Bacino Rifiuti di Vicenza: i gestori verso l’aggregazione. Nel 2023 si passa da 8 a 2 società di gestione rifiuti per 90 Comuni vicentini
Vicenza, 19.11.2021 - Il percorso verso un gestore unico dei rifiuti prosegue. Lo ha confermato stamattina a palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, il Consiglio di Bacino che riunisce 90 Comuni vicentini per un totale di 680.000 abitanti.
Voluto dalla Regione Veneto, il Consiglio di Bacino ha come obiettivo proprio la gestione associata delle funzioni di organizzazione del servizio rifiuti urbani, quindi programmazione, organizzazione e controllo dei servizi di raccolta, trasporto, avvio a smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.
Il Consiglio è composto da rappresentanti dell’intero territorio vicentino: Maria Cristina Greselin presidente, Simona Siotto vicepresidente, Gianfranco Trapula, Mattia Veronese e Renzo Lotto. Operativo da inizio anno, ha finora lavorato con Comuni e società di gestione dei rifiuti per pianificare una programmazione che porti al gestore unico nel rispetto dei contratti già esistenti, contemperando la necessità di garantire un servizio di qualità con l’esigenza di una tariffa equa a carico dei cittadini.
“Compito non facile -ha affermato la presidente Greselin- ma facilitato dalla disponibilità al dialogo degli otto gestori attuali, che già stanno studiando la miglior forma di aggregazione in modo di arrivare uniti alla gara che interesserà tutti i 90 Comuni del vicentino.”
Gli attuali gestori sono 8: Agno Chiampo Ambiente (22 Comuni), Alto Vicentino Ambiente (31 Comuni), Consorzio CICLAT (5 Comuni), ATI SESA/Idealservice (6 Comuni), SIT (2 Comuni), Soraris (17 Comuni), Utilya (6 Comuni), Valore Ambiente (1 Comune). Per rispettare le scadenze contrattuali esistenti, la gara dovrebbe essere nel 2030. Anche se il vero “test” sulle aggregazioni sarà molto prima, già nel 2023.
“Nel 2023 scadono i contratti di servizio per 16 Comuni -ha spiegato la Greselin- e per la prima volta verrà fatta una gara unica, ad opera del Bacino, con un unico gestore che gestirà i Comuni interessati. Contemporaneamente, sempre nel 2023, le cinque società che gestiscono i servizi in house dei rimanenti Comuni daranno vita ad un unico soggetto giuridico che le aggregherà tutte.”
Quindi già a partire dal 2023 i gestori operativi sul territorio passeranno da 8 a 2. E la strada verso il gestore unico sarà tutta in discesa.
Un cambio di passo importante, hanno sottolineato i consiglieri del Bacino, che impone alle società di gestione di camminare assieme, ma che nello stesso vuole tutelarle come aziende del territorio, che impiegano lavoratori locali. Parimenti vanno tutelati gli investimenti dei Comuni, grazie ai quali il vicentino è tra i territori con la migliore gestione dei rifiuti d’Italia e con una percentuale di raccolta differenziata da Nord Europa.
Altro fronte su cui sta lavorando il Consiglio di Bacino è quello dello smaltimento del rifiuto urbano secco. “E’ stata stipulata una convenzione con Ava -ha precisato la Greselin- grazie alla quale il rifiuto secco urbano prodotto e raccolto nel bacino viene smaltito nel termovalorizzatore di Schio. Con il vantaggio, non secondario, di allungare la vita alla discarica di Grumolo delle Abbadesse, visto il calo dei conferimenti.”
Nel frattempo si attende dalla Regione il nuovo Piano dei Rifiuti, che fisserà nuovi obiettivi e che inciderà in maniera importante anche sull’attività del Consiglio di Bacino. Per non farsi trovare impreparato, e per rispondere al meglio alle esigenze del territorio in un ambito delicato come quello dei rifiuti, il Consiglio di Bacino sta organizzando la propria struttura con l’assunzione di due tecnici e un amministrativo. Nell’attesa, a supportare il Consiglio c’è la Provincia che ha messo a disposizione la propria sede e il proprio personale, primo fra tutti Andrea Baldisseri nominato direttore del Bacino.