Richiami vivi: sequestro a Cassola
12 novembre 2014- Nei giorni scorsi gli uomini della Polizia Provinciale del distaccamento di Thiene, dopo lunghe indagini e ripetuti appostamenti, sono riusciti a intercettare due cacciatori che commerciavano fauna selvatica di provenienza illecita. In tarda serata, a Cassola, sono stati fermati C. M. di Galliera Veneta (PD) e B.I di Mussolente, cacciatori e titolari di allevamento di richiami vivi, mentre trasportavano nelle loro auto rispettivamente 50 e 14 richiami vivi tra allodole, tordi bottacci e tordi sasselli. Tutti di provenienza illecita e privi dell'obbligatorio anello di riconoscimento.
I due sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria perché l'acquisto, il commercio e la detenzione di fauna selvatica, al si fuori dei casi previsti dalla legge, costituisce reato. Tra l'altro, se fosse accettata la tesi espressa da recenti sentenze dalla Corte di Cassazione secondo la quale il furto venatorio è ancora applicabile, sarebbe ipotizzabile la denuncia per ricettazione con le pesanti conseguenze del caso. Da ultimo, gli uccelli vivi erano trasportati all'interno di cassette con spazi angusti che li costringevano a inutili sofferenze e costrizioni, ragion per cui è ipotizzabile anche il reato di maltrattamento di animali.
Hanno partecipato all'operazione il vice ispettore Ferron Giancarlo, il vice istruttore Lorenzi Alberto, gli agenti Valente Luigi Stefano e Frigo Danilo.