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In tanti per parlare di disabilità: preoccupazione per le nuove procedure di riconoscimento

pubblicato il 10/02/2010, ultima modifica 10/02/2010
Il sociale è un tema che interessa. Lo dimostra l’affluenza al terzo convegno sulla legge 104 del 1992, dedicata ai disabili e ai loro diritti: alla Corte delle Filande di Montecchio Maggiore si sono ritrovate quasi 200 persone in rappresentanza del mondo del sociale e della sanità, ma anche del lavoro e della scuola, ossia tutti coloro che quotidianamente devono applicare la legge sulla disabilità riscontrandone i limiti dati dalla poca conoscenza.

Il sociale è un tema che interessa. Lo dimostra l’affluenza al terzo convegno sulla legge 104 del 1992, dedicata ai disabili e ai loro diritti: alla Corte delle Filande di Montecchio Maggiore si sono ritrovate quasi 200 persone in rappresentanza del mondo del sociale e della sanità, ma anche del lavoro e della scuola, ossia tutti coloro che quotidianamente devono applicare la legge sulla disabilità riscontrandone i limiti dati dalla poca conoscenza. E’ stata proprio quest’ultima la premessa da cui è partita l’Assessore Provinciale al Sociale Maria Nives Stevan per dar vita lo scorso anno ad un tavolo tecnico di approfondimento della normativa sui disabili che ha portato all’organizzazione di un ciclo di convegni, uno per ogni Ulss del vicentino. In aprile a Bassano del Grappa si è parlato di scuola, in ottobre a Thiene è stato protagonista il lavoro, a Montecchio Maggiore l’attenzione si è spostata sulle relazioni sociali e i progetti di vita.

“I rapporti sociali –ha esordito l’Assessore Stevan- costituiscono per la maggior parte di noi un piacere, ma possono rappresentare motivo di preoccupazione per chi vive una situazione di disagio. A tutti è capitato di sentirsi inadeguati e tutti sappiamo quanto i sentimenti negativi influiscano sulla nostra volontà di programmare il futuro. Che domani può attendere chi non crede nell’oggi? Che progetti di vita può fare chi non ha fiducia nelle sue capacità?”. Domande a cui hanno risposto, con concretezza e precisione, gli autorevoli relatori. A partire da Antonio Compostella, direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, e Antonella Pinzauti, direttore Servizi Sociali dell’Ulss 5, i quali hanno illustrato le iniziative, sia regionali che locali, tese a migliorare lo standard qualitativo dell’integrazione, dall’età evolutiva all’età adulta. In particolare, Francesca Concato e Sabina Bollori dell’Ulss 5 hanno dimostrato come buone relazioni in età evolutiva facilitino l’integrazione in età adulta attraverso specifici progetti. Anche se, come ha ricordato la consigliera di parità Maria Irene Trentin, la disabilità diventa elemento di discrimine per lavoratori che dovrebbero trovare proprio nella legge 104 gli strumenti a propria difesa. Certo, a favorire relazioni sociali sono specifici progetti e professionisti capaci, primo fra tutti l’amministratore di sostegno, figura ben delineata da Francesca Succu, già direttore dei servizi sociali e presidente dell’Associazione Amministrazione di Sostegno. Ma anche la tecnologia può rappresentare un valido sostegno per chi vive situazioni di svantaggio. Perché accorcia i tempi e avvicina le persone, facilitando i dialoghi e la conoscenza. Rendere, pertanto, accessibile a tutti la tecnologia significa togliere barriere virtuali che a volte sono ancor più problematiche di quelle fisiche. Questo è l’obiettivo del software Eldy, che facilita l’accesso al computer e a internet, voluto dall’Assessore Provinciale all’Innovazione Andrea Pellizzari e da lui illustrato al convegno quale percorso di inclusione sociale aperto a tutti.
Sempre a proposito di tecnologia, è stato anche ufficialmente presentato l’osservatorio delle politiche sociali della Provincia di Vicenza, un portale dove enti e associazioni condividono informazioni in materia sociale, con uno specifico spazio dedicato alla legge 104 sulla disabilità.

Dal pubblico sono state sollevate perplessità in merito alle nuove procedure di istruzione delle pratiche relative al riconosciuto della disabilità, in vigore da gennaio 2010, ma anche in merito alle difficoltà di reinserimento al lavoro per il dipendente colpito da gravi patologie. Talmente tanti sono i mutamenti sociali dal 1992 ad oggi che Salvatore Nocera, Vice Presidente Nazionale F.I.S.H. Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e moderatore della giornata, ha proposto, in conclusione al convegno, una rivisitazione completa della legge 104.
Partirà da queste considerazioni il prossimo appuntamento con la legge 104, in programma a Vicenza il prossimo maggio.

 

Nella foto, da sinistra: Milena Cecchetto, Maria Nives Stevan, Marino Finozzi

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