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Fauna selvatica: i corsi a Noventa

pubblicato il 07/01/2014, ultima modifica 07/01/2014

Controllo fauna selvatica, parte a gennaio, nel Basso Vicentino, il nuovo corso specialistico per diventare operatore. Cinque serate, inizio ore 20, da Martedì 7 a Lunedì 20 gennaio (Giovedì 9, Lunedì 13 e Giovedì 16 le altre date) al Teatro Modernissimo di via Broli, a Noventa Vicentina, messo gratuitamente a disposizione dall'amministrazione comunale nella persona del primo cittadino Marcello Spigolon, già assessore provinciale alla caccia prima del Commissariamento. Organizzato sulla base del protocollo d'intesa siglato con Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e riservato ai cacciatori, prevede un esame di abilitazione lunedì 27 gennaio 2014 con consegna di attestato e tesserino – si ricorda che ogni operatore opera in accordo con la polizia provinciale ed è da essa coordinato – durante la manifestazione fieristica di febbraio denominata “Hunting Show”.

“Anno nuovo anno – sottolinea Ferdinando Bozzo, Dirigente Provinciale alla Caccia - solite preoccupazioni legate alla presenze e all'attività di cinghiali, nutrie, volpi e corvidi, specie non certamente locali ma arrivate qui per mano dell'Uomo. Nel 2013 abbiamo organizzato già tre appuntamenti, formando un numero importante di operatori. Ora si ricomincia, grazie anche alla sensibilità del sindaco che ci ha messo a disposizione a costo zero una struttura così importante”. A questo punto, le cifre si impongono, a cominciare da quelle dei danni causati da questi animali. “I più consistenti sono quelli procurati dai cinghiali, oltre 47mila euro ai prati pascoli. Le volpi almeno diecimila euro, circa 7mila i corvidi: le prime nei pollai, i volatili sia alle piantagioni che all'altra fauna selvatica, essendo eccellenti predatori di uova nei nidi. Per non parlare poi delle nutrie”.

A questi si contrappone un piccolo esercito di operatori specializzati che va dai 2.700 per le volpi ai 1700 per le nutrie. Attenzione, però, perché controllo e contenimento non significano assolutamente fucili. Lo conferma lo stesso Bozzo a proposito del mitologico Suide, cugino del maiale e cibo preferito di Asterix e Obelix: “Innanzitutto i cinghiali qui da noi non sono cacciabili. Detto questo, adoperiamo per lo più metodi ecologici piazzando gabbie-trappola e usando sistemi di dissuasione che non siano l'abbattimento, al quale ricorriamo solo come extrema ratio. Lo stesso vale anche per i castorini, sicuramente il problema più grosso sotto il profilo ambientale”. Da un anno è operativo il Progetto Performance, anche questo materia di studio ai corsi di Noventa Vicentina.

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