Antibracconaggio da est a ovest della provincia
Controlli a tappeto e scoperte poco piacevoli. Ad esempio nell'Est Vicentino. A Montegaldella, Z.B. classe 1950, veniva sorpreso in fragranza di reato mentre cercava di procurarsi il necessario per il “rosto di Ognissanti”. Peccato però che l'uomo cacciasse senza porto d'armi uso caccia utilizzando richiami acustici e soprattutto sparando a tutto ciò che muoveva le ali con un fucile di piccolo calibro e per giunta da un garage e dunque in prossimità di abitazioni. Due agenti della Polizia Provinciale di Vicenza, in servizio di perlustrazione, insospettiti da un richiamo sono nei pressi di una abitazione, intervenivano ponendo fine alla caccia di frodo. Dalla perquisizione di prassi, saltavano fuori da un congelatore anche 60 esemplari di uccellini appartenenti a specie protette e particolarmente protette che venivano sequestrate. L'uomo, denunciato alla Procura della Repubblica, si è pure visto affibbiare una sanzione amministrativa di oltre 1.200 euro. Così, alla fine e calcolando tutte le infrazioni, il rosto abusivo gli costerà sui 4.000 euro, troppo anche per un buongustaio.
Ma siccome la mamma dei furbetti è sempre incinta, a Grumolo della Abbadesse il quarantaseienne M.C. ha pensato bene di costruirsi un piccolo casotto nel “cortile di casa” e di sparare ai fringuelli utilizzando un elaborato richiamo acustico. Per fortuna l'intervento della pattuglia di due agenti della Polizia Provinciale fermava sul nascere il tentativo di strage: solo una cinciarella, nel carniere, volatile comunque particolarmente protetto. Alla vista delle forze dell'ordine provinciali l'uomo ha pure cercato di occultare tutto, senza fare in tempo: cacciava senza porto d'armi uso caccia, dunque senza autorizzazioni e assicurazioni
Da Est a Ovest, altra operazione antibracconaggio messa in atto dai nostri agenti del distaccamento di Montecchio Maggiore. Ad Arzignano, sequestrati al signor C.L. classe 1952 una rete da uccellagione di metri 2 per 8, una trappola in rete, 14 panie di vischio per la cattura di uccelli, 44 uccelli vivi da richiamo protetti e particolarmente protetti ovvero 2 pettirossi, 22 lucherini, 20 passere scopaiole, 2 lucherini morti catturati nella rete e 135 fascette per inanellamento più richiami irregolari. Recidivo per gli stessi reati, l'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per uccellagione e cattura e detenzione di specie particolarmente protette.