Smog: ordinanze prorogate fino a fine febbraio
“La situazione è grave e la affronteremo rendendo ancora più severe le nostre ordinanze. Agli enti superiori chiediamo di non lasciarci soli: servono interventi strutturali e servono con urgenza.”
Achille Variati, Presidente della Provincia e Sindaco del capoluogo, ha aperto così il tavolo tecnico zonale che oggi pomeriggio ha riunito nella Sala Consiglio della Provincia i Sindaci vicentini, rappresentanti delle Ulss e Arpav per affrontare il tema dell'inquinamento atmosferico e in particolare la presenza di polveri sottili nell'aria che respiriamo.
Qualche dato per iniziare, fornito dal responsabile del settore ambiente della Provincia Filippo Squarcina e dal responsabile ambiente Arpav Ugo Pretto: la Pianura Padana è tra le aree più inquinate d'Europa. L'escursione termica e la mancanza di vento aggravano la presenza di PM10 con picchi che nei giorni scorsi sono arrivati a sfiorare i 200 microgrammi al metro cubo. E la situazione non è destinata a migliorare, stando alle previsioni meteo.
Quanto alle cause, in media il 65% delle polveri sottili deriva da combustione domestica, mentre il rimanente da gas di scarico dei veicoli e, per una piccola percentuale, da combustione industriale. Percentuali che naturalmente variano da comune a comune, a seconda del traffico veicolare.
Ordinanze da prorogare fino a fine febbraio
Come si abbattono le polveri? Con interventi strutturali. Stando, però, al livello dei Sindaci, tutto ciò che si può fare è agire assieme, con obblighi e divieti come quelli che lo stesso Variati ha indicato ai Comuni ancora lo scorso dicembre, dettagliandoli in un'ordinanza proposta a tutti i Sindaci vicentini:
- vietato bruciare ramaglie
- vietato utilizzare camini e stufe datati
- ridurre la temperatura negli edifici
- vietato circolare per veicoli a benzina euro 0, diesel euro 0 ed euro 1
- spegnere i motori durante le soste
Allora furono 42 i Comuni ad aderire all'iniziativa, con un'alta percentuale dell'agglomerato Vicenza che comprende tutti i Comuni di pianura. Ora potrebbero essere molti di più, visto l'aggravarsi della situazione e la sempre più forte presa di coscienza dei sindaci che solo un'azione comune possa portare risultati concreti.
La nutrita presenza di sindaci al tavolo di oggi ne è testimonianza.
La nuova ordinanza avrà scadenza a fine febbraio. Il contenuto rimane invariato, ma con un invito: intensificare la pulizia delle strade nei comuni dove è previsto, visto che ne è stata verificata l'utilità.
E un inasprimento in caso di superamento dei limiti di PM10 oltre i 100 microgrammi per oltre 10 giorni consecutivi:
- divieto di utilizzare camini e stufe anche di recente fabbricazione (purché ci sia un metodo di riscaldamento alternativo)
- estensione del divieto di circolazione anche ai veicoli diesel euro 2 ed eventualmente anche euro 3 laddove esista un servizio di trasporto pubblico urbano.
In più: la Commissione Provinciale Ambiente autorizzerà alle aziende l'emissione di polveri abbassando il limite da 20 milligrammi a 15 (a fronte dei 50 permessi dalla legge).
Efficientamento energetico degli edifici con fondo europeo
L'intervento più radicale si attende dai livelli superiori, da cui però, per ora, arriva solo tanta delusione. Sottolineata a gran voce anche dalla Vicepresidente Morena Martini che ha partecipato alla riunione tenutasi qualche giorno fa in Regione. “Ci aspettavamo una proposta fattiva, magari un'ordinanza valida a livello regionale che uniformasse i divieti e gli obblighi, invece abbiamo trovato una chiusura totale.”
La proposta arriva allora da Variati: “Serve una campagna di efficientamento energetico degli edifici. Abbiamo ereditato dai nostri nonni un patrimonio immobiliare che abbiamo la responsabilità di innovare. E chiediamo all'Europa che ci dia una mano a farlo: il 65% degli interventi ritorni al privato con il recupero fiscale, il rimanente 35% con una misura europea a fondo perduto dedicata alle aree più inquinate d'Europa, come la nostra. Una campagna che duri 5/10 anni e che cambi il volto dei nostri edifici.”
Dai Sindaci è arrivato un sì convinto. Forte anche della testimonianza del Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin, che in veste di pneumologo ha denunciato un incremento di complicazioni respiratorie negli ultimi mesi nelle persone di tutte le età , dai bambini agli anziani.
Uno stimolo forte, per tutti, ad adottare l'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico. Ordinanza di cui è vero, in alcuni casi è difficile controllare il rispetto, perché non si può entrare nelle case private a misurare la temperatura ambientale, “ma il senso civico dei cittadini è spesso maggiore di quello che pensa la politica -ha concluso Variati- che ha comunque la responsabilità di tracciare un percorso, diffondendo una cultura ambientale”.