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La Provincia per il sociale

pubblicato il 21/12/2010, ultima modifica 21/12/2010

“Avere poche competenze e altrettanto poche risorse non significa affatto che la Provincia di Vicenza non abbia progetti e idee su un tema così delicato come il Sociale. Al contrario siamo talmente all'avanguardia per quanto concerne i compiti che il legislatore ha ritenuto di affidarci che contiamo di diventare capofila per il Veneto di una serie di iniziative pilota”.

Il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck ribadisce la sensibilità politica e amministrativa di palazzo Nievo sul tema delle disabilità, in particolare quelle sensoriali. “Da sempre ci è stato affidato il compito di seguire e sostenere gli studenti con queste patologie nel loro percorso scolastico cosa che abbiamo fatto potenziando il numero e delle ore di operatori. Attualmente sono circa 150 gli studenti disabili sensoriali da noi assistiti (con un aumento del 20% nell'ultimo quinquennio) per più di 1700 ore settimanali di attività di integrazione scolastica svolte dagli istruttori-educatori che li affiancano in ambito scolastico ed extrascolastico (scuola, casa, biblioteca). Questo per favorire e facilitare i loro processi di apprendimento anche attraverso la preparazione di materiale didattico adeguato alla gravità della/e disabilità. Quindi un'attenzione affatto banale ma molto precisa riguardo ai bisogni di questi ragazzi e di conseguenza delle loro famiglie che si esplica grazie anche al coordinamento con l'Ufficio Scolastico Territoriale, le Ulss, le Istituzioni scolastiche per una adeguata programmazione scolastica degli interventi per aumentare la qualità del servizio. Ricordo, e non è un dettaglio, che noi non solo non abbiamo tagliato ma anzi abbiamo aumentato i fondi per il Sociale”.

E non è finita: “Detto che sulla questione siamo intervenuti anche costituendo ad hoc, assieme ad alcune famiglie di disabili, la Cooperativa Vi.Assiste. Nata proprio per dare continuità a tutto il servizio in collaborazione con l'Ente Nazionale Sordi e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, vede istruttori educatori provinciali di ruolo ed esperti svolgere attività di supporto finalizzato al miglioramento qualitativo del servizio non solo dei colleghi con minore esperienza ma anche nei confronti degli insegnanti di sostegno e di classe che operano con alunni alle prese con disabilità sensoriali. C'è un lavoro di aggiornamento e formazione continua, organizzato anno scolastico per anno scolastico, che magari sfugge ma che è condizione essenziale per  l'erogazione di un servizio di qualità”.

La Provincia di Vicenza, però, non si è fermata qui dando nel contempo vita ad una progettualità importante. “Tramite gli istruttori educatori ed in collaborazione con l'Unione italiana Ciechi che ha messo a disposizione la strumentazione e le attrezzature, si è cominciato dallo scorso anno scolastico a svolgere direttamente l'attività di adattamento dei testi (in braille ed ingrandimenti) in base al grado di gravità della disabilità visiva.   Per i ragazzi, specie per i più giovani, il libro di testo è il primo muro che si trovano di fronte e noi abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione presso le Case Editrici, assieme all'Ufficio Scolastico Territoriale, per diventare intermediari diretti, senza altri passaggi. Con l'Effetà, invece, abbiamo avviato da quest'anno il “progetto bilinguismo” che consiste nell'insegnamento in classe della lingua italiana dei segni (LIS) per favorire l'integrazione scolastica in special modo di alunni disabili uditivi figli di genitori con la stessa patologia”.

Dalla scuola al lavoro, il percorso di inserimento non si è interrotto tant'è che fra gli altri progetti in via di sviluppo ve ne sono alcuni riguardanti proprio la riqualificazione professionale di soggetti con queste disabilità. In collaborazione con il Settore lavoro: “Mi riferisco – continua il Presidente Schneck – a chi ha frequentato il corso per centralinista ma si trova in grave difficoltà perché non conosce le lingue straniere. Per loro è in fase di studio un corso di formazione che ha lo scopo di fornire una adeguata preparazione linguistica, cominciando dall'inglese, per poterli inserire anche in aziende private. L'obiettivo prossimo è quello di coinvolgere i vari centri di formazione professionale provinciali per attivare corsi di lingua per i disabili sensoriali che hanno frequentato il predetto corso”.

Parola d'ordine, dunque: collaborazione con il territorio.

“Noi – conclude il Presidente Schneck – abbiamo da sempre attivato tutti i canali perché il servizio fosse realmente efficace ed utile. Penso agli asili nido nei quali interveniamo da qualche anno al fine di consentire un intervento educativo precoce per fornire maggiori possibilità di recupero. O alle scuole materne paritarie del Vicentino per favorire l'inserimento in questo anno scolastico dei disabili in genere. Non si tratta di grandi importi, purtroppo la situazione delle Pubbliche Amministrazioni è sotto gli occhi di tutti, ma era importante anche in questo casa dare un segnale. Concludo con l'Università. In passato e per molti anni abbiamo sostenuto direttamente gli universitari, attività che abbiamo felicemente sospeso quando ci siamo accorti che le facoltà avevano attivato al loro interno delle modalità operative per sostenere i disabili sensoriali. Un segno di sensibilità e civiltà che ci ha permesso di concentrare attività e risorse sulla stretta competenza. Ora, ad esempio, abbiamo in previsione di  creare attraverso un bando una graduatoria per fornire un intervento economico a chi deciderà di frequentare corsi universitari di massofisioterapia riservati ai disabili sensoriali. Sono tutte cose che nella prossima primavera saranno oggetto di un Convegno al quale fin da ora invito tutti gli amministratori provinciali per toccare con mano la disponibilità di questo Ente a sostenere e aiutare chi è stato meno fortunato di noi. Con i fatti e non con le parole”.