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Telelavoro per otto disabili

pubblicato il 19/01/2010, ultima modifica 19/01/2010
Il progetto, presentato questa mattina dall'Assessore Provinciale al Lavoro Morena Martini, ha ottenuto il patrocinio e un finanziamento di 91mila euro dalla Regione Veneto. "Sia modello a livello nazionale", commenta l'Assessore Regionale Elena Donazzan.

Una apposita delibera di Giunta Regionale ha recentemente approvato un contributo di 91.526 euro per formare un gruppo di otto disabili con problemi di deambulazione e inserirli, con un contratto di almeno 12 mesi, nel mondo del lavoro attraverso la modalità del telelavoro.

Il progetto è frutto della collaborazione tra Assessorato al Lavoro Provinciale e Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), in particolare del suo Presidente Paolo Polazzo. “Esiste una apposita legge –precisa l'Assessore Provinciale al Lavoro Morena Martini- che tutela il diritto al lavoro dei disabili, ma non è attraverso le imposizioni ai datori di lavoro che si raggiunge l’obiettivo principale di rendere autonoma la vita di una persona in condizione di svantaggio. Preferiamo sederci attorno a un tavolo, valutare le esigenze di entrambe le parti in causa e accordarci su modalità che portino soddisfazione a entrambi.”

Il telelavoro rappresenta, in questo senso, una valida soluzione alle esigenze di integrazione sociale e indipendenza economica di chi ha problemi di deambulazione, offrendo alle aziende vantaggi in termini di flessibilità e riduzione dei costi.

“Siamo convinti –commenta l'Assessore Regionale Elena Donazzan- che la bontà di questo progetto non si misuri solo in termini di integrazione sociale, quanto piuttosto nella volontà di tracciare una nuova strada nell’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio, fatta di confronto e incontro fra esigenze dei datori di lavori e prestazioni professionali offerte dai singoli lavoratori. Per questo il mio augurio è che Vicenza rappresenti la Provincia pilota per un progetto che potrà, e dovrà, trovare accoglimento nel Veneto e in Italia”.

Il disabile sarà, in un primo momento, formato, addestrato e affiancato da tutor, con l’obiettivo, comunque, di raggiungere un’autonomia di rapporti con l’azienda. Per tutta la durata del progetto, in ogni caso, la Provincia di Vicenza, attraverso il Centro per l’Impiego, e i Sil (Servizi per l’Inserimento Lavorativo), monitoreranno il rapporto di lavoro.

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