La Rete delle Biblioteche Vicentine tra le prime in Italia. Guzzonato: “Prestiti in aumento, bene la lettura già da piccoli”
Vicentini gran lettori. Con buona pace di veronesi e padovani che quanto a utenti delle biblioteche sono sotto rispetto ai vicentini di 3-4 punti percentuali. Questo è solamente uno dei dati che sono emersi questa mattina dal rendiconto dell’attività della Rete delle Biblioteche Vicentine illustrato dal consigliere provinciale delegato Marco Guzzonato e dalla coordinatrice della rete Lidia Zocche.
La Rete delle Biblioteche Vicentine, una tra le prime in Italia, conta 103 biblioteche di 90 Comuni, per una popolazione totale di circa 820mila abitanti, di cui oltre 200mila iscritti alle biblioteche, 11mila in più rispetto al 2018. Praticamente 1 vicentino su 4 è iscritto ad una biblioteca vicentina e la metà ha preso a prestito almeno un libro, “anche se sono molti di più quelli che le frequentano -sottolinea Guzzonato- perché la biblioteca è un vero e proprio centro di aggregazione culturale e il prestito di libri non è che un’attività. Bisogna aggiungere chi va a leggere quotidiani o riviste, chi utilizza le postazioni internet, chi partecipa alle iniziative culturali.” E i numeri lievitano.
Tornando alla Rete, i prestiti nel 2019 sono stati oltre 1,8milioni, 70mila in più rispetto all’anno precedente, grazie in particolare ai grandi lettori che diventano sempre più grandi. Circa 400mila sono stati i prestiti interbibliotecari, cioè i libri provenienti da una biblioteca diversa da quella della richiesta, con un risparmio per i Comuni di 7,5milioni di euro. “La forza della rete è proprio questa -commenta Zocche- mettere a disposizione degli utenti un patrimonio di libri vasto e ricco proveniente da un intero territorio provinciale. Anche l’utente di una piccola biblioteca di paese accede in questo modo alla stessa quantità e varietà di documenti a disposizione dei vicentini che risiedono nel capoluogo. Sono poi i libri che raggiungono il lettore, non il contrario.”
Grazie alla Rete non esistono doppioni né libri che giacciono nella polvere, perché gli acquisti vengono fatti assieme e ogni bibliotecario sa cosa c’è e cosa serve. Nel 2019 i Comuni hanno messo a disposizione 754mila euro che hanno arricchito il patrimonio librario di 47mila volumi, a disposizione di tutti. E grazie al fornitore unico, individuato dalla Provincia tramite gara, c’è stato anche un risparmio economico.
I vicentini amano la carta, dicono i numeri, ma amano anche la tecnologia: 333mila libri sono stati prenotati dal catalogo online, di cui la metà attraverso tablet e smartphone. Quasi 24mila sono i prestiti e-book. “Le biblioteche sono avamposti di innovazione tecnologica -sottolinea Zocche- sono state le biblioteche per prime ad offrire postazioni internet e oggi si avvalgono di un’organizzazione tecnologica all’avanguardia che permette, ad esempio, l’autoprestito.”
“I numeri ci dicono che ai vicentini piace leggere -conclude Guzzonato- quello che non dicono è che questo è il risultato di attività di promozione alla lettura che la Rete e i Comuni organizzano fin dai primi mesi di vita dei bambini, allestendo nelle biblioteche angoli per i più piccoli e per le neo mamme, insegnando il piacere di sfogliare un libro attraverso voci e immagini. Dietro ai numeri c’è un grande lavoro, di tanti, e c’è la passione di chi è convinto che lettori si diventa.”