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Bilancio positivo per la Rete delle Biblioteche Vicentine: tornano tra i libri soprattutto i più piccoli

pubblicato il 17/02/2023, ultima modifica 17/02/2023

Altavilla Vicentina, 17 febbraio 2023 - Vicentini gran lettori. Di anno in anno, è questa la fotografia che esce dal bilancio dei lettori e dei prestiti della Rete delle Biblioteche Vicentine. E il 2022 non fa che confermare l’assunto.

Il bilancio è stato presentato oggi nella biblioteca di Altavilla Vicentina, a margine di due incontri dedicati il primo ai bibliotecari, al mattino, e il secondo ai sindaci e agli assessori con delega alla Cultura dei 92 Comuni vicentini che compongono la Rete, coordinati dalla Provincia di Vicenza che si occupa anche della gestione dei servizi collettivi.

Ad illustrare numeri e dati sono stati Andrea Nardin, presidente della Provincia, Marco Guzzonato, consigliere provinciale con delega alla cultura, Anna Tessaro, membro della Commissione Esecutiva della Rete, e la responsabile della Rete Lidia Zocche.

Il bilancio fotografa un buono stato di salute delle biblioteche vicentine -ha esordito Nardin- Il 2022 è l’anno dell’uscita dall’emergenza sanitaria, con il superamento dei limiti e delle restrizioni a cui aveva obbligato. Si è tornati in biblioteca in presenza, a sfogliare libri e a consultare riviste, ma anche ad incontrarsi per eventi, letture, laboratori e tante altre iniziative che creano aggregazione. La Rete delle Biblioteche si conferma il più importante hub culturale della provincia, con 93 Comuni aderenti, 106 biblioteche e la copertura del 95,6% della popolazione vicentina. Naturalmente non ci fermiamo, perché vogliamo che tutti i vicentini possano avere le stesse opportunità e fruire dei medesimi servizi, nella convinzione che le biblioteche siano presidio culturale di prossimità e vicinanza.”

Evviva le biblioteche, quindi. E a dirlo a gran voce sono sia gli amministratori che i bibliotecari, creando quella sinergia che rende le biblioteche vicentine tra le più competitive d’Italia e la Rete vicentina la più efficiente del Veneto.

“Il valore aggiunto – ha sottolineato Guzzonato- sono le iniziative che mirano ad intercettare varie fasce d’età, dai più piccoli agli anziani. In questo modo le biblioteche sono anche luoghi dove ci si conosce e si intessono relazioni. Luoghi di civiltà dove si impara a confrontarsi e dove si impara il rispetto per l’altro. La Rete delle Biblioteche Vicentine aderisce al Manifesto della Comunicazione non Ostile perché vogliamo essere antidoto all’inquinamento verbale e alle parole d’odio che intossicano il linguaggio e le relazioni.”

A tutte le biblioteche sono stati consegnati ombrelli da mettere a disposizione degli utenti, da utilizzare e riportare, perché siano strumenti di condivisione e di responsabilità sociale.

Ad illustrare i dati del bilancio 2022 della Rete delle Biblioteche Vicentine è stata Lidia Zocche.

La Rete delle Biblioteche Vicentine raggruppa 106 biblioteche di 93 Comuni vicentini. Conta oltre 215mila utenti ed è in costante aumento: nel 2022 ci sono stati 11.090 nuovi iscritti. Circa 75.000 utenti hanno preso a prestito almeno un libro. “Almeno” è, in questo caso, d’obbligo, visto che i prestiti totali sono stati 1.556.737, quindi una media di 21 libri a testa. Rispetto al 2021, nel 2022 sono stati presi a prestito 139mila libri in più, pari al 10%.

I prestiti interbibliotecari sono stati circa 390mila, leggermente in calo rispetto all’anno precedente. In netto aumento sono stati invece i prestiti extrasistema, passati da 732 a 2040, la maggior parte dei quali provenienti dalle province di Padova e Verona. Con le reti bibliotecarie di Padova e Verona è stato infatti siglato un accordo nel 2021 di cui hanno approfittato lo scorso anno 1462 utenti vicentini.

Tra maschi e femmine non c’è dubbio: le grandi lettrici sono le donne, che rappresentano il 75% (74,6% per la precisione) dei lettori. Quanto all’età, in vetta ci sono gli adulti tra i 36 e i 60 anni (40,6%), mentre al secondo posto ci sono gli over 60 (23%). Seguono a ruota gli under 18, con il 21,8% , in aumento di quasi 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno grazie alle intense attività di promozione della lettura per i più giovani ad opera dei bibliotecari.

Una buona percentuale dei libri, circa 385.000, sono stati prenotati tramite Opac, cioè catalogo informatizzato. Una modalità in calo rispetto all’anno precedente, quando il digitale era spinto dalle misure di sicurezza legate all’emergenza sanitaria. Nel 2022, tornati alla semi-normalità, si preferisce il contatto umano, come dimostra l’aumento delle prenotazioni locali (+2%). Per lo stesso motivo sono in calo i prestiti di e-book (-6%), che non potranno mai eguagliare il profumo della carta e il gusto di sfogliare le pagine di un libro. Tengono, e anzi aumentano, gli audiolibri, che sfiorano le 40mila consultazioni (+4%) e aumentano dell’8% le consultazioni dell’edicola digitale, arrivate a sfiorare le 220mila.

Prosegue la comunicazione con l’utenza via facebook, ma sono tornati, e in gran quantità, gli eventi nelle biblioteche, che sono certo momenti di arricchimento culturale, ma sono anche occasione di socializzazione e condivisione di sapere.

Il libro più letto nel 2022 è “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin, che era in testa alla classifica anche lo scorso anno. Della stessa autrice è anche il secondo classificato, “Tre”, mentre al terzo posto c’è Stefania Auci con “L’inverno dei leoni”, de La saga dei Florio.

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