Bonifiche più precise e veloci grazie al Servizio Unico Provinciale
La Provincia apre lo Sportello Bonifiche.
E’ pronta per la partenza una lettera voluta dal Presidente Attilio Schneck e dall’assessore all’ambiente Antonio Mondardo in cui si propone ai 121 Comuni vicentini una convenzione per la creazione di un Servizio Unico Provinciale per la gestione dei procedimenti di bonifica di siti contaminati.
Uno Sportello con sede in Provincia che si prenda carico di tutte le fasi di una bonifica, dal progetto iniziale al certificato finale.
La normativa in questo settore è infatti complessa e divide le competenze tra Comune e Provincia. Il Comune è responsabile del procedimento, convoca la conferenza dei servizi con tutti gli interessati (proprietario del terreno, Provincia, Arpav, Ulss, Consorzi di Bonifica ecc..), adotta i provvedimenti di approvazione di Piani di Caratterizzazione, Analisi di rischio, Progetto di bonifica, Piano di monitoraggio.
La Provincia partecipa all’intero iter con il compito di effettuare indagini per l’accertamento del responsabile della contaminazione, di rilasciare autorizzazioni riguardanti gli scarichi idrici o atmosferici o di Valutazione di Impatto Ambientale, di eseguire controlli e sopralluoghi nei siti oggetto di bonifica e di rilasciare, ad intervento concluso, il certificato di conformità che attesta la messa in sicurezza del sito.
“Se tutto l’iter del procedimento fosse seguito dallo stesso Ente sia dal punto di vista tecnico che amministrativo –commenta Mondardo- la sua gestione sarebbe più chiara e veloce, diventerebbe uniforme in tutto il territorio provinciale e sarebbe affidata a tecnici specializzati, quindi più preparati e rigorosi in un ambito delicato come quella ambientale in cui il rigore è d’obbligo.”
La Provincia, attraverso il Servizio Acqua Suolo e Rifiuti guidato dall’ing. Alberto Piccoli sotto la dirigenza del direttore generale Angelo Macchia, supervisiona costantemente oltre un centinaio di procedimenti, per cui ha le conoscenze e le competenze adeguate per seguire l’iter dall’inizio alla fine, anche con l’ausilio del Settore Avvocatura Provinciale a cui si può affidare per pareri interpretativi corretti in tempi ragionevolmente brevi. Dettagli di non poco rilievo, visto che la normativa ambientale, oltre ad essere in continua evoluzione, è spesso di non semplice interpretazione: è quindi fondamentale da un lato l’aggiornamento costante dei tecnici, dall’altro il supporto legale degli avvocati in caso di dubbio.
“Ai Comuni –spiega l’assessore- rimarrebbe comunque la responsabilità del procedimento, come da normativa. E verrebbero costantemente informati sugli interventi in corso, in modo da poterli monitorare. Sarebbero però sgravati di un onere non indifferente, potendo occupare i propri tecnici in mansioni più standardizzate e tipiche dell’ente comunale, evitando di far loro perdere tempo ed energia nello studio di una normativa che potrebbero dover usare una sola volta nella vita.”
La logica, quindi, è quella della semplificazione dei procedimenti burocratici e della razionalizzazione dei tempi e delle energie, ma ponendo massima attenzione alla corretta gestione ambientale del territorio. Principi a cui la Provincia si sta ispirando e che hanno già dato risultati importanti, da Progetto Giada per il miglioramento ambientale del distretto industriale della concia al monitoraggio delle discariche dismesse.
“E’ la direzione verso cui devono andare tutti gli enti pubblici se vogliamo rendere un vero servizio al territorio e alla comunità –conclude Schneck- E’ inutile che più enti debbano esprimersi sulla stessa cosa, si perde tempo e non si formano professionalità. Meglio specializzare il personale, che così riesce a dare risposte corrette in tempi celeri, visto che ogni carta che gira tra enti e uffici pubblici significa soldi persi per gli imprenditori e le aziende. Se vogliamo uscire da questa crisi economica è necessario che anche gli enti pubblici tengano il passo, sempre più veloce, del privato.”