In via Muggia il Polo Provinciale di Protezione Civile e Sociale
Partiranno lunedì, per concludersi alla fine di giugno di quest’anno, i lavori di sistemazione degli immobili dell’ex caserma della polizia stradale di via Muggia. Si chiude così una vicenda che aveva creato qualche preoccupazione. E si chiude nel migliore dei modi, giacché nel complesso di due piani, formato da diversi edifici, troverà casa il Centro Operativo Provinciale di Protezione Civile, nonché la Associazione Croce Verde che si è aggiudicato il bando, base d’asta 550.000 euro, emanato dalla Provincia di Vicenza, e che avrà in cambio il 30% della struttura e l’uso gratuito degli spazi per 48 anni.
Grande soddisfazione espressa dal Presidente della Provincia Achille Variati, che ha pure ripercorso le tappe di avvicinamento: “E’ una soluzione che consente non solo di riattivare un segmento di patrimonio provinciale che altrimenti sarebbe rimasto utilizzato, ma anche di dare una risposta importante, anche sotto il profilo stradale oltre che logistico, alle esigenze del nostro volontariato, impegnato nella protezione nella difesa del territorio nonché di dare finalmente una sede ad alcune associazioni, come quella dei carabinieri e dei marinai in congedo. Tra l’altro qui saranno collocati anche i radioamatori e sappiamo tutti quanto siano preziosi in caso di calamità, quando le centraline telefoniche diventano mute”. Basti pensare al terremoto in Nepal, senza il buon Guglielmo Marconi si sarebbero persi tempo ed informazioni preziose e tempestive.
Soddisfazione espressa anche dal rappresentante provinciale del Volontariato di Protezione Civile architetto Cristiano Todeschini e dalla dottoressa Chiara Garbin, responsabile dell’Ufficio di Protezione Civile di Palazzo Nievo, che ha ricordato la realizzazione della Sala Operativa Provinciale che favorisce nell’ambito territoriale una gestione efficiente e puntuale per eventi importanti di varia natura, dalle calamità naturali agli alluvioni e ai terremoti. “Svolgerà un’azione di coordinamento di tutte le risorse disponibili, umane e materiali per quelle emergenze non gestibili dal singolo Comune facendo da collegamento con i livelli superiori regionale e nazionale”.
Qui, come ha poi ricordato il Presidente Variati, si continuerà pure a fare formazione.
Insomma, non resta che attendere che ruspe e muratori comincino e portino a termine i lavori. Complessi, come ha ricordato il Presidente provinciale della Croce Verde Sebastian Nicolai: “Rimarranno in piedi solo muri e finestre, il resto, a cominciare dagli impianti, sarà rifatto completamente in un'ottica di sicurezza e contenimento energetico”. L’impegno economico sarà di 450.000 euro: “Abbiamo contattato una trentina azienda ed in 19 ci hanno risposto. Con loro abbiamo rivisto voci di spesa e prezzi e ciò ci ha consentito di arrivare all’importo che ci eravamo prefissi”. Insomma, tutto è bene ciò che comincia bene.