Ponti di Debba: finanziamento a rischio se il Comune non si muove
“Nel Piano Triennale Provinciale delle Opere abbiamo stanziati 6.750.000 euro per la costruzione del nuovo collegamento ma non possiamo continuare a tenere bloccate questi soldi in eterno in attesa che il Comune di Vicenza faccia la sua variante. I tempi sono quelli che sono e le problematiche viabilistiche tante".
Ponti di Debba, gli Assessori Giovanni Forte (Viabilità) e Nereo Galvanin (Patrimonio) lanciano l'allarme e lo fanno chiamando attorno allo stesso tavolo i consiglieri comunale Sabrina Bastianello e Lucio Zoppello, già Presidenti delle Circoscrizioni n. 2 e 3, Marco Zocca, Gerardo Meridio, il segretario cittadino della Lega Nord Carlo Rigon ed il consigliere provinciale Roberto Cattaneo.
“Mi auguro – sottolinea l'Assessore Forte – che Vicenza provveda al più presto a completare l'iter della variante urbanistica di un'opera che, ricordo, è stata richiesta con la sottoscrizione, da parte loro, di un accordo di programma nel gennaio 2009 e che è di fondamentale importanza non solo per le comunità che vivono nelle frazioni fra il capoluogo e Longare ma per tutta la viabilità verso e da la Riviera Berica ed il Basso Vicentino”.
Proprio sulla sua genesi si sofferma l'Assessore Galvanin: “Innanzitutto va ricordato che agli inizi degli anni '90, curiosamente sindaco Achille Variati, l'Anas commissionò prima uno studio per capire le maggiori criticità stradali nel Vicentino e poi, risultati in mano, il progetto di una bretella per consentire al traffico di bypassare il centro di Longare e il nodo dei Ponti di Debba individuati come veri e propri “punti neri”. Dunque, come si vede, il problema è noto da tempo all'attuale sindaco di Vicenza. Nel 2002 le competenze su alcune strade statali passarono alla Provincia che provvide a recepire il lavoro dell'ex ente gestore trasformandolo in due progetti distinti. Per i quali si attivò con le amministrazioni interessate”.
Morale? Se oggi i lavori a Longare vedono la dirittura d'arrivo, per i ponti di Debba è ancora tutto in alto mare. O, se preferite, nelle mani di Giove Pluvio, visto che basta un'acquazzone per mandare sotto acqua tutta la strada fino alla rotatoria di San Pietro Intrigogna, isolando la zona. Chiosa ancora Galvanin, mostrando un plico di lettere inviate all'indirizzo di palazzo Trissino e degli uffici urbanistici cittadini: “Stando all'accordo, che dispone già di un finanziamento previsto dalla Regione, Vicenza avrebbe dovuto provvedere nel giro di un paio di mesi ad una variante urbanistica per poter cominciare il cantiere.
Invece, e nonostante i numerosi solleciti fatti anche dall'Assessore Costantino Toniolo, all'epoca Assessore Provinciale, questo non è stato fatto. Il Comune continua a restare silenzioso ed inerte nonostante non abbia oneri, mentre sarebbe buona prassi ad esempio che partecipasse con un cofinanziamento dal momento che l'opera serve anche una parte del suo territorio comunale, e non si vedano ostacoli di sorta. Ripeto: non possiamo bloccare all'infinito questi soldi e se Debba, Bugano, S.Pietro, Casale, Campedello perdessero l'occasione per vedere attenuati i problemi di traffico e di vivibilità di cui soffrono oggi non sarà certo per colpa nostra. Anzi, sappiano fin da ora chi ringraziare. Restiamo in attesa di una risposta, ma non per molto”.