Vascon: "Conseguenze devastanti al comparto agricolo"
“Come Ministro dell'Agricoltura e non solo, visto che ha fatto per 15 anni il Presidente di questa Regione, Galan dovrebbe conoscere questo Territorio e la sua Gente. Tra l'altro i danni li può vedere dalla finestra di casa visto che abita a pochi chilometri dalle zone dove si è verificata questo disastro”.
L'onorevole Luigino Vascon, Assessore Provinciale all'Agricoltura, non ci sta e respinge al mittente le dichiarazioni sui presunti piagnistei dei Veneti. “Piagnistei?I Veneti sono un popolo abituato a lavorare, che va in fabbrica e non in piazza a protestare. Un conto è denunciare la situazione, come è stato fatto in questi giorni,un altro è piangersi addosso, come invece fanno altri e per molto meno. Mi fa specie che proprio il Ministro veneto critichi le legittime aspettative di un popolo che è da sempre fra i primi contribuenti dello Stato italiano ma che ora è in ginocchio. Me lo sarei aspettato da altri e non da lui. E riguardo alle considerazioni sulle affermazioni del Presidente della Regione Luca Zaia, è vero che la cultura è la spina dorsale di ogni popolo ma per una fare una casa prima bisogna pensare al tetto e poi ai quadri”.
L'onorevole Vascon stigmatizza altresì anche il comportamento degli organi di informazione nazionale per il loro “silenzio assordante”, ma guarda avanti. Sul tappeto, in questo caso purtroppo di fango, le conseguenze terribili dell'alluvione anche sul comparto agricolo: “Queste sono le cose vere, importanti alle quali farebbe bene a pensare il nostro Ministro. Qui siamo di fronte ad una catastrofe epocale. Se il settore zootecnico potrà riprendersi con più velocità, nelle zone colpite dalle esondazioni, specializzate nell'ortofrutta, ci vorrà tanto tempo per riportare a regime la situazione. Come ci vorranno anni per riportare a regime le aziende e le campagne, che queste piene hanno indebolito impoverendo i terreni”.
“Bisognerà – conclude -lavorare molto per ristabilire le condizioni di fertilità, di drenaggio, questo è stato un colpo dal quale ci si riprenderà soltanto rimboccandosi pazientemente le maniche per molti anni a venire. Ora mi attendo provvedimenti concreti dal nostro Ministro, ciacoe e lezioni di stile, o presunte tali, sono l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno”.