Inaugurazione del complesso universitario di viale Margherita: pronti al via il secondo e il terzo stralcio
Non un arrivo, ma una nuova partenza.
E’ stata definita così dai suoi
stessi protagonisti l’inaugurazione del complesso universitario di
viale Margherita, svoltasi questa mattina a più di un anno di
distanza dall’ingresso degli studenti nell’edificio, ma per la
quale si è voluto attendere anche la conclusione dei lavori esterni.
L’Università di viale Margherita è
un rettangolo di 35x45 metri, suddiviso in tre corpi paralleli e
illuminato naturalmente da grandi vetrate e ballatoi, così come
dall’idea del progettista Adolfo Natalini di Firenze. E’ però ,
soprattutto, il cuore pulsante di un polo formativo universitario
attorno al quale gravitano circa 4mila studenti e 10 corsi di laurea.
“Dieci anni fa –ha esordito il
Presidente della Provincia Attilio Schneck- abbiamo guardato a
quest’area come ad un luogo strategico per la sua vicinanza al
centro storico, alla stazione dei treni e delle corriere, ai
parcheggi, ma anche alle altre sedi universitarie, quelle esistenti e
quelle in previsione. Da subito la Provincia ha fatto sinergia con il
Comune, la Camera di Commercio, la Regione, Confindustria e la Banca Popolare di Vicenza, con cui compone la Fondazione Studi
Universitari. E,
come per tutte le cose che valgono, abbiamo anche trovato chi ha
creduto in noi, prima fra tutte la Fondazione Cariverona che ha
sostenuto buona parte del costo della realizzazione della struttura.”
Negli anni sono cambiati i Presidenti e i Sindaci, ma è rimasta
immutata la volontà di proseguire con il progetto dell’Università,
a testimonianza della sua bontà e della sua capacità di rispondere
in maniera concreta alle esigenze del territorio. Così oggi nella
Sala Conferenze di Viale Margherita il passato e il presente si sono
incontrati, grazie ad ex e attuali amministratori, con l’obiettivo
comune di parlare di futuro. Presenti l’ex Presidente della
Provincia Manuela Dal Lago, che con gli ex della Camera di Commercio
Danilo Longhi e Dino Menarin e l’ex Sindaco Enrico Hullweck ha
sottoscritto la prima lettera di richiesta di collaborazione al
Presidente della Fondazione Cariverona Paolo Biasi, oggi sostituito
da Silvano Spiller. Al loro fianco gli attuali Attilio Schneck per la
Provincia, Achille Variati per il Comune e Giuseppe Sbalchiero
Vicepresidente della Camera di Commercio in sostituzione del
Presidente Vittorio Mincato. A portare il saluto della Regione è
stato il Vicepresidente Marino Zorzato, in sostituzione del
Presidente Zaia impossibilitato per influenza, accompagnato da
assessori e consiglieri regionali vicentini. A fare gli onori di casa
il Presidente della Fondazione Studi Universitari, Silvio Fortuna,
affiancato dal direttore Carlo Terrin e dall’assessore provinciale
all’edilizia scolastica Nereo Galvanin, che ha curato
l’organizzazione della cerimonia. Presenti anche il Questore Sanna
e il Prefetto Fallica, onorevoli e senatori vicentini, Presidenti
delle Associazioni di Categoria, autorità militari e religiose. A
rendere ancor più solenne la cerimonia la Fanfara Storica degli Alpini
di Vicenza che ha eseguito tre marce
militari.
“Siamo pronti per partire con il
secondo e il terzo stralcio –ha affermato Schneck- che si traducono
in un edificio della grandezza pari quasi al doppio dell’esistente.
Abbiamo il progetto e i soldi, grazie ancora una volta al sostegno
della Fondazione Cariverona e della Camera di Commercio, per cui
quanto prima procederemo con la gara d’appalto dei lavori. Nel
frattempo la Provincia ha anche acquistato l’ex Caserma Borghesi,
da destinare a mensa. E poi c’è la vicina area dello stadio a cui
dare uno sviluppo a finalità formative. Un programma ambizioso,
certo, ma in cui Vicenza tutta crede fortemente, perché ci da la
possibilità di imporci a livello nazionale come polo della
meccatronica. La storia vicentina testimonia questa nostra vocazione,
uomini e imprese eccellenti sono il nostro biglietto da visita
all’estero, ora non rimane che formalizzare ciò che già ci è
riconosciuto.”
Il complesso universitario di viale Margherita
L’intera
opera si sviluppa su un edificio a base rettangolare di 35 x 45
metri, suddiviso in tre corpi paralleli per un’altezza di circa 12
metri. Al piano terra ci sono i garage per circa 37 posti auto, 120
posti per ciclomotori e spazi riservati alle biciclette. Il primo
livello si sviluppa con un grande atrio, la portineria, la segreteria
studenti, locali destinati a uffici, due aule da 60 e 120 posti e un
laboratorio di per sperimentazioni.
Il
secondo livello ospita tre aule rispettivamente da 60, 120 e 240
posti, affacciate su un grande atrio parzialmente a doppia altezza,
con una reading-room. Il terzo livello è destinato agli uffici per i
professori, seminari, sala riunioni, un locale CED e un laboratorio
informatico, la biblioteca.
La
struttura è illuminata naturalmente dalle grandi vetrate alle
estremità e parzialmente dall’alto, attraverso i grandi vuoti
ricavati nel solaio al secondo livello.
Dal rettangolo fuoriesce il corpo
della Sala Convegni della Provincia, che denota così la sua
diversa natura ed appartenenza. La sala convegni ha una capacità di
300 posti e unisce i due livelli dell’edificio, presenta al primo
livello una ampia hall con caffetteria e servizi separata dalla zona
universitaria da una grande vetrata. Il corpo centrale serve da atrio
e spazio di relazione ed è a due (e parzialmente a tre) livelli, con
grandi ballatoi. L’Auditorium risponde alle necessità
dell’Amministrazione Provinciale, che soffre della carenza di uno
spazio cittadino a disposizione per convegni, incontri, conferenze,
ma è anche a servizio dell’Università e della collettività.
La
copertura dei due corpi esterni e di quello centrale è a botte, con
alcune terrazze.
Esternamente è stata
realizzata una passerella ciclopedonale che attraversa il
fiume Bacchiglione e che collega la nuova sede Universitaria alla
zona dello stadio, dove si trova il park Bassano, punto di
interscambio macchine-bus navetta strategico per la città. La
passerella è stata realizzata con una struttura portante in acciaio
zincato, i parapetti in vetro e il piano di calpestio in legno
trattato.
Il
progetto
del Secondo e Terzo stralcio
prevede la realizzazione di un edificio in aderenza alla piazza
realizzata con il Primo stralcio, in un’area già di proprietà
dell’Amministrazione Provinciale. Anche in questo caso si tratta di
un rettangolo, delle dimensione di circa 35x76 metri, quindi di
grandezza pari a quasi il doppio dell’edificio già realizzato.
La
struttura si sviluppa su quattro livelli.
Al
piano seminterrato si trovano i garage e spazi per motorini e
biciclette.
Il
primo livello presenta un grande atrio con portineria, una reading
room, e 7 aule con capacità variabile da 70 a 200 studenti, oltre
naturalmente alle batterie di bagni.
Al
secondo livello sono situate due aule da 52 studenti, su un grande
atrio parzialmente a doppia altezza, una reading-room e 8 laboratori;
Al
terzo livello si trovano la biblioteca e gli uffici della nuova sede
universitaria, le sale riunioni, gli archivi e i locali ced. Da
questo livello si può accedere alle terrazze ricavate sulla
copertura.
La
copertura sarà a botte come il Primo stralcio: il progettista ha
voluto prendere spunto dalla Basilica Palladiana di Piazza dei
Signori. L’illuminazione dell’edificio avviene naturalmente,
grazie alle ampie vetrate sistemate nelle estremità, e parzialmente
dall’alto, attraverso i grandi vuoti ricavati nel solaio al secondo
livello.
L’accesso
viario
avviene da Viale Margherita, utilizzando la strada già
realizzata con il Primo stralcio.