Il nuovo Consiglio Provinciale tra conferme e new entry
Vicenza, 9 gennaio 2017 - Elezioni provinciali, tornano sui banchi consiliari in 8. Confermati, infatti, per la lista n.1 “Casa dei Comuni” Renzo Marangon (5.231 voti ponderati, il più votato in assoluto), Renzo Segato (4.745), Ennio Tosetto (4.066), Santo Montagna (3.992) Maria Cristina Franco (3.580) mentre la lista n.3 “Pedemontana” riporta a palazzo Nievo Giovanni Antonio Gasparini (5.148 voti ponderati), Mario Benvenuti (4.220), Valter Orsi (4.154).
Entrano per la prima volta Matteo Macilotti (4.637), Ernesto Ferretto (3.066), Francesco Enrico Gonzo (4.219), Luca Ferazzoli (4.160), per le due liste che supportano il Presidente della Provincia Achille Variati) mentre nella lista n.2 “Un Patto tra Comuni” risultano eletti Luca Restello (4.557 voti ponderati), Giada Scuccato (3.944), Roberto Cattaneo (3.041) e Alessio Savona (2.953).
Questo l’esito emerso dai 6 seggi distribuiti tra Vicenza, Bassano del Grappa, Asiago, Sossano, Thiene e Montecchio Maggiore, con la proclamazione degli eletti avvenuta alla chiusura delle operazioni di spoglio. Riguardo alle percentuali dei votanti ha partecipato l'83,8% dei 1.562 aventi diritto (un punto in meno rispetto a due anni fa). Ora la nuova squadra si ritroverà nei prossimi giorni per un primo incontro operativo.
"Nel complimentarmi con gli eletti - commenta il Presidente della Provincia Achille Variati - ribadisco che intendo mantenere il metodo di lavoro adottato, ovvero attenzione verso i problemi concreti del nostro territorio senza mai, e ribadisco mai, cedere alle strumentalizzazioni di parte. Sono pertanto convinto di poter contare sulla collaborazione di tutti gli eletti". Grande soddisfazione, dunque, e consapevolezza di un cammino comunque importante oltre che difficile.
"L'alta percentuale di amministratori recatisi alle urne - continua Variati - è un segno che i Comuni credono nel coordinamento di Area Vasta delle nuove Province. Come Presidente Nazionale dell'Upi faccio notare che l'affluenza è stata alta in tutta Italia e questo è un segnale che il Governo deve raccogliere mettendoci innanzitutto nelle condizioni economiche di garantire i servizi: strade, scuole superiori ed assetto ambientale. Basti pensare che nonostante i giorni di gelo e di ferie, oggi, alla ripresa del calendario scolastico, nessun istituto si è ritrovato con le aule gelide e inagibili, ma tutti hanno potuto svolgere le lezioni regolarmente".