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Rifiuti urbani: gestione condivisa

pubblicato il 29/01/2013, ultima modifica 29/01/2013

I rifiuti urbani vanno verso la tariffa unica provinciale. Il primo passo ufficiale è stato fatto questa mattina in Provincia, dove il Commissario Straordinario Attilio Schneck ha approvato la tariffa di smaltimento dei rifiuti urbani nella discarica di Grumolo delle Abradesse. L’importo ammonta a 112,461 euro a tonnellata, circa 5 euro in più dello scorso anno. Un aumento dovuto alle difficoltà di una filiera che soffre  la riduzione del rifiuto indifferenziato oltre agli effetti della recessione, ma che è stato fortemente contenuto grazie ad un accordo tra Aim (amministratore unico Paolo Colla), Ava (Presidente Diego Bardelli) e Etra (Presidente Stefano Svegliado), le tre società di gestione dei rifiuti urbani detentrici degli impianti di smaltimento presenti nel vicentino (Bassano, Schio, Asiago e Grumolo delle Abbadesse).
“Un accordo che la Provincia ha fortemente voluto e stimolato –commenta Schneck- e che segna una linea di confine tra un modo di gestire i rifiuti guardando all’interesse particolare ed una politica di gestione condivisa che guarda all’interesse generale del territorio servito.”
E’ lo stesso accordo a tracciare la strada per il futuro: gli incroci dei rispettivi flussi di rifiuti devono garantire a tutti di ricevere una quota di alimentazione pari all’effettiva necessità. Solo per fare un esempio, la diminuzione dei rifiuti urbani a Grumolo potrebbe essere compensata dall’arrivo delle ceneri prodotte a Schio. Garantendo, cosa non secondaria, quell’autonomia richiesta dalla normativa secondo la quale i rifiuti prodotti in un territorio nello stesso territorio devono essere anche smaltiti. Una norma che, a dire il vero, non trova molti riscontri a livello nazionale, ma il cui rispetto nel vicentino è sempre stato considerato un obbligo morale prima ancora che di legge.
Sinergia diventa quindi la parola d’ordine, per una gestione più economica e funzionale degli impianti di smaltimento che giocoforza si deve tradurre in salvaguardia dell’occupazione e prospettive di investimento e di sviluppo. Ma che trova uno sviluppo concreto anche nell’allungamento dei tempi di vita delle discariche, con conseguente autosufficienza del vicentino che potrebbe passare, per Grumolo, da 10 a 15 anni.
Il prossimo passo sarà la tariffa unica provinciale, che si potrà valutare a partire dai prossimi anni ma su cui già la Provincia intende lavorare e per raggiungere la quale ha già posto dei paletti: la delibera approvata questa mattina prevede infatti che Sia, la società che gestisce l’impianto di Grumolo delle Abbadesse,  presenti un report semestrale per verificare la congruità dei flussi dei rifiuti prodotti in ambito provinciale e delle loro relative destinazioni agli impianti di smaltimento. “In questo modo –spiega Schneck- sarà possibile avere un quadro completo sui rifiuti prodotti nel vicentino che ci permetterà di raggiungere l’equilibrio dei conferimenti nei singoli impianti. Con due obiettivi finali: da un lato la tariffa unica provinciale, dall’altro l’allungamento della vita delle discariche per rifiuti urbani per evitare di costruirne di nuove. E’ una questione di rispetto per i cittadini e per l’ambiente –conclude Schneck- ed è tanto più significativa perché arriva dalla volontà di enti economici che hanno la non comune lungimiranza di uscire da una logica di chiusura localistica per perseguire un interesse territoriale.”