Venezia sbarca all'Asiago Festival
Sarà Venezia la protagonista della 45.ma edizione di AsiagoFestival. Non la solita Venezia barocca ma, usando le espressioni di Roberto Brazzale, presidente degli “Amici della Musica” di Asiago la “Città Stato e Città Sogno straordinario laboratorio artistico e ineguagliabile fonte di ispirazione dei più grandi musicisti di ogni epoca e origine”. Articolata su otto appuntamenti presentati questa mattina nella Sala Giunta di palazzo Nievo, la manifestazione si avvale di giovani interpreti e grandi protagonisti della musica internazionale, in un agenda serratissima nei tempi (dal 6 al 17 agosto) ed eclettica nei contenuti. E nello stile della direzione artistica, il leit-motiv non sarà costrizione a rigorosi approfondimenti storico - filologici, quanto un tema di libera ispirazione per i musicisti, “quasi un pretesto generatore che muova al contempo fantasia, curiosità filologica e provocazione estetica”.
Si comincia sabato con un tuffo nella musica “klezmer”, la musica della diaspora ebraica, quale tributo ideale alla comunità del Ghetto e al suo indissolubile e fecondo legame con la città lagunare, per proseguire con una produzione in esclusiva, la riproposizione in prima esecuzione moderna dei lavori di Julio Zacchino, organista attivo a Venezia nella seconda metà XVI secolo e sorta di mentore di Marietta Tintoretto, l'eclettica sorella del grande pittore la cui figura sarà tratteggiata dalla scrittrice Melania Mazzucco, voce narrante della serata. Il grande barocco veneziano sarà protagonista dei concerti d’archi che, secondo una progressione cronologica, regalano un intenso viaggio nella Venezia decadente di Wagner e Liszt. Il duo Berger-Gallardo accanto a intensi rapimenti tardo romantici, interpreterà alcune pagine della letteratura per violoncello e pianoforte tra le più belle e impegnative di tutti i tempi.
Ospite della edizione Giovanni Bonato, scledense di residenza e altopianese di antica radice, cui è stata commissionata una opera originale sulla Grande Rogazione di Asiago : “ Dar Gasang bon dar Eerde – Il canto della terra“ attraverso le vibrazioni della Grande Rogazione, in prima esecuzione assoluta. Musica e testi nella tradizione cimbra. Conclusione affidata al grande concerto d’organo nel Duomo di San Matteo.
“Ancora una volta – sottolinea il Vice Presidente della Provincia di Vicenza Dino Secco – questa manifestazione si conferma scrigno prezioso di musicalità e suggestioni. Per tutto il mese di agosto Asiago si trasformerà in una piccola capitale di quella musica che in genere si suole definire colta ma che in realtà ha uno stretto legame con i luoghi e la loro spiritualità. Da non perdere”.