Schneck a Zaia: “Già pronte modifiche di leggi regionali anti-burocrazia"
La Regione va all’attacco della burocrazia e la Provincia di Vicenza fornisce le prime armi.
Il Presidente Zaia ha presentato ieri alla sua Giunta una delibera che prevede un piano verso la semplificazione amministrativa delle procedure regionali. Il primo passo è ascoltare le associazioni di categoria, gli ordini professionali e i sindacati, ossia coloro che quotidianamente si divincolano tra carte e uffici, ma anche enti locali e dipendenti regionali, ossia coloro che, dall’altra parte del tavolo, sono chiamati ad applicare normative spesso complicate e macchinose e che per esperienza diretta sanno quindi come migliorarle e semplificarle.
Tra questi la Provincia di Vicenza, che già in passato ha avanzato alla Regione proposte di modifica di legge per sburocratizzare l’attività pubblica in tema di impianti di recupero rifiuti inerti e di procedimenti VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), e che ha pronte le richieste anche per la normativa delle cave e delle bonifiche.
“Il campo ambientale –spiega il Presidente Attilio Schneck- è regolato da normativa regionale con competenze delegate alle Province, più vicine al territorio e quindi più a conoscenza delle reali esigenze a cui dare risposta. Tanto è delicato quest’ambito, però, tanto è contorta la normativa, anche a causa dello smembramento di funzioni tra Enti per una stessa procedura.”
Si costringono spesso Comuni di piccole dimensioni e con poco personale ad occuparsi di normative che potrebbero loro servire una sola volta nella vita. Affidare l’intero iter alle Province significherebbe non solo uniformarlo in tutto il territorio provinciale, ma anche avere a disposizione tecnici specializzati e continuamente aggiornati.
La sburocratizzazione è, d’altra parte, la parola d’ordine di Schneck nella gestione di una Provincia che si è confrontata con la società civile, in particolare con le associazioni di categoria, per definire tempi e modi di sviluppo dell’attività amministrativa, in modo da avere la garanzia che pubblica amministrazione e comunità vanno nella stessa direzione.
“Un modo di operare che abbiamo rodato sul campo –conclude Schneck- ora siamo pronti a mettere la nostra esperienza a disposizione della Regione Veneto, con il comune obiettivo di semplificare la vita di imprese e cittadini, abbattendo i costi e velocizzando i tempi delle procedure.”
Quattro sono, in particolare, le proposte di intervento su leggi regionali individuate dalla Provincia:
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norme relative agli impianti di recupero rifiuti inerti, in particolare per i piccoli impianti e quelli mobili: si chiede di eliminare l’obbligo di verifica di assoggettabilità alla VIA
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procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale: si chiede di ridurre o eliminare la necessità di ricorrere alla Commissione apposita e di affidare maggior responsabilità agli uffici
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cave: si chiede che una parte degli oneri versati dai cavatori sia destinato alla Provincia nel cui territorio si trova la cava, visto che è poi questo Ente a dover sistemare le strade usurate dal passaggio dei mezzi pesanti (cd federalismo delle cave)
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bonifiche: si chiede di delegare alle Province tutte le fasi di una bonifica, ora smembrate tra Provincia e Comuni, in modo da rendere l’iter più chiaro e uniforme in tutto il territorio provinciale