Valli del Pasubio: progetto definitivo per la Fonte Jolanda
E’ di 220 mila euro l’importo del progetto definitivo per la sistemazione dei dissesti nel Comune di Valli del Pasubio.
“Sono diversi anni che teniamo d’occhio questa situazione- ha spiegato l’Assessore alla Difesa del Suolo Costantino Toniolo – intervenendo in maniera palliativa o con strumenti di monitoraggio. Ora abbiamo un vero e proprio studio tecnico e una soluzione che metterà in sicurezza diverse fragilità di quest’area, assicurando sia il contenimento dei movimenti di roccia, sia la transitabilità di località spesso bloccate a causa della particolare fragilità dei terreni”.
L’intervento è soprattutto concentrato in località Fonte Jolanda, dove si trova una frana estesa e profonda che incombe sulla strada di collegamento tra la località Staro e Valli del Pasubio.
La strada è importante perché viene utilizzata per gli spostamenti locali e come via di accesso ad alcuni nuclei residenziali.
I lavori comprendono il cosiddetto “alleggerimento” della frana per asportazione di gran parte del terreno superficiale in modo da rendere più stabile la zona, poi una serie di drenaggi sotterranei per le acque di falda, che scorrendo causano la mobilità del terreno.
Sono previsti anche diversi lavori accessori, ma non meno importanti, per ripristinare la funzionalità e la sicurezza del transito e garantire la tutela dell’ambiente. Si tratta di rifare le asfaltature, canalizzare le acque superficiali, provvedere all’idrosemina per ripristinare il paesaggio dopo l’intervento di consolidamento.
A 100 metri circa dalla frana si interverrà su un cedimento del ciglio stradale a valle e si posizioneranno micropali per rinforzare questo lato del versante.
Un terzo punto di criticità è rappresentato da una scarpata ripida a monte della zona. Qui il degrado è particolarmente evidente, con massi che di frequente cadono in strada. La soluzione è un sistema di reti di contenimento.
Per la fine dell’estate si prevede l’inizio dei lavori.
“Tutte le relazioni tecniche e geologiche – ha concluso Toniolo- oltre a servirci per individuare le soluzioni ottimali da mettere in campo, rappresentano la base del nostro archivio di ricognizione zonale delle aree provinciali. Un modo per avere dati scientifici e autorevoli che aggiornino la nostra conoscenza del territorio in modo da poter arricchire la nostra banca dati e programmare così in maniera equilibrata e lungimirante gli interventi che di anno in anno prevediamo di avviare a tutela della sicurezza delle comunità vicentine.”