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Il Presidente Schneck sulla riforma Brunetta: “No ai tagli indiscriminati”

pubblicato il 29/10/2010, ultima modifica 29/10/2010

“Sì ai tagli, ma non indiscriminati”. Il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck risponde così alla riforma della pubblica amministrazione a firma del Ministro Renato Brunetta che prevede il taglio di 300mila dipendenti pubblici entro il 2013.

“Certo –commenta Schneck- la riduzione della spesa pubblica attraverso i tagli al personale è necessaria se vogliamo risanare l’Italia, ma, come al solito, non si fa distinzione tra enti virtuosi e non, tra enti che già ora si avvalgono di un numero di persone limitato e altri invece, in particolare al sud, dove l’assunzione nel pubblico rappresenta una forma di mero assistenzialismo o addirittura un ricettacolo di voti.”

Di qui l’invito del Presidente: il Ministro Brunetta venga a Vicenza a vedere come funziona la Provincia, e la utilizzi come modello di costi standard, nella logica del federalismo fiscale.
Negli ultimi cinque anni, infatti, la Provincia capitanata da Schneck è passata da 500 a 400 dipendenti, da 14 a 10 dirigenti, con un risparmio di un milione di euro l’anno e con una incidenza della spesa del personale sulle spese correnti del 19%, a fronte di una media italiana del 36%.

“Una politica di risparmio –spiega Schneck- che non ha certo avuto come obiettivo di “punire” i dipendenti, quanto di premiare i migliori, calibrando l’incentivo della produttività sull’effettivo impegno, nella consapevolezza che la qualità del servizio offerto dall’Ente dipende dal lavoro dei dipendenti, per cui è necessario che il personale venga opportunamente valorizzato e stimolato.”

Dalla produttività personalizzata all’aumento del buono pasto, la Provincia ha accompagnato la politica dei tagli a quella della promozione delle eccellenze. “Cosa –prosegue Schneck- che dovrebbe fare anche Brunetta. Al quale consiglio anche di entrare nel merito della normativa relativa al personale della pubblica amministrazione, talvolta interpretata a maglie larghe da chi, più che usarla, ne abusa. Penso al congedo parentale o alla legge 104 sui permessi per chi assiste disabili, istituti seri e segno di civiltà del nostro Paese, ma da usare con altrettanta serietà.” E’ recente, in tal senso, la lettera del direttore generale della Provincia Angelo Macchia che invita il dirigente del personale e i sindacati a vigilare sui congedi parentali, visto che è stato riscontrato che con un solo giorno di lavoro, a ridosso dei giorni festivi, venivano conteggiati in busta paga anche il sabato e la domenica.

“Sparare sul mucchio è controproducente –conclude il Presidente- non fa altro che acuire il sentimento negativo dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Bisogna cambiare direzione, e Brunetta in questo deve dare l’esempio, intervenendo laddove ci sono abusi, chiarendo le normative, imponendo scelte drastiche agli enti spreconi. E dando maggior margine di operatività a chi ha dimostrato di saper gestire la cosa pubblica.”