Piano di razionalizzazione delle società partecipate
Vicenza, 10 aprile 2015 - Cura dimagrante estrema per le 14 società partecipate della Provincia di Vicenza destinate a diventare 4 dal Piano di Razionalizzazione firmato dal Presidente Achille Variati.
Un obbligo imposto dalla normativa sulla diminuzione delle partecipate prevista nella Legge di Stabilità 2015, che per le Province si inserisce nel più ampio contesto del riordino delle funzioni nella transizione dell'Ente nella sua nuova veste di Area Vasta.
“La preoccupazione del legislatore è evidente -ha esordito Variati- si vuole dare una stretta al mondo delle partecipate, spesso fumoso perchè non sottoposto ai rigidi vincoli e controlli degli enti pubblici. Io condivido questa preoccupazione e aggiungo anche che le attività imprenditoriali devono essere lasciate agli imprenditori, che le sanno fare molto meglio del pubblico. Per questo la Provincia manterrà la sua partecipazione solo nelle società funzionali alla gestione di un servizio pubblico.”
Il processo di razionalizzazione del sistema delle partecipazioni della Provincia era in realtà già iniziato prima che la normativa lo imponesse, dapprima con la chiusura della Società Vi.Patrimonio srl e poi con la recente cessione della Società di Vi.Energia srl.
Ad oggi si contano 14 società partecipate, che seguiranno destini diversi a seconda che l'attività svolta rientri o meno tra le funzioni del nuovo Ente di Area Vasta. Per le società che si occupano di funzioni delegate dalla Regione si attende inoltre che quest'ultima legiferi in merito.
Rientrano in quest'ultimo caso le partecipazioni in Gal Terra Berica (2,56%), Gal Montagna Vicentina (3,33%) e Vi.Assiste (società cooperativa), su cui si è scelto di rinviare ogni operazione sino al completamento della fase di riordino delle funzioni delle Province e alla relativa individuazione e assegnazione delle competenze.
Sono invece confermate le procedure di liquidazione già in corso per Aeroporti Vicentini, Magazzini Generali e CIS.
Il Piano del Presidente Variati prevede inoltre la cessione delle quote azionarie detenute nell'Aeroporto Valerio Catullo di Verona (0,54%), nella A4 Holding Spa (7,437%) e nell' Interporto di Rovigo Spa (1,64%), società non strategiche rispetto alle funzioni che rimarranno all'Ente di Area Vasta (e che non rientrano neppure fra quelle oggetto di riordino).
La partecipazione della Provincia nel College Valmarana Morosini Spa (Società che registra per il terzo anno una perdita) è esigua (12,11%) . Dopo due gare per la cessione delle quote andate entrambe deserte, la quota di partecipazione è destinata a restare fra quelle di palazzo Nievo in quanto si prevede la liquidazione della società o l' attivazione di altre procedure per la chiusura dell'azienda in accordo con gli altri soci pubblici.
Strategica, per il momento, la partecipazione nella società in house Vi.abilità spa (partecipazione 95%, bilanci in utile) che gestisce le strade provinciali e che comunque è chiamata ad una importante ristrutturazione per il contenimento complessivo dei costi, al pari del riordino che sta operando la Provincia nell'ambito della propria struttura. In particolare, la società deve presentare un piano di contenimento dei costi del personale di un milione di euro per il 2015 ed è notizia di ieri che i sindacati abbiano firmato una lettera di intenti che porta ad una soluzione positiva della questione. Mantenimento della partecipazione anche in Veneto Strade Spa (partecipazione 7,14%, bilanci in utile) che gestisce strade di interesse regionale della nostra Provincia, in attesa di una strategia unitaria da parte di tutte le Province del Veneto socie per la medesima quota di partecipazione. “Sono in contatto con l'amministratore delegato di Veneto Strade -ha affermato il Presidente- per un percorso che porti le due società stradali ad una visto che operano nello stesso ambito. Aspettiamo che la Giunta Regionale si esprima in merito”.
Per Fiera di Vicenza (partecipazione 32,11%, bilanci in utile) ogni considerazione verrà effettuata dopo la definizione delle procedure di aggregazione con la Fiera di Verona. “A fusione avvenuta -ha precisato Variati- le fiere di Vicenza e Verona diventeranno il secondo polo fieristico italiano, dopo Milano, e tra le prime dieci europee. A quel punto la nuova società sarà appetibile ai privati e potremo dismettere la nostra partecipazione in favore della presenza più opportuna degli imprenditori”.
Per FTV Spa (partecipazione 97,65%, bilanci in utile), società in house che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale extraurbano, si prevede il mantenimento con l'indirizzo di procedere ad una razionalizzazione dei costi nell'ottica dell'integrazione e ottimizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano, anche mediante aggregazione di servizi con AIM. “Le due società distintamente hanno valutato positivamente una riorganizzazione che porti ad una sempre maggiore integrazione dei servizi -ha concluso Variati- ora spetta ad un advisor esterno, già identificato, valutare la convenienza di un destino comune”.