Vi.Abilità : gli interventi sono stati adeguati

“Tutto quello che possiamo fare lo facciamo. E non da ora. Ma sulle condizioni del nostro territorio, altri debbono fare mea culpa e non certo noi”. Mariano Vantin, presidente di Vi.Abilità, rispedisce al mittente le accuse mosse da alcuni amministratori locali in relazione agli eventi franosi verificatisi in questi giorni a seguito delle abbondanti piogge.

“Gambugliano. Non c'è stata nessuna leggerezza anzi faccio i complimenti ai miei tecnici che hanno letto bene la situazione chiudendo la strada al primo smottamento di materiale. Di fatto la frana si è verificata quella stessa notte. Sono d'accordo sul fatto che questo fenomeno non vada sottovalutato, ma noi saremo i primi ad andare al fondo della questione perché qui non si tratta di carenza di manutenzione, come accusa il sindaco di quel Comune, ma di scarsa attenzione nella cura dei boschi, dei terreni e della regimazione delle acque. Forse sfugge che noi il danno lo abbiamo subito e se le verifiche daranno l'esito che crediamo anche i proprietari dovranno assumersi le proprie responsabilità. La normativa al riguardo, a partire dal Codice della Strada, parla chiaro”.

Riguardo alla frana di Tonezza, Vantin ricorda: “L'assessore lamenta che anche le altre strade sono inutilizzabili e rimprovera la Provincia di Vicenza per questo, ma dimentica che a nord dello Spitz abbiamo dovuto chiudere la Provinciale per il rischio valanghe, molto alto come ricordava nei giorni scorsi il bollettino Arpav che dava al riguardo il valore massimo di grado 5 vale a dire “forte pericolo di valanghe”. Ed è tanto più vero se si pensa che si è verificata una slavina di significative dimensioni. Non scopro nulla, la situazione di quella zona è nota e di fronte a questi rilevamenti non c'era che una cosa da fare e noi lo abbiamo fatta. Per quanto riguarda le manutenzioni, ricordo all'amministratore di Tonezza che proprio lì, la scorsa estate, abbiamo impegnato 300mila euro finanziati da Provincia per interventi di messa in sicurezza ricostruendo alcuni muri di sostegno della strada con particolari lavori di chiodature per l’ancoraggio degli stessi al versante. Circa l'ultima frana, quella verificatasi ad un 1,5 chilometri da Arsiero, non siamo il Padre Eterno e non possiamo infatti prevedere e fermare con una mano un evento come quello accaduto. Proprio in quel tratto abbiamo installato reti dappertutto, che ora dobbiamo svuotare. Come pure dobbiamo disgaggiare massi, pietre e sassi ancora sospesi. Come si può verificare, tutte le nostre aziende sono già all'opera. Tra l'altro stiamo utilizzando un mezzo meccanico speciale proprio per provvedere a queste operazioni per le quali comunque ci vorrà del tempo. Certo, una soluzione c'è: costruire una galleria continua nei tratti esposti a monte, ma chi ce li dà le decine di milioni che servono?”