Da Confindustria Vicenza e Camera di Commercio di Vicenza, una ricerca sulle aree produttive e welfare aziendale
“Aree produttive e welfare aziendale nella provincia di Vicenza” è il titolo della ricerca, promossa da Confindustria Vicenza con il contributo della Camera di Commercio, presentata oggi, anche in modalità di webinar, presso la sede di Confindustria in Piazza Castello.
L’analisi ha censito le aree produttive della provincia, geolocalizzando i servizi alla persona (salute, svago, ristoranti ecc) e le infrastrutture per la mobilità presenti. Inoltre, sono state censite le carenze dei servizi nelle aree produttive e la domanda di implementazione.
Dalla ricerca, che ha riguardato le “aree campione” dei Comuni di Arzignano e Thiene, è emerso che, in provincia di Vicenza, esistono oltre 1.300 aree produttive con circa 2.100 capannoni vuoti che dovrebbero essere demoliti o riconvertiti per tornare utili e funzionali.
Inoltre, si registra una crescente consapevolezza degli imprenditori locali sull’importanza del benessere delle risorse umane, considerato un fattore strategico per la produttività.
Per questo, è stato proposto un possibile modello di riconversione degli edifici sottoutilizzati o da dismettere che potrebbe diventare luogo di servizi utili a chi lavora in quelle zone, alle famiglie e ai residenti.
Attivare servizi dedicati alla persona all’interno o vicino ad aree produttive, infatti, permette non solo di ottimizzare i tempi utili a gestire le attività quotidiane di chi lavora (welfare aziendale), ma anche di offrire opportunità e servizi alle famiglie e ai residenti (welfare sociale) e rendere i luoghi di produzione più attrattivi per altri investitori (marketing territoriale).
L’obiettivo della ricerca, infatti, è quello di fornire uno strumento conoscitivo funzionale per la promozione di azioni sperimentali di rigenerazione urbana destinati ad un welfare condiviso, rafforzando così la struttura produttiva e sociale della provincia.
Il consigliere provinciale all’urbanistica Francesco Enrico Gonzo, che ha partecipato al convegno, dichiara “Attivare servizi alla persona riconvertendo edifici dismessi o non più utilizzati, non solo permette di rispondere positivamente alle esigenze del cittadino, che lavora o vive all’interno di quell’area produttiva, ma restituisce qualità e valore ad aree prima in stato di abbandono. In una logica di medio-lungo termine, permette di far crescere il territorio, richiamandovi nuovi investimenti attraverso un potenziamento del vantaggio competitivo delle aziende del nostro territorio, lo sviluppo del marketing territoriale e le potenziali sinergie dell’employer branding di sistema.
Per quanto riguarda la normativa provinciale, la nostra Provincia è stata precursore nel PTCP del 2012 nel prevedere incentivazioni e agevolazioni alla gestione anche consorziata di particolari servizi alle aree industriali, proprio nell’ottica del welfare aziendale.”