Vicenza e Trento unite per la promozione dei comuni di confine
Vicenza
e Trento ancora unite. A
partire dal Progetto Grande Guerra, non ancora arrivato a
completezza, ma con la volontà di stringere una collaborazione che
vada oltre, per interessare ad ampio raggio il turismo delle montagne
al confine tra le due Province.
Così
nel pomeriggio di ieri il Vicepresidente di Vicenza con delega al
turismo Dino Secco ha fatto visita all’Assessore trentino alla
Cultura Franco Panizza, per gettare le basi di nuovi progetti di
valorizzazione dei comuni di confine.
Doveroso, per iniziare, il punto sul Progetto Grande Guerra che prevede il recupero e il restauro di beni del patrimonio storico del Primo Conflitto Mondiale.
“Tra
qualche anno –premette Secco- celebreremo il 100esimo anniversario
dalla fine del conflitto. L’obiettivo è di arrivarci con la pienarealizzazione di quel Progetto che già ha portato a sistemazione
tanti manufatti vicentini e trentini, rendendo i nostri monti un vero
e proprio museo della Grande Guerra in grado di rappresentare un
momento didattico di forte impatto soprattutto per le giovani
generazioni.”
In
questo “museo” si trovano non solo segni concreti della guerra
quali trincee, gallerie, forti, ma anche ricordi intangibili,
atmosfere, sensazioni forti che si provano a calpestare un terreno
dove in tanti hanno combattuto e perso la vita.
E’ volontà delle due amministrazioni provinciali che questo terreno vada conservato, e queste atmosfere vadano difese, intervenendo con il rispetto che è dovuto ai luoghi sacri, ma con necessari lavori di sistemazione.
Tra i progetti di cui Secco e Panizza hanno discusso c’è “Un fiore e un nome per ogni caduto”, che prevede il corretto recupero dei soldati caduti nella Grande Guerra sul Fronte italiano, in accordo e in collaborazione con le Autorità competenti, e l’accertamento della loro appartenenza agli eserciti combattenti o ad eventuali fatti post-bellici. “La volontà –chiariscono i due- è di rendere il dovuto onore ai tanti ignoti, perché arrivi ancora più incisivo il messaggio di pace che ancora oggi le nostre montagne vogliono trasmettere.”
Come
detto, però, Secco e Panizza hanno guardato anche oltre la Grande
Guerra. “Stiamo attivando una programmazione comune- concludono i
due- che va dall’organizzazione di manifestazioni congiunte alla
stampa di materiale informativo che interessa i territori di confine
di entrambe le province. Abbiamo enormi potenzialità quanto a
patrimonio naturale e storico, e riteniamo che una sinergia di
intenti e di azioni porti beneficio ad entrambi.”