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Nasce la Consulta dei Sindaci per la Protezione Civile

pubblicato il 08/06/2018, ultima modifica 12/06/2018

La sperimentazione è una prima assoluta a livello nazionale. Nasce infatti a Vicenza la Consulta dei Sindaci per le attività di Protezione Civile. L’organismo, pensato per gestire meglio il territorio, consentirà non solo di superare la dimensione locale dei Comuni attraverso uno strumento agile di consultazione tra i primi cittadini,  ma anche di organizzare ed affrontare di concerto e “a specchio” con la Consulta dei Volontari le emergenze che potrebbero determinarsi.

Creata ricalcando la dimensione degli Ambiti Omogenei regionali, la Consulta dei Sindaci si suddivide pertanto nei seguenti 10 Distretti ovvero Zona del Brenta (capofila Bassano del Grappa), Altopiano di Asiago (capofila Asiago), Alto Astico e Posina (capofila (Arsiero), Dall’Astico al Brenta (capofila Breganze), Leogra Timonchio (capofila Schio), Agno Chiampo (capofila Valdagno), Alta Pianura (capofila Thiene), Vicenza Media Pianura (capofila Vicenza), Ovest Vicentino (capofila Montecchio Maggiore) e Colli Berici e Bassa Pianura (capofila Noventa Vicentina).

Date le funzioni di indirizzo e di orientamento, gli obiettivi che la Consulta si propone sono:

  • agevolare gli accordi tra i Comuni all’interno del Distretto per una gestione coordinata delle attività di Protezione Civile (previsione, prevenzione, soccorso e superamento delle emergenze;  promozione delle strutture di coordinamento locale per individuare e ridurre il rischio di disastri anche con la partecipazione dei volontari e dei cittadini;
  • promuovere l’introduzione e l’applicazione di criteri adeguati ai rischi nei regolamenti edilizi e nella pianificazione dell’uso dei suoli;
  • promozione di convenzione con università, enti di ricerca e comunità scientifiche per studi, indagini e ricerche atti a raccogliere dati utili relativi agli scenari di rischio e alle attività di previsione;
  • facilitare la collaborazione anche con protocolli d’intesa con tutte le componenti operative e istituzionali del territorio, dai Vigili del Fuoco ai Consorzi di Bonifica;
  • favorire la pianificazione nell’ambito delle problematiche di Distretto;
  • valutare periodicamente l’entità e la qualità delle risorse strumentali a disposizione; infine sostenere la resilienza delle Comunità.

Punto, quest’ultimo, persino rivoluzionario dal momento che si invitano i cittadini ad essere parte attiva, consapevole del pericolo e a conoscenza delle misure di autoprotezione in una logica anche di autosoccorso. Dunque, si parte dal basso, senza attendere che sia lo Stato o qualcun altro a muoversi. “E’ un esperimento – sottolinea il Presidente della Provincia Achille Variati – che come Presidente dell’UPI ho ritenuto opportuno effettuare qui da noi, sotto i miei occhi, proprio perché crediamo nelle sue potenzialità, espresse o inespresse ancora. Per giunta in un territorio che ha anche nella Protezione Civile il suo fiore all’occhiello”.