Energie rinnovabili per un ambiente pulito
"Quanto dichiarato dal mio collega Cristiano Sandonà riguardo l'intenzione, da parte della Regione, di trasformare in una buona pratica generale l'iniziativa della Provincia di Vicenza riguardo al contributo ad Ftv per l'abbattimento del costo dell'abbonamento del trasporto pubblico conferma che la questione energetica ed ambientale è avvertita come una delle priorità principali. Al di là del fattore meramente economico, per nulla trascurabile visti i tempi, la decisione avrebbe importanti ricadute anche sulla nostra viabilità e di conseguenza sulla qualità della nostra vita”.
Più autobus, soprattutto di ultima generazione, meno traffico di auto e motorini. Ne è fortemente convinto l'Assessore Provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo che sul tema dell'inquinamento, legato alla produzione di energie rinnovabili, fornirà il suo punto di vista nel corso del convegno di domani, venerdì 26 febbraio alle ore 14.30, a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore.
“ Come ho già detto, si tratta di una opportunità sia dal punto di vista ambientale che più strettamente economico. La produzione di energia da fonti fossili è la principale causa dei cambiamenti climatici. È quindi necessario sviluppare l’impiego delle energie da fonti alternative. Pensiamo al biogas, all’eolico, al fotovoltaico: fonti pulite che possono, se non sostituirsi, affiancarsi alle fonti tradizionali, con il vantaggio di essere prodotte in Italia e quindi di creare un indotto anche occupazionale”.
Mondardo ne è così convinto che sottoporrà queste riflessioni anche al Ministro dell'Agricoltura Luca Zaia, atteso nella prestigiosa sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza. “Gli enti locali hanno un grande peso nella promozione della politica energetica in favore delle fonti rinnovabili. Si è detto anche durante l’ultimo vertice sull’ambiente a Copenaghen lo scorso dicembre: oggi il 50% dei consumi energetici gravita nelle competenze dell’ente territoriale. Significa che il nostro peso si misura nell’uso concreto che facciamo dell’energia prima ancora che in termini di sensibilizzazione dei privati. Va da sé che combinando questo anche con una politica dei trasporti diversa, quello che oggi è un punto di debolezza del sistema Veneto potrebbe diventare a breve un momento qualificante di forza”.