Osservazioni al Ptcp: al via l'esame per le controdeduzioni
I contesti figurativi delle ville venete, la viabilità, le zone produttive e le aree commerciali: sono questi i temi che maggiormente ricorrono nei 139 documenti di osservazioni al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp) arrivati in Provincia entro la mezzanotte di ieri sera, data in cui è scaduto il termine per la presentazione, a cui vanno aggiunte le prevedibilmente poche lettere raccomandate che riportano nel timbro postale una data antecedente il 5 agosto.
Amministrazioni Comunali (57), associazioni di categoria, ordini professionali, aziende e privati cittadini: i mittenti sono i più vari, per un totale di alcune centinaia di osservazioni, tenuto presente che ogni documento ne contiene più di una. L'Ufficio Pianificazione del settore provinciale Urbanistica è già al lavoro per smistare le richieste e soprattutto raggrupparle a seconda dell'area tematica di interesse.
A farla da padrone sono, come detto, le osservazioni sui contesti figurativi e i coni visuali delle ville venete, ossia quelle porzioni di territorio sottoposte a vincoli per la vicinanza ad un edificio di pregio. Si chiede, in particolare, di riperimetrare gli ambiti posti a tutela delle ville, o di intervenire sulla normativa per allargare le maglie delle prescrizioni poste dal Ptcp, ampliando la libertà di intervento anche alla luce della recente legislazione relativa al Piano Casa.
Quanto alla viabilità, sono più d'uno i punti in discussione, anche se a destare maggiore interesse è la bretella di collegamento tra la Superstrada Pedemontana Veneta e la SS 53 Postumia.
Grande attenzione le osservazioni riversano inoltre sulle zone produttive, chiedendo in particolare di chiarire la distinzione tra quelle ampliabili e quelle non e di riclassificare le seconde per permettere ulteriori insediamenti produttivi.
A proposito di insediamenti, più di una osservazione riguarda quelli commerciali legati alla grande distribuzione, in particolare nelle zone di Vicenza, dove è favorito il piccolo e medio commercio al dettaglio, e lungo il corridoio Vicenza-Gambellara, dove l'insediamento di grandi strutture di vendita è subordinato ad un Pati tematico. A riguardo, le osservazioni sono di diverso e contraddittorio contenuto, alcune favorevoli ad una maggiore apertura alla grande distribuzione, altre a difesa del piccolo commercio locale.
Quanto all'iter verso l'approvazione del Ptcp da parte della Giunta della Regione Veneto, ora la normativa prevede che gli uffici analizzino le osservazioni e predispongano le controdeduzioni, per la modifica, o meno, del testo del Ptcp adottato dalla Provincia.
Le controdeduzioni verranno esaminate dapprima dalla Giunta Provinciale, poi dalla competente Commissione Consiliare per approdare in Consiglio Provinciale nel termine, non perentorio, di 60 giorni.
Una volta che il Consiglio le avrà licenziate, le osservazioni, le controdeduzioni e l'intero Ptcp verranno inviati alla Giunta Regionale per la definitiva approvazione, che dovrà avvenire entro 180 giorni.
Qualora la Regione riscontrasse incompatibilità con il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, il Ptcp dovrebbe tornare in Provincia per ricominciare l'iter (adozione e osservazioni).
In caso contrario, che è anche quello prevedibile e auspicabile, il Ptcp diventa, a tutti gli effetti, esecutivo.