Forti in Scena parte da Tonezza del Cimone
Parte dal sacrario militare di Tonezza la 7a rassegna di Forti in Scena, rassegna di danza, musica e teatro nei luoghi della Grande Guerra.
E non poteva essere altrimenti, visto che il Monte Cimone rivestì un ruolo d'importante posizione strategica nel corso dell'offensiva austriaca del maggio-giugno 1916 (Strafeexpedition) e durante la successiva controffensiva italiana. Nel primo dopoguerra furono qui recuperati i resti di 1210 caduti – tutti ignoti - i quali furono inumati in un unico vano costituente il vero e proprio Ossario.
In loro onore, e in ricordo di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale, Luciano Padovani della Compagnia Naturalis Labor ha ideato un festival che ha l'obiettivo di far rivivere i luoghi protagonisti di una storia non molto lontana, ma che ha profondamente segnato le nostre terre. Così i forti, le trincee, i camminamenti diventano scenario per spettacoli che hanno l'obiettivo di imprimere ancor più nella nostra memoria, in particolare nei più giovani, una tragedia che è anche un monito a non dimenticare.
L'idea di “Forti in Scena” è stata subito abbracciata dalla Regione Veneto, dalle Province di Vicenza, Belluno, Treviso e Venezia, dalla Fondazione Antonveneta che da anni sostiene il festival, e da tutte le Amministrazioni locali dei Comuni che di volta in volta ospitano gli spettacoli.
“Le nostre montagne -sottolineano gli Assessori al Turismo Dino Secco e alla Cultura Martino Bonotto della Provincia di Vicenza- rappresentano un vero e proprio museo all'aperto della Grande Guerra, grazie alle tante testimonianze che qui sono conservate. Non solo memorie materiali, pezzi di vita e di morte di tanti soldati, ma anche atmosfere che ancora si respirano, silenzi che ancora commuovono. L'arte entra in questi luoghi con discrezione, non per gridare, ma per raccontare a chi ha voglia di ascoltare, di vedere, di emozionarsi. Ma anche a chi incappa in uno spettacolo durante una passeggiata, ad un turista in visita al vicentino. Forti in Scena ha la capacità di dialogare con un pubblico vasto ed eterogeneo.”
Programma
Domenica 11 luglio alle 16.30 al Sacrario Militare di Tonezza, sul Monte Cimone, il quintetto di ottoni dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta si esibirà nel concerto “Memorie di montagna e di guerra”. Il programma musicale prevede l'esecuzione, in apertura, del Flauto Magico di Mozart, per continuare con altre note melodie mozartiane e musiche di Franz Danzi e Charles Lefebvre. La chiusura è affidata ai Five easy dances di Denes Agay, polka, tango, bolero, walz e rumba. Il Monte Cimone, conosciuto dalla storiografia austriaca della Grande Guerra come la "Gibilterra" del fronte italiano, fu dotato di un imponente sistema difensivo e di comunicazione, composto da trincee scavate in roccia lungo tutto il ciglio dell'Altipiano, camminamenti, postazioni scavate in roccia, ricoveri in caverna, resti di baraccamenti e piazzole d'artiglieria con numerose lapidi scolpite nella roccia. Per raggiungere il Sacello-Ossario da Tonezza del Cimone si percorre una comoda rotabile attraverso le contrade Costa e Campana per giungere ad un ampio piazzale nei pressi della cima. Da lì, per un breve sentiero, si raggiunge il sito in pochi minuti di cammino. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà al Teatro Astor in Via Marconi di Tonezza.
Sempre l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta dal maestro Stefano Romani, sarà protagonista del secondo appuntamento con Forti in Scena: un grande concerto sinfonico a Forte Carpenedo a Mestre domenica 18 luglio alla 21 con Viva Verdi! dal Risorgimento alla Grande Guerra.
Il 24 e 25 luglio la grande novità di questa edizione: “Il Giorno Alto”, un reading itinerante realizzato per l'occasione da Filippo Tognazzo e Marica Rampazzo accompagnati dai musicisti della Piccola Bottega Baltazar. Una due giorni di escursione tra natura e spettacolo che si snoderà lungo il sentiero delle tre cime di Lavaredo, a Belluno, accompagnati dall’esperta Antonella Fornari. Gli attori narreranno al pubblico la dura vita dei soldati sulle montagne.
Mercoledì 28 luglio, alle ore 21 il festival ritorna sull'Altopiano di Asiago, a Forte Corbin a Treschè Conca di Roana, con il Gruppo Vocale Polifomnia diretto da Silvia Fabbian e con l’attrice Patricia Zanco, per uno spettacolo dal titolo “L'incanto della Montagna”.
Sarà invece la danza la protagonista degli appuntamenti a Forte Gazzera a Mestre giovedì 5 agosto e a Forte Interrotto ad Asiago sabato 7 agosto. In scena la compagnia Naturalis Labor con due spettacoli itineranti per cinque danzatrici, due musicisti e un’attrice. Due spettacoli che rievocheranno atmosfere shakespeariane su testi originali di Roberto Cuppone.
Domenica 8 agosto il Festival farà ritorno dopo 2 anni al Rifugio Papa, alle Porte del Pasubio a quota 1928 metri dove gli spettatori, dopo aver camminato lungo la storica strada militare delle 52 gallerie, potranno assistere al reading “Parole di guerra” preparato per l'occasione dal celebre attore rodigino Natalino Balasso, che leggerà testi di Aristofane, Ahmadou Kourouma e Luigi Meneghello.
Gli ultimi due appuntamenti saranno sabato 21 agosto lungo il Fiume Piave in località Santa Barbara a Nervesa della Battaglia, con Filippo Tognazzo e il suo fortunato monologo “Le cose mute”, e domenica 29 agosto a Rotzo con “Note dal fronte” concerto per tre viole, un violoncello e la voce recitante di Stefano Ferrio.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.fortinscena.it