Bilancio 2017: pioggia di investimenti per strade e scuole
La Provincia ha approvato il bilancio per il prossimo triennio. E già questo è un traguardo, esordisce il Presidente Achille Variati, “che fino a poco tempo fa sembrava non raggiungibile”.
A segnare la svolta sono i 104 milioni di investimenti nel triennio 2017-2019, oltre 70milioni di euro per nuove opere e i rimanenti per la prosecuzione di lavori già in corso. Nel solo 2017 sono previsti investimenti per quasi 48milioni di euro.
Un bilancio “pesante”, che arriva dopo anni difficili che hanno messo a dura prova la sopravvivenza delle Province, non tanto e non solo quali enti, ma soprattutto quali erogatori di servizi essenziali per i cittadini e il territorio. E che segna la vittoria della perseveranza e della tenacia del Presidente Variati, anche in veste di Presidente Upi, oltre che dei Sindaci che hanno saputo fare rete, riconoscendo nella Provincia un punto di riferimento per servizi di carattere sovracomunale. Una rete che si è fatta ancor più stretta oggi, con la presenza di 83 Sindaci vicentini convenuti a Villa Cordellina per l'annuale assemblea: 77 di loro hanno dato parere favorevole al bilancio, in rappresentanza di circa l'80% del territorio (5 si sono astenuti, uno ha votato contro).
Unanimità, invece, per un ordine del giorno che esprime solidarietà a famiglie e imprese che soffrono gli effetti della messa in liquidazione della Banca Popolare di Vicenza. “Come Sindaci abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce -ha affermato Variati- e di chiedere al Governo di prevedere delle norme atte a dare risposte agli azionisti danneggiati a valere su un fondo pubblico di garanzia. Chiediamo idonee risorse anche per i Comuni, per poter dare risposte in termini assistenziali ai cittadini che si trovano e si troveranno in stato di bisogno a causa di questa situazione.”
(In allegato il testo dell'ordine del giorno)
BILANCIO
Il bilancio è stato illustrato dal consigliere delegato Ernesto Ferretto, accompagnato da Ennio Tosetto, delegato all'edilizia scolastica, Valter Orsi, delegato alle piste ciclabili, Renzo Marangon, delegato alla viabilità. E sono proprio queste 3 voci a farla da padrone in un bilancio 2017 da 165milioni di euro, dove sono previsti investimenti per quasi 48milioni di euro.
In questi 48milioni sono compresi anche i 15milioni di euro ricavati dalla vendita delle azioni della A4 Holding, da cui sono stati ricavati 30milioni di euro suddivisi in due annualità (2017 e 2018).
Alla viabilità sono destinati nel triennio quasi 25milioni di euro. Si punta sulla sicurezza, con manutenzione straordinaria, sistemazione di intersezioni (SSPP Schiavonesca Marosticana e Rameston) e di incroci (SSPP Schiavonesca e Preara). Miglioramento sismico (3,8milioni), allargamento piano viabile (SP 34 Altavilla e SP Treschè Conca Canova)), messa in funzione strada della Vena .
Sono previsti rilievi di staticità e sismica su 80 tra ponti e viadotti (1,25milioni) per poi intervenire dove necessario. Operazione sicurezza sul Costo con tutor e autovelox. E poi sistemazione di frane e disstesti per 2,2 milioni di euro (SP Monte di Malo, SP Rameston, SP Calvarina, SP Campana Lusiana, frana Fantoni).
Parola d'ordine sicurezza nelle scuole superiori vicentine, dove si interverrà per circa 22 milioni di euro. Completamento del Liceo Corradini di Thiene (4,5milioni), sostituzione dei serramenti per 700mila euro, verifica sfondellamenti per 500mila euro, indagini finalizzate al miglioramento sismico di 50 edifici (2,1milioni) per poi intervenire dove c'è necessità (3milioni), certificato prevenzione incendi per edifici vari (3,7milioni) per il palazzetto di Noventa (600mila euro) e il Rosselli di Lonigo (950mila euro). Adeguamento sismico del Da Vinci di Arzignano (1,9milioni) e messa a norma del Da Schio di Vicenza (655mila euro).
Per quanto riguarda le piste ciclabili, il 2017 sarà l'anno della progettazione. Strategico, ha spiegato Orsi, è il completamento di ciclovie che colleghino varie parti della provincia e che si colleghino a quelle delle province vicine. Gli assi principali sono quello del Brenta, la Val Leogra, l'Agno, l'asse veronese . E poi il basso vicentino, in particolare Noventa e Agugliaro.
Ci sono sul piatto 5milioni di euro nel triennio, da spendere tenendo conto anche dell'aspetto turistico e ambientale delle ciclovie.