Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

E-mail istituzionale info@provincia.vicenza.it

E-mail posta certificata provincia.vicenza@cert.ip-veneto.net

Notizie stampa

Tu sei qui: Home / Notizie stampa / Archivio news / 2015 / Province a rischio default

Province a rischio default

pubblicato il 11/12/2015, ultima modifica 14/12/2015
Variati si appella ai parlamentari vicentini: se passa questa Legge di Stabilità non si garantiscono i servizi essenziali

Province a rischio default, Vicenza inclusa, se non viene modificata la Legge di Stabilità 2016 che prevede un taglio di 500milioni di euro. I numeri parlano chiaro: la Provincia di Vicenza ha entrate per 59milioni di euro e tagli per 38milioni di euro (26milioni di euro manovre 2015 e precedenti e 12milioni di euro manovra aggiuntiva 2016). “In queste condizioni -afferma il Presidente Achille Variati- il bilancio di previsione 2016 presenta un disavanzo di 12,7milioni di euro e non è pertanto in grado di garantire neppure i servizi essenziali”.

Così, facendo seguito all'appello già inviato ai deputati in veste di Presidente Upi (Unione Province Italiane), Variati si è rivolto ai parlamentari vicentini come Presidente della Provincia di Vicenza, con una lettera aperta che chiede loro di sostenere le proposte di modifica alla Legge di Stabilità già licenziata dal Senato e in esame alla Camera.

“Vicenza è ente virtuoso -sottolinea Variati- ha sempre rispettato i parametri di efficienza dettati dal Ministero dell'Economia. Eppure si trova a non riuscire più a garantire la manutenzione di 1.300 km di strade, la sicurezza di 40 istituti scolastici superiori, l'istruzione di 40mila studenti. Servizi essenziali che la legge di riforma ci ha affidato, ma di cui oggi non ci permette di occuparci per mancanza di risorse. E se non lo facciamo noi, non lo fa nessuno.”

Variati si fa portavoce della preoccupazione e della rabbia dei Sindaci vicentini, che pretendono che le tutele delle aree metropolitane siano estese a tutti, per evitare di creare cittadini di serie A e B, “soprattutto se questi ultimi -evidenzia- da sempre partecipano attivamente e in maniera pesante al Pil e al benessere della Nazione”.

Le richieste dei Sindaci sono chiare: incremento del contributo per strade e scuole; copertura delle spese per l'assistenza alla disabilità (che costa a Vicenza 1.872.000euro); moratoria dei mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti per il 2016 (che vale per Vicenza 1.394.000euro).

“Noi Sindaci abbiamo accettato di metterci alla guida delle Province senza percepire alcuna indennità -conclude- lo vogliamo e lo possiamo fare, facendo di questo ente la Casa dei Comuni per la gestione di funzioni di interesse sovracomunale. Ma chiediamo ai parlamentari di essere messi nelle condizioni di farlo.”

Files
Archivio notizie stampa