Un servizio gratuito di Mediazione Familiare a sostegno delle famiglie vicentine in crisi
E’ stato inaugurato oggi il nuovo
servizio gratuito di Mediazione Familiare voluto dalla Provincia
di
Vicenza in collaborazione con la Consigliera di Parità e la
Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, d’intesa con il
Tribunale, l’Ordine degli Avvocati e l’ULSS 6 di Vicenza.
“Diamo una risposta concreta alle
famiglie vicentine che attraversano momenti di difficoltà –spiega
il Presidente Attilio Schneck, che ha mantenuto per sé la delega
ai
servizi sociali- Certo, non è una competenza specifica della
Provincia, ma è dovere di un ente pubblico intervenire laddove ci
siano disagi, soprattutto se destinati ad avere effetti
sull’intera
comunità. Lo abbiamo fatto con lo Sportello Mutui, con una
politica
di favore per il trasporto scolastico, con la costituzione di
Vi.Assiste per un’assistenza qualificata ai disabili sensoriali e
ora con l’apertura dello Sportello Mediazione Familiare”.
Lo sportello nasce con l’obiettivo di
sostenere e accompagnare la coppia, e gli altri membri della
famiglia, nel delicato percorso che porta ad una separazione e nel
successivo riequilibrio delle relazioni familiari. “E’ uno spazio
–spiega la mediatrice familiare Bruna Baldin, addetta allo
sportello- che sostiene la bigenitorialità e favorisce la
comunicazione fra le parti nell’ottica di tutelare e garantire il
benessere dei figli. Un punto di riferimento per le coppie in fase
di
separazione, o già separate, che siano alla ricerca di un accordo
soddisfacente non tanto e non solo per sé stesse, ma per i figli e
in generale per tutti i componenti della famiglia che, giocoforza,
subiscono gli effetti negativi delle conflittualità della coppia.”
E’ il primo sportello di Mediazione
Familiare esteso a tutto il territorio provinciale ed è con tutta
probabilità l’unico con queste caratteristiche anche a livello
nazionale. “Si configura –commenta l’assessore Andrea
Pellizzari- come un intervento innovativo della Provincia, capace
di
adottare nuovi strumenti e metodologie a servizio della famiglia.”
“Sempre più famiglie -aggiunge il
consigliere provinciale Arrigo Abalti, primo firmatario e
promotore
dell’iniziativa- vivono momenti di crisi, e non sempre le coppie
in
fase di separazione, o nel periodo successivo ad essa, riescono a
far
fronte ai problemi legati alla rottura degli equilibri familiari
finendo, inevitabilmente, con il coinvolgere anche i figli nelle
dinamiche di rottura e discordia coniugale”.
Attraverso una serie di incontri
gratuiti con il mediatore garantiti dal vincolo di riservatezza,
le
coppie saranno guidate nella definizione di nuovi obiettivi e
nuove
regole da rispettare, per giungere a soluzioni condivise che
permetteranno loro di riorganizzare le relazioni familiari,
coscienti
della propria responsabilità genitoriale. Grazie alla
collaborazione
con gli avvocati, con il Tribunale e con la Ulss, la mediatrice
familiare potrà consigliare percorsi personalizzati a seconda
delle
esigenze dei richiedenti.
“Si ricorre ai servizi sociali o
all’ospedale per le cure –afferma Paolo Fortuna, direttore dei
servizi sociali Ulss6- ma per situazioni di crisi come quelle
familiari sarebbe necessario poter intervenire prima, per
prevenire.
L’augurio è quindi che lo sportello svolga un importante ruolo di
conciliazione preventiva, per riportare serenità nella coppia e
nei
singoli individui. Come Ulss crediamo che ciò sia possibile e
daremo
tutta la nostra assistenza perché ciò accada.”
Ampia disponibilità anche da parte del
Tribunale e degli avvocati, per la necessaria consulenza legale.
“La
stessa legge –afferma Lucio Zarantonello, presidente dell’ordine
degli avvocati- prevede il tentativo di conciliazione
obbligatorio.
Noi cercheremo di andare oltre e far sì che le parti
raggiungano in
prima persona un accordo di separazione e siano
artefici della riorganizzazione familiare che regolerà la vita
futura loro e dei loro figli.”
Lo sportello offre, laddove necessiti,
il supporto gratuito di un consulente legale dedicato.
“Abbiamo fortemente voluto questo
sportello –dichiarano Ornella Galleazzo e Grazia Chisin,
rispettivamente presidente della commissione provinciale pari
opportunità e consigliera di parità- che rientra proprio nella
logica delle pari opportunità, tenendo presente che ciò che più ci
interessa è la tutela dei minori.”
Il Servizio di Mediazione Familiare si trova a Palazzo Arnaldi
(Contrà Santi Apostoli 18, Vicenza), è aperto al martedì e al
giovedì dalle 14 alle 18 e al mercoledì dalle 10 alle 13. Per
fissare un appuntamento contattare lo 0444/908426 (servizio di
segreteria telefonica attivo 24 ore su 24) o scrivere a
mediazione@provincia.vicenza.it
I numeri della crisi familiare nel Veneto
In merito alla situazione familiare,
sono stati raccolti in Veneto dati rilevanti. Nel 2008 sono stati
concessi 6.305 separazioni e 4.546 divorzi: la proporzione sulle
coppie coniugate risulta più che raddoppiata dal 1992 al 2008.
Negli
ultimi anni è aumentato dunque, in rapporto, anche il numero dei
figli coinvolti in crisi familiari (nel 2008 i minori implicati in
una separazione sono stati il 5,4 per mille dei minori residenti
in
Veneto), con un aumento sensibile del ricorso all’affidamento
congiunto, anche per effetto della legge 54/2006 che, a tutela
degli
interessi dei figli, ha introdotto come modalità ordinaria
l’affido
condiviso tra i coniugi.
Complessivamente dal 2003 al 2008 sono
stati coinvolti in nuove separazioni più di 26.000 minori.
A questi dati si aggiungano i fatti di
cronaca che negli anni hanno interessato alcune famiglie del
vicentino segnate da crisi e separazioni: da ex coniugi condannati
per essersi sottratti agli obblighi di assistenza familiare, ad
episodi di sottrazione di minori da parte di un genitore a danno
dell’altro, dallo stalking e persecuzioni di ex mariti ed ex mogli
in seguito ad un mancato accordo in fase di separazione, per
arrivare
a fatti di violenza sfociati poi nel delitto.