La Provincia riporta la biodiversità in montagna
Camosci, mufloni, cervi, caprioli e tanti altri animali selvatici avranno vita più facile sui pendii del Grappa grazie agli interventi di ripristino ambientale che la Provincia di Vicenza sta realizzando. Sette ettari di terreno, prima invaso da rovi e arbusti infestanti, stanno tornando prato, ossia il sistema vegetazionale più ospitale per lo sviluppo delle biodiversità.
Questa mattina il Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati ha voluto verificare personalmente una delle aree di intervento, in località Costalunga, dove è all'opera un “ragno”, veicolo così denominato per la capacità di inerpicarsi sui pendii più scoscesi e ripulirli triturando tutta la vegetazione invasiva che diventa utile fertilizzante per la nuova copertura erbacea. Erba che, di contro, diventa nutrimento per gli animali selvatici, che quindi tornano a popolare e a vivere questi luoghi. “L'uomo ha abbandonato i monti e il bosco li ha piano piano conquistati -ha commentato Variati- precludendo la vita ad animali fondamentali per l'ecosistema. Ripristinare gli habitat e permettere lo sviluppo della fauna selvatica è un nostro dovere, anche e soprattutto nei confronti delle generazioni che verranno.” Senza dimenticare che, al di là e oltre l'aspetto ambientale e naturalistico, questi interventi hanno una valenza di difesa idrogeoloca visto che i prati rappresentano delle vere e proprie spugne per la pioggia, impedendo che l'acqua scivoli rapidamente a valle con le conseguenze che purtroppo anche il vicentino conosce bene. Eseguire ripristini ambientali significa quindi fare prevenzione.
Sono queste le considerazioni alla base della decisione del Presidente Variati di stanziare un fondo di 40mila euro nel capitolo di bilancio dedicato ai ripristini ambientali. Un capitolo in sofferenza, che negli ultimi anni è rimasto vuoto, pur avendo la Provincia di Vicenza un apposito ufficio e professionalità riconosciute a livello non solo nazionale. Con questo fondo, ha spiegato il dirigente del settore Ferdinando Bozzo, sono stati attivati tre cantieri: quello di Costalunga a Romano d'Ezzelino, uno a Lusiana e uno a Rotzo.
“Una volta recuperati i prati -ha sottolineato Bozzo- il lavoro non è però finito. E' fondamentale che ci sia chi si prende cura di queste aree mantenendole pulite e praticabili, altrimenti i rovi tornano ad invaderle.” Queste persone sono i volontari delle associazioni faunistiche. Non a caso questa mattina il Presidente Variati era accompagnato dai Presidenti dei Comprensori Alpini e degli Ambiti di Caccia, associazioni che già oggi supportano la Provincia nella cura del territorio, ma che sono destinati ad assumere un ruolo sempre più di primo piano visto che i fondi pubblici sono sempre meno e sempre maggiore è invece la necessità di persone che a titolo gratuito, spinte dalla passione e dall'amore per l'ambiente, dedichino il loro tempo alla manutenzione del verde.
“Posso dirlo con obiettività visto che non sono cacciatore -ha affermato Variati- per la maggior parte sono persone che rispettano le regole e amano l'ambiente, perchè sanno bene che solo nell'equilibrio della natura possono esercitare e tramandare questa passione che ha radici antiche.” Una passione che li spinge a dedicare tempo ed energie ad interventi di miglioramento, tanto che è nato un vero e proprio Comitato che riunisce Ambiti e Comprensori, già all'opera per preparare i progetti con cui accedere a bandi regionali ed europei.
“Incoraggio il volontariato venatorio e ittico -ha concluso Variati- e garantisco che mi farò parte attiva perchè la Regione preveda fondi adeguati per la tutela dell'ambiente. Una tutela che passa anche dalla Polizia Provinciale, per questo mi sto battendo perchè questo corpo non venga smembrato tra Comuni e Regione, altrimenti si rischia di perdere professionalità preziose a tutela del territorio.”