Primo colpo di benna alle sorgenti del Bacchiglione: al via un progetto da 1.700.000 euro
Villaverla-Dueville, 8 aprile 2011
Tra
Dueville e Villaverla c’è un bosco ricco d’acqua, di pesci e di
uccelli. Non ci sono l’orco né le streghe, ma tanti tecnici e
volontari che lo stanno pulendo e sistemando perché sempre più
bambini lo possano percorrere felici.
Questa
è la favola del Bosco di Dueville, un territorio
di particolare rilevanza territoriale e ambientale per la
presenza
delle sorgenti del Bacchiglione, in corrispondenza della
confluenza
del Timonchio e del Bacchiglioncello, a cavallo tra i comuni
di
Dueville e Villaverla.
Una
favola che è
diventata realtà grazie ad un progetto di riqualificazione ideato
e
voluto dalla Provincia di Vicenza, e in particolare dal Presidente
Attilio Schneck e dall’Assessore ai Beni Ambientali Paolo
Pellizzari. Al primo “colpo di benna” stamattina erano presenti
tutti gli enti partner della Provincia che hanno reso possibile il
sogno: i Comuni di Dueville, Villaverla e Caldogno, con i Sindaci
Bertinazzi, Bicego e Vezzaro, il Consorzio di Bonifica Alta
Pianura
Veneta con il Presidente Antonio Nani, Veneto Agricoltura col
direttore Giustino Mezzalira, e poi rappresentanti del Servizio
Forestale Regionale, del Centro Idrico di Novoledo e della Regione
Veneto. Ma erano presenti soprattutto tanti bambini delle scuole
elementari di Dueville, Villaverla e Caldogno, a rappresentare le
generazioni future per il cui benessere il progetto “Sorgenti del
Bacchiglione” è nato.
“Un
progetto
–ha esordito Pellizzari- iniziato qualche anno fa, quando
la Provincia ha acquistato l’impianto di piscicoltura e ha
deciso
di sistemare 200mila metri quadrati di parco, per metterli a
disposizione non solo della comunità locale, ma di tutti i
vicentini. Il pregio ambientale dell’area ha convinto la
Comunità
Europea a sostenere il progetto, con l’obiettivo di ricreare gli
habitat tipici delle zone di risorgiva.”
Grazie
alla compartecipazione di tutti, sul piatto ci sono ora
1.700.000
euro, ma è probabile che si arriverà a 2,5milioni, necessari e
sufficienti per collegare con un corridoio ecologico il parco di
proprietà della Provincia con quello, non lontano, del Centro
Idrico
di Novoledo, in modo da creare una tra le più grandi aree di
risorgiva d’Europa.
Il primo intervento riguarderà l’alveo del Bacchiglioncello, stravolto a causa della realizzazione di una serie di canalizzazioni e arginature necessarie per alimentare le vasche della piscicoltura. L’alveo verrà riportato nella sua originaria conformazione così come lo descrivono le cartografie storiche studiate dai tecnici della Provincia. Contestualmente verranno riportate in vita sia le risorgive laterali che i due laghetti a monte e valle dell’area denominata "Mulino del Bosco". I lavori saranno realizzati dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
Con la collaborazione di Veneto Agricoltura e del Servizio Forestale Regionale verranno piantumate 60mila piantine, che andranno ad arricchire il sottobosco delle zone umide e torbose. In questo “paradiso verde” torneranno a riprodursi gli animali tipi di quest’area: pesci come lo scozzone e il cobite, anfibi come la rana rossa di Lataste e la rana agile, uccelli come il martin pescatore, la garzetta e la nitticora.
Dulcis in fundo, si prevede di sviluppare una rete sentieristica di oltre 3 chilometri, attrezzata con un ponticello per superare il nuovo percorso del Bacchiglioncello e arricchita di circa 30 cartelli metallici dimostrativi in cui sono riportate le caratteristiche ambientali dell’area.
“Renderemo fruibile e funzionale questo luogo riportando in vita gli habitat naturali –conclude Pellizzari- diventerà meta di passeggiate per i vicentini, ma anche di turismo verde da parte degli stranieri, per la possibilità che sarà offerta, in particolare agli studenti, di conoscere e approfondire specie animali e vegetali studiandole non sulla carta, ma osservandole nei loro ambienti.”