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A Fimon una struttura in legno a servizio di turisti e pescatori

pubblicato il 13/07/2011, ultima modifica 13/07/2011

La Provincia aggiunge un tassello ai lavori di riqualificazione ambientale e fruizione turistica del lago di Fimon. Sono iniziati questa mattina, e termineranno in meno di una settimana, i lavori di costruzione di una struttura prefabbricata in legno a ridosso dell’avannotteria.
Un rettangolo di quattro metri e mezzo per otto metri e mezzo dove troveranno collocazione una sala polifunzionale, due piccoli vani ad uso deposito e disbrigo e tre servizi igienici, due dei quali con ingresso dall’esterno per l’utilizzo pubblico e uno con ingresso dall’interno ad uso degli operatori. Uno dei due servizi accessibili dall’esterno è dimensionato e attrezzato per disabili.

“ L’obiettivo è duplice –spiega l’assessore provinciale ai beni ambientali Paolo Pellizzari- e risponde ad una duplice esigenza: quella dei pescatori dell’Associazione Bacino di Pesca zona B, veri e propri custodi del lago di cui si prendono cura, ma che finora non avevano un luogo dove potersi ritrovare e organizzare la loro attività, e quella dei visitatori, sempre più numerosi sulle rive del lago, che finora potevano utilizzare solamente i servizi igienici dei locali pubblici, quindi con orario vincolato alla loro apertura”.
La casetta in legno sarà quindi affidata per la gestione ai pescatori guidati dal Presidente Silvano Foladore. A loro l’onere di tenere aperti i servizi, a disposizione dei visitatori, e a loro l’onore di utilizzarla per coordinare i vari interventi sul lago: dalla pulizia alla vigilanza, dal ripopolamento ittico al controllo del rispetto delle regole da parte dei pescatori.
Naturalmente la tipologia costruttiva si integra con il contesto paesaggistico, in cui si inserisce in maniera armoniosa.
La posizione, poi, è strategica, poiché si affianca all’avanotteria che rappresenta la principale occupazione dei volontari del Bacino B. Dopo 1.600 ore di lavoro gratuito dei pescatori, infatti, oggi l’ex depuratore di Arcugnano è incubatrice di milioni di pesci all’anno per il popolamento di specie autoctone del lago, in particolare persici reali.
La vasca più grande, poi, serve per la raccolta dei siluri da barattare in Germania con tinche, anguille e lucci, più adatti alle caratteristiche del lago. Mentre in una più piccola vasca laterale ci sono le tartarughe esotiche, quelle dalle guance rosse o gialle, che si nutrono delle tartarughe autoctone di Fimon e che quindi è necessario allontanare dal lago.

“ L’opera dei pescatori del Bacino B è preziosa –sottolinea Pellizzari- perché non solo punta alla salvaguardia di un biotopo che non ha uguali nel nord Italia, ma cerca anche di recuperarne le caratteristiche originali, sia come presenza di animali che di specie arboree. Gli spazi che mettiamo a loro disposizione vogliono essere un piccolo riconoscimento per il loro impegno quotidiano, ma anche uno stimolo a continuare”.
Un invito che il Presidente Foladore accoglie con entusiasmo: “Il lago di Fimon è la nostra seconda casa -conclude- grazie alla Provincia ora abbiamo anche una struttura da utlizzare per riunioni e come piccolo magazzino per attrezzi e strumenti. D'ora in avanti ci impegneremo ancora più per dimostrare alla Provincia che bene ha fatto ad investire su di noi e su ciò che di buono possiamo fare per il lago”.
Costo dell’intera operazione: 68mila euro.


La struttura prefabbricata in legno
L’area oggetto di intervento è proprietà del Comune di Arcugnano, in comodato d’uso alla Provincia di Vicenza. L’intervento ricade in zona di vincolo ambientale paesaggistico compresa nel SIC Colli Berici.
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura a doppio modulo mt 4,4 x 4,3 delle dimensioni complessive di mt 4,50 x 8,58 con un’altezza di mt 2,48 in gronda e 3,29 in colmo copertura.
L’edificio ha struttura rettangolare semplice con copertura a due falde al fine di assicurare l’integrazione con il contesto paesaggistico del lago e uniformare la tipologia alla struttura servizi turistici realizzata dal Comune di Arcugnano in prossimità dell’imbarcadero per barche a vela.
Le pareti dell’edificio sono realizzate con tavole di abete massiccio colore noce chiaro piallate e a spigolo smussato dello spessore di mm 180 ad incastro con sistema blokhaus.
La parete corrisponde come grado di isolamento termico K = 0,36 (in regola con la normativa in materia di trasmittanza termica degli edifici riscaldati).
Le pareti interne sono realizzate con tavole di abete massiccio dello spessore di mm 60. Le tavole di abete dello spessore di mm 60.
Il tetto a due falde è realizzato con struttura principale e secondaria in legno, tavolato in abete, guaina ed isolamento. La copertura è prevista con tegola in cemento rosso tipo coppo.
I serramenti sono realizzati in legno colore pino chiaro.
La struttura è dotata di impianto elettrico ed è prevista la realizzazione di impianto di riscaldamento-raffrescamento della sala centrale mediante condizionatore pompa di calore. L’acqua calda sanitaria dei servizi è fornita con boiler elettrici.
La struttura è allacciata ai servizi di luce, acquedotto e fognatura tutti disponibili in prossimità.
L’edificio è collocato su platea in calcestruzzo con cordolo perimetrale in mattoni. I pavimenti e i rivestimenti dei servizi sono in ceramica. L’intervento prevede inoltre lo spostamento e la sistemazione del cancello esistente nonchè la realizzazione di una nuova recinzione di separazione verso la zona occupata dagli impianti AIM.