Approvato il progetto esecutivo per la rotatoria all'incrocio del “Botteghino”
La Giunta Provinciale ha approvato il progetto esecutivo per la sistemazione e la messa in sicurezza dell’incrocio in località Botteghino in Comune di Costabissara e Caldogno.
L'intervento riguarda la modifica dell'attuale incrocio tra la SP 46 Pasubio e la SP 349 del Costo. “Un punto nevralgico –spiega l'assessore provinciale alla viabilità Giovanni Forte- per il transito sulla strada provinciale che collega il capoluogo con grossi centri come Schio e Thiene e la parte nord del territorio vicentino”.
Il progetto prevede la realizzazione di una rotatoria “alla francese”, per migliorare la sicurezza e la scorrevolezza del traffico, in sostituzione dell’attuale intersezione a raso assai complessa per la presenza di 6 strade che vi convergono: la S.P. 46 Pasubio per Schio (con diritto di precedenza) e la S.P. 349 Costo per Thiene, ambedue con prevalenza dei transiti esistenti, oltre alle confluenze di via Preazzi (strada comunale posta a confine tra il territorio di Caldogno e Costabissara), di viale Pasubio (strada comunale per Caldogno), di via Monte Ortigara (strada comunale a nord di collegamento tra la S.P. 349 e la S.P. 46) e di via Rovereto (strada comunale posta a sud-ovest).
L’incrocio è posizionato all’interno di aree edificate con destinazioni miste, data la compresenza di edifici a destinazione residenziale, commerciale e artigianale/industriale.
L'anello della rotatoria avrà forma ovale: la parte interna sarà arredata con piante e aiuole, mentre una parte diverrà area di parcheggio a servizio delle vicine attività commerciali.
Una serie di attraversamenti pedonali e ciclabili (quelli in rotatoria protetti con semaforo a chiamata) renderanno sicuro il transito per la mobilità lenta.
Il nuovo nodo viario sarà realizzato in parte con ristrutturazione delle sedi stradali esistenti (tratto Motta-Thiene), in parte occupando aree private e aree pubbliche comunali ( viabilità di servizio, aree di sosta).
L’investimento previsto ammonta a 2 milioni di euro, di cui 500mila euro quali somme dovute per gli espropri.