Unanimità per il Piano Provinciale di Sicurezza Idraulica
Ventotto giorni. Tanto è bastato
all’Assessore alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari per passare
dall’idea alla realizzazione del Piano Provinciale di Sicurezza
Idraulica. Fattore scatenante, naturalmente, l’alluvione del 31
ottobre/2 novembre che ha messo in ginocchio buona parte del Veneto e
che ha portato a riflettere sulla non adeguatezza del livello di
sicurezza della rete idrografica vicentina, dello stato degli argini
e delle opere di protezione idraulica, nonché del loro livello di
manutenzione.
Il Piano pone all’attenzione del
Commissario per l’Emergenza Luca Zaia due esigenze: da un lato
intervenire laddove gli argini hanno dato segni di smottamento e di
erosione, eseguendo immediatamente opere di ristrutturazione e
rinforzo, dall’altro realizzare casse di espansione per scongiurare
in futuro episodi alluvionali.
Segnala inoltre alla Regione la
necessità di garantire, per le annualità future, costanti risorse
finanziarie per la manutenzione ordinaria degli alvei e delle
relative opere idrauliche e di realizzare un sistema di monitoraggio
e di calcolo che anticipi l’attuale tempo di previsione dei livelli
di piena della rete idrografica vicentina.
Il Piano di Sicurezza Idraulica è
composto principalmente dal Piano Provinciale delle Casse di
Espansione e dei Bacini di Laminazione. Più esteso ed articolato
rispetto alle previsioni della Regione, conta 14 interventi suddivisi
in 4 aree:
- 6 interventi per l’area metropolitana di Vicenza
- 5 interventi per l’area Astico-Tesina
- 2 interventi per l’area Agno-Chiampo
- 1 intervento, il bacino del Vanoi, per l’area Brenta.
- nell’area metropolitana di Vicenza la cassa di espansione del torrente Timonchio a nord di Caldogno, il bacino Dioma dell’omonimo canale a ovest di Vicenza e il bacino Torrente Onte a nord di Sovizzo;
- nell’area Astico-Tesina la cassa di espansione del torrente Astico in comune di Breganze e Sandrigo e l’invaso Bojadori del torrente Astico tra Velo d’Astico e Cogollo del Cengio
- nell’area Agno-Chiampo il bacino di Trissino sul fiume Guà