuita per garantire un minimo di manutenzione, per evitare bracconaggio e intrusioni abusive.”
E' grazie a loro, e all'impegno altrettanto volontario di alcune guardie provinciali, che il parco continua a vivere. Solo negli ultimi giorni, ha spiegato Foladore, sono state effettuate 197 ore lavorative per tagliare l'erba, sistemare il verde, aggiustare la rete per la sicurezza, sistemare l'edificio che verrà utilizzato a fini didattici. Lavori che dureranno per tutto il mese di agosto per permettere l'apertura pubblica del parco a settembre. Le modalità sono ancora da definire, di certo sarà a disposizione di gruppi e scuole, ma si valuta anche la possibilità per il singolo cittadino di accedere a orari prestabiliti.

Visite guidate: 7, 14, 28 agosto

Nel frattempo chi volesse visitare il parco si può prenotare per una visita guidata ad opera di personale dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che per 3 domeniche (7, 14 e 28 agosto), eseguirà interventi di inanellamento degli uccelli, che consistono nell'attaccare un piccolo anello nella zampa degli uccelli a scopo di ricerca, per un monitoraggio che, per gli uccelli del bosco di Dueville, durerà 3 anni. Chi è interessato può scrivere a progetti.europei@provincia.vicenza.it la partecipazione è gratuita ma è necessario prenotarsi perché l'accesso all'area sarà limitato a gruppi di 20 persone ogni ora (dalle 9 alle 12).

Il futuro

Interesse di tutti, sia della Provincia che dei Comuni, è che si arrivi ad una gestione definitiva in grado di garantire la fruizione dell'area nel rispetto dei vincoli di un sito tutelato dalla Comunità Europea per l'unicità e la bellezza dei suoi habitat.
“Nei prossimi mesi lavoreremo alla redazione del bando -spiega Gasparella- che sarà condiviso con i Comuni. Il nostro obiettivo è di trovare un gestore che abbia stretti legami con il territorio, che conosca quest'area e che abbia lo stesso nostro interesse a salvaguardarla. Siamo nel parco di risorgiva più grande d'Europa, un ecosistema unico per ricchezza di flora e fauna. Un onore certo, ma anche un onere perché abbiamo la responsabilità di prendercene cura.”
Da parte dei Sindaci, naturalmente, è stata assicurata massima collaborazione.