Sopralluogo al cantiere della nuova palazzina a servizio dell’istituto Montagna: completata la struttura, si lavora agli impianti. Fine lavori entro l’estate
Vicenza, 24 gennaio 2025 - Procede nei tempi stabiliti il cantiere del nuovo edificio che porterà aule e laboratori a disposizione dell’istituto superiore Montagna di Vicenza: la struttura è completata e si sta lavorando agli impianti.
L’hanno verificato questa mattina il presidente della Provincia Andrea Nardin e il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Enrico Costa, in sopralluogo al cantiere con la dirigente scolastica dell’istituto Alessandra Zola, il Rup della Provincia Matteo Calabrese, il direttore lavori. Ad eseguire i lavori è l’azienda Ruffato Mario Srl di Borgoricco (PD).
L’ampliamento del Montagna è un’opera fortemente voluta sia dalla Provincia di Vicenza, che ci sta investendo 5,3 milioni di euro (2.450.000 fondi Pnrr + 2.850.000 fondi della Provincia), che dalla scuola, che grazie all’intervento avrà nuovi spazi a disposizione per la didattica.
“Un cantiere importante, tra i molti che stiamo seguendo come Provincia di Vicenza per ammodernare e ampliare le nostre scuole superiori -ha dichiarato il Presidente Nardin- I nuovi laboratori permetteranno di liberare spazi, che saranno destinati a nuove aule, ampliando così l'offerta formativa. Questa mattina ho incontrato gli studenti e potuto approfondire le tipologie di attività laboratoriali attive, che presto potranno svolgersi in spazi più ampi e funzionali.”
Esternamente l’edificio è stato pensato come un blocco compatto, sollevato da terra mediante la fascia del piano terra a pilastri completamente vetrata, che rende il manufatto galleggiante e visivamente molto leggero, creando continuità con l’area esterna. La nuova palazzina, adiacente all’edificio che ospita il Montagna, è ad esso direttamente collegata, per rendere gli spostamenti più veloci e sicuri. L’elemento di unione, che funge da cerniera tra i due edifici, è costituito dalla scala di emergenza già esistente, che diventerà l’accesso e il punto di intersezione dei due corpi.
“Questo intervento, che prevede il collegamento tra il nuovo blocco e quello esistente -ha precisato il consigliere provinciale Costa- è una soluzione che stiamo adottando in diversi istituti superiori per offrire spazi più ampi e funzionali, rispondendo così alle esigenze delle nostre scuole.”
L’edificio si sviluppa su 3 livelli: al primo e al secondo piano si trovano i laboratori didattici, mentre il piano terra è flessibile, con uno spazio polifunzionale, uno spazio espositivo e un'area ristoro. Il piano terra ha un accesso autonomo, in modo da essere fruibile anche in orario extra scolastico, a servizio non solo del Montagna, ma anche della cittadella degli studi in cui l’istituto è inserito e, più in generale, della comunità per iniziative socio-culturali. All’esterno dell’immobile verrà realizzato un nuovo parcheggio per il personale scolastico, con relativa illuminazione.
L’edificio sarà di tipo “ad energia quasi zero” (Nzeb) e sarà conforme alla normativa vigente per quanto riguarda le prestazioni di resistenza al sisma. Sulla copertura dell'edificio verranno installati 78 pannelli fotovoltaici in modo da garantire una potenza complessiva pari a 35,88 kWp.
I lavori di realizzazione sono iniziati a fine 2023, entro l’estate 2025 il cantiere dovrebbe essere ultimato. Allo stato attuale, come detto, le opere strutturali sono state completate e sono in corso di realizzazione gli impianti termo-idraulici.
Gli spazi interni
L’ampliamento è progettato per ospitare 8 laboratori, posti su due livelli, per una superficie complessiva lorda di circa 550 mq per i piani primo e secondo e di circa 430 mq per il piano terra.
Il piano terra è stato pensato come un’agorà, il luogo comunitario per eccellenza, pensato come luogo di didattica informale, che potrà ospitare i ragazzi nel loro tempo libero, o durante le ore di studio libero o di attività individuali, ma che potrà ospitare anche assemblee ed eventi particolari come sfilate e spettacoli, rendendo così “abitabili” zone tradizionalmente solo di passaggio. Le pareti perimetrali in questo livello sono completamente trasparenti e permettono una permeabilità totale tra interno ed esterno. L’accesso si ha sia dall’edificio principale, per il tramite della scala di emergenza esistente, che direttamente dallo spazio esterno, così da rendere l’edificio autonomo ed indipendente funzionalmente da quello adiacente.