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Al via il XXVII° Festival sugli organi storici del vicentino: 29 concerti dal 9 agosto al 22 dicembre. Artisti internazionali tra recital solistici e dialoghi con cori e strumenti

pubblicato il 24/07/2024, ultima modifica 24/07/2024

Vicenza, 24 luglio 2024 - Ventinove concerti, due organi restaurati, ventisette edizioni: sono questi i numeri del Festival Concertistico Internazionale dedicato agli organi storici del vicentino edizione 2024. Numeri che parlano di una rassegna di qualità, che il pubblico attende per celebrare uno strumento musicale che nel vicentino significa tradizione, storia, identità.

Il Festival si apre venerdì 9 agosto al tempio di San Lorenzo a Vicenza, dove si esibirà il tedesco Johannes Goetz, e si chiude il 22 dicembre nella chiesa parrocchiale di Agugliaro, che custodisce l’organo De Lorenzi 1870. Nel mezzo ci sono concerti nelle più suggestive chiese della Diocesi di Vicenza, tra cattedrali e pievi di campagna, con interpreti italiani e artisti provenienti da Germania, Spagna, Francia, Svizzera, a testimoniare quanto questo strumento sia apprezzato nel mondo.
Ideatore e anima del festival è il direttore artistico Enrico Zanovello. Al suo fianco Asolo Musica, il Conservatorio di Vicenza, Vicenza è, le amministrazioni comunali, i parroci, i partner, i volontari. E, naturalmente, il Comune di Vicenza e la Provincia di Vicenza.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella chiesa di Santa Corona a Vicenza. Erano presenti il presidente del Provincia di Vicenza Andrea Nardin, l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città di Vicenza Ilaria Fantin, il direttore artistico del Festival Enrico Zanovello e il direttore artistico di Asolo Musica Federico Pupo.

«L’organo è lo strumento sacro per eccellenza – ha detto Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza - ma è anche strumento popolare legato alle celebrazioni religiose, chiamato a scandire il trascorrere delle stagioni e i momenti più importanti della vita. Per questo i vicentini e i veneti gli sono particolarmente affezionati sin dal passato. Al Maestro Zanovello dobbiamo riconoscere il merito di tenere vivo un patrimonio culturale del nostro territorio, con il supporto di un’intera comunità che riconosce nell’organo e nelle sue sonorità compagni di vita».

«Questo festival – ha aggiunto Ilaria Fantin, assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città di Vicenza – rappresenta un virtuoso esempio di collaborazione tra Comuni, istituzioni e associazioni che dialogano in rete per promuovere un affascinante patrimonio musicale. Ringrazio il direttore artistico Enrico Zanovello per questa XXVII programmazione che vede tra gli esecutori tantissimi professionisti, tra cui molti studenti o diplomati del nostro Conservatorio Arrigo Pedrollo e nomi importanti provenienti da Francia e Germania. Ventinove concerti per un percorso itinerante nello spazio e nel tempo, con tante belle tappe vicentine».

«Il Festival concertistico sugli organi storici del vicentino – spiega il direttore artistico Enrico Zanovello - ha portato in questi anni più di 700 concerti nelle chiese che custodiscono strumenti preziosi, offrendo indistintamente incontri musicali di alto livello artistico, con interpreti all’organo provenienti da ogni parte del mondo affiancati a un centinaio di cori e altrettanti solisti. Un forza aggregativa di assoluta efficacia, tanto che il Festival si è rivelato la risposta più immediata ed efficace al bisogno di buona musica anche per le comunità più piccole. La realizzazione della kermesse musicale è possibile grazie alla sinergia di molti enti, primi fra i quali la Provincia e il Comune di Vicenza, l’ufficio liturgico e il museo diocesano, la storica collaborazione con Asolo Musica, ma anche tutti gli enti locali e gli sponsor che in qualsiasi modo ci sostengono».

Il Maestro Zanovello ha una missione: valorizzare gli organi del vicentino, che significa da un lato farli vivere attraverso la loro musica, dall’altro restaurare quelli storici malmessi e consegnarli al patrimonio di organi vicentini che è tra i più pregiati al mondo.
Quest’anno, in particolare, sono due gli organi che verranno inaugurati dopo scrupoloso restauro: l’organo Pugina 1896 di Cologna Veneta (8 settembre ore 17) e l’organo Zordan 1888-Ruffatti 1975 della parrocchiale di Caldogno (22 settembre ore 18).
Inaugurazioni a parte, la formula della rassegna è quella rodata, con organisti di fama internazionale in dialogo con altri strumenti o voci, come le percussioni a Marana di Crespadoro (15 agosto ore 20.45), il clarinetto a Quinto (6 ottobre ore 17.30), il flauto a Vivaro di Dueville (11 ottobre ore 20.45), i violini a Debba 6 settembre ore 20.45). Oppure
accostati a compagini corali, che sono un’altra eccellenza del territorio vicentino, come l’insieme vocale Voces Clarae (Rozzampia, 29 settembre ore 18), il coro Iter Novum (Quargnenta, 29 settembre ore 17.30), le Voci del Pasubio (Castegnero, 6 ottobre ore 18), Amicanto di Malo (Campiglia dei Berici, 12 ottobre ore 20.45) e molti altri.
Quest’anno il Festival riserva un’attenzione particolare
ai giovani organisti, con l’esibizione di 10 artisti under 35 fra cui i finalisti della terza edizione, anno 2023, del Concorso Organistico Internazionale “Brazzale” di Vicenza.

L’ingresso a tutti i concerti è libero.

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