Alluvione e frane nel vicentino: ma è un'esercitazione
Torna l'alluvione. Tranquilli, è solo un'esercitazione della Protezione Civile, ma la simulazione che si terrà domenica 29 novembre sotto l'acronimo RAB (Recoaro, Agno, Bacchiglione) riproporrà in tutto e per tutto l'evento calamitoso del novembre 2010, tenendo conto – e non è certo un'inezia – di tutti gli interventi di difesa del suolo e di ripristino effettuati in questi 5 anni.
“Sarà una simulazione di emergenza – sottolinea il Presidente della Provincia Achille Variati – che non a caso cade nel quinto anniversario di quell'Ognissanti indimenticabile per la comunità vicentina. Giorni terribili il cui ricordo ci ha spinto a verificare la capacità tecnico operativa del sistema provinciale di Vicenza di rispondere ad una emergenza diffusa generata da una grande piovosità. Per questo abbiamo deciso che gli scenari saranno coperti, ovvero gli elementi non saranno resi noti in questi giorni ma saranno dettati via via dalla Provincia che comunicherà ai COC, Centri Operativi Comunali, le situazioni di emergenza da affrontare, sito per sito, da parte di ciascun Comune. Il copione è dunque segreto, noto solo a chi coordina l'evento, per garantire la massima verosimiglianza con le emergenze del territorio”.
Insomma, non sarà una passerella ma una vera e propria domenica di fuoco, che avrà come fulcro la simulazione dell'esondazione del Bacchiglione in vari punti e il determinarsi di frane nelle zone montane e collinari. “Due le fattispecie di rischio – spiega la funzionaria della protezione civile della Provincia Chiara Garbin – quello idrogeologico e quello idraulico. L'esercitazione sarà preceduta, a partire da giovedì, dall'invio di bollettini meteo Arpav che determineranno l'evolversi della situazione meteorologica. Si lavorerà sia per posti di comando, per testare i Piani di Emergenza Comunali e provare il coordinamento tra istituzioni, sia con azioni sul territorio, per l'addestramento dei volontari e per omogeneizzare le procedure tra le varie organizzazioni”.
Parte attiva della giornata saranno la Prefettura, le Forze dell'Ordine, la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza, i Comuni di Vicenza, Caldogno, Dueville, Longare, Montegalda, Recoaro Terme, le Autorità di Bacino, l'Arpav, il Genio Civile, i Consorzi di Bonifica “Alta Pianura Veneta” e “Brenta”, Ulss, e Suem 118.
“E' un test importante anche per noi -afferma il Viceprefetto Patrizia Russo, dirigente del settore Protezione Civile- per questo tutte le forze dell'ordine hanno aderito con entusiasmo, ben consapevoli che sia fondamentale mettersi alla prova e coordinarsi “in tempo di pace” per reagire con prontezza ed efficacia in caso di emergenza”.
Oltre 200 i volontari di protezione civile pronti ad intervenire, più una sessantina di radioamatori.
Nessun cittadino, invece, sarà coinvolto. Non saranno quindi attivati sistemi di allarme della popolazione, né avvisi di emergenza. “Unica precauzione -chiarisce la Garbin- che siano a conoscenza dell'esercitazione, per evitare allarmismi al passaggio dei mezzi di emergenza e di soccorso.”
Saranno presenti, per finire, anche 40 osservatori del Centro Regionale di Formazione di Protezione Civile, suddivisi tra i vari Coc. A loro il compito di verbalizzare azioni e reazioni, tempi e procedure, che saranno alla base del confronto post esercitazione e offriranno utili spunti di confronto.