Cittadini evacuati e attività sgomberate: inviati gli elenchi in Regione
E’ una
lunga lista quella che la Provincia di Vicenza ha spedito ieri alla
Regione Veneto e che contiene 2 elenchi: uno dei cittadini vicentini
evacuati dalle proprie abitazioni e l’altro delle attività
produttive che hanno subito il fermo della produzione e sono state
oggetto di sgombero. Tanti i Comuni interessati, quelli di pianura
per l’esondazione dei corsi d’acqua e quelli di montagna per le
tante frane che si sono verificate in un territorio già fragile dal
punto di vista idrogeologico.
Ma
veniamo ai numeri. I cittadini evacuati sono circa 555, divisi in 19
Comuni. Pochi casi a Malo, Lusiana, Longare, Schio, Breganze, Posina,
Nogarole Vicentino, Chiampo, Altissimo, Montegalda, Villaverla,
Pianezze, Dueville, Montegaldella. Undici famiglie sfollate a
Cornedo, 20 a Torrebelvicino e 25 a Valli del Pasubio. Più
drammatica la situazione di Caldogno e Vicenza, l’una con circa 170
persone evacuate, mentre nel capoluogo si contano 102 nuclei
famigliari evacuati, per un totale di circa 200 persone.
Le
imprese vicentine che hanno subito il fermo dell'attività economica
e sono state oggetto di sgombero sono 678, divise in 15 Comuni.
Singoli casi a Breganze, San Vito di Leguzzano, Solagna, Calvene,
Valstagna, Castelgomberto e Rosà. Pochi casi anche a Longare,
Dueville, Schio, Altissimo, Torrebelvicino e Valli del Pasubio.
Numeri più importanti riguardano, anche in questo caso, Caldogno,
con 268 attività interessate, e Vicenza con 385.
Il
Commissario per l’Alluvione Luca Zaia, con questa lista, fornirà
al Ministero dell'Economia e del Lavoro gli elementi istruttori per
la sospensione degli adempimenti tributari e contributivi, compresi
quelli legati all'acconto fiscale di fine novembre.
Esaurita
questa prima fase, prenderà il via quella più delicata della
richiesta di risarcimento dei danni, con quantificazione del danno
subito. Spetterà sempre alla Provincia fare da collettore per il
territorio di competenza e fare da tramite tra Regione e Comuni,
mentre i singoli cittadini e le imprese dovranno fare riferimento al
proprio Comune.
Una
volta che sarà pronta anche questa lista, la Regione potrà
distribuire i 300 milioni messi a disposizione dal Governo.
“
La
Provincia –commenta il Presidente Attilio Schneck- ha messo e
continua a mettere a disposizione risorse umane e strumentali per far
sì che la predisposizione degli elenchi sia la più celere e
completa possibile. Ci hanno promesso che i soldi arriveranno in
fretta e noi li aspettiamo prima di Natale. Ognuno sta facendo la sua
parte: i cittadini raccolgono documentazione e compilano moduli, i
Comuni garantiscono assistenza, la Provincia coordina. Pure occupati
con le tante incombenze che un’emergenza comporta, stiamo facendo
anche questo. Perché ci crediamo e siamo certi che le risposte
arriveranno. Anche perché, in caso contrario, siamo pronti a calare
su Roma.”