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Asiago capitale dei camperisti

pubblicato il 22/06/2010, ultima modifica 22/06/2010
Da venerdì 25 a domenica 27 giugno, l'aeroporto del comune altopianese si trasformerà in una sorta di mega piazzola per accogliere i partecipanti al raduno nazionale organizzato dalla associazione “Campeggio Club di Vicenza”.

Asiago capitale dei camperisti per il secondo anno consecutivo.

Da venerdì 25 a domenica 27 giugno, l'aeroporto del comune altopianese si trasformerà in una sorta di mega piazzola per accogliere i partecipanti al raduno nazionale organizzato dalla associazione “Campeggio Club di Vicenza”. Un'iniziativa che ha trovato ancora una volta il sostegno della Provincia di Vicenza, sensibile a tutte le operazioni di marketing turistico che valorizzino le tante peculiarità di un territorio, come quello Vicentino, unico nel suo genere. Conferma Dino Secco, Vice-Presidente con delega al Turismo: “Questa collaborazione significa portare tanti amanti del turismo motorizzato a contatto con quello che la nostra Montagna, ma anche le nostre pianure, i nostri colli, le nostre città d'arte, offrono sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello culinario. In particolare, nell'imminenza dei 100 anni della Prima Guerra Mondiale, la colonna sonora di questi tre giorni sarà proprio la conoscenza dei luoghi teatro di quegli immani ed epici fatti”.

Così, se lo scorso anno furono i tanti forti dell'Altopiano l'oggetto delle visite dei 300 equipaggi provenienti da 41 province italiane, stavolta toccherà al Monte Ortigara, al Sacrario e alla città di Asiago farsi percorso di quell'Ecomuseo della Grande Guerra che qui come sugli altri Altopiani Vicentini sta restituendo al turismo e al patrimonio storico locale tutte le testimonianze belliche presenti. “Debitamente restaurate – conclude Secco – in segno di rispetto per il sacrificio di centinaia di migliaia di uomini sia per ricordare a visitatori e turisti che la Pace è un bene prezioso sia per impreziosire le nostre piccole e grandi municipalità”.
Realizzata assieme alla Comunità Montana “Sette Comuni” e con la partecipazione attiva dell'Istituto Alberghiero di Asiago, la manifestazione sarà anche l'occasione per conoscere da vicino il cosiddetto turismo motorizzato.

Spiega Dario Bressan, Presidente dell'associazione vicentina: “A noi piace definirci ecoturisti itineranti. Il nostro è un vero e proprio stile di vita, non a caso le nostre mete sono tutti i luoghi caratteristici, sotto il profilo storico e naturale, del Paese. Siamo felici che la Regione Veneto, al pari della Provincia di Vicenza, abbia deciso di sostenere il nostro impegno. E' in dirittura d'arrivo il protocollo d'intesa delle 4 Province (Vicenza, Treviso, Belluno e Venezia) il cui primo atto è la sistemazione, grazie al contributo regionale di 300mila euro, dei luoghi storici del Monte Grappa”. Cinquecento soci solo nel Vicentino, almeno 2500 persone tra parenti, amici, simpatizzanti, quinta in Italia per adesioni, l'associazione “Campeggio Club Vicenza” aspira a diventare megafono e lente di ingrandimento della nostra terra.

“Abbiamo collaborazioni con le amministrazioni di Sarcedo e Mossano, il sindaco di Posina ci ha chiesto di portare la rassegna del prossimo anno da loro, per il Carnevale di Malo abbiamo messo in piedi un raduno proprio nei giorni del suo svolgimento. C'è tutto un mondo di tradizioni che non sempre riusciamo a portare all'esterno, per questo il nostro obiettivo è quello di farlo scoprire agli altri soci italiani. In questa ricerca è fondamentale il ruolo della ristorazione che può diventare uno dei più interessanti biglietti da visita. In questo senso l'iniziativa dell'Istituto Alberghiero di Asiago non è solo un aspetto qualificante del raduno che si terrà fra qualche giorno ma rappresenta un'occasione ghiotta, è proprio il caso di dirlo, per apprezzare la nostra cucina e le tipicità su cui si fonda”.

Soddisfatto anche l'Assessore della Comunità Montana “Sette Comuni” Andrea Benetti: “E' un rapporto che cresce e si consolida. Ed anche se il nostro turismo si fonda su alberghi e seconde case, questa realtà può contribuire a diffondere al di fuori dei soliti circuiti la conoscenza di un Altopiano comunque bellissimo, da qualsiasi versante lo si guardi”.

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