Bollettino fitosanitario n.20 del 2 ottobre 2014
Andamento meteo-climatico: La settimana è trascorsa all'insegna del bel tempo con temperature massime e minime comprese nella norma del periodo. Solo nella giornata di mercoledì u.s. si è verificata una precipitazione, peraltro di scarsa entità (2-6 mm), su tutto il territorio provinciale.
Fase fenologica: le varietà Leccino e Pendolino hanno raggiunto la fase di completa invaiatura in tutti i comprensori olivicoli, mentre le varietà più tardive (Rasara e Frantoio) la stanno per iniziare. La fase di inolizione sta procedendo lentamente. Nella penultima settimana di settembre infatti la resa media in olio rilevata su alcuni campioni di varietà precoci ha fatto segnare un 11-12% nella pedemontana e un 14-15% nei Berici così come il periodo precedente.
Situazione fitosanitaria: Negli appezzamenti correttamente trattati, le catture di Mosca sono in flessione (10 individui per trappola al massimo) e le olive non evidenziano nuove presenze di uova o larve attive. Situazione diversa negli altri casi con catture in aumento talvolta anche significativo (90 individui/trappola in appezzamenti dove è stato eseguito solo il primo intervento con larvicidi!). Inoltre gran parte delle drupe evidenzia tutti gli stadi evolutivi dell’insetto (uova, larve e pupe) segno evidente dell’accavallamento delle generazioni. La diffusione e l’intensità della presenza di questo parassita nel 2014 è stata assolutamente eccezionale! Certamente verrà ricordata a lungo la sua nocività, ben superiore anche a quella del 2007, che ha già causato in diverse situazioni mal gestite delle perdite quanti-qualitative di prodotto realmente molto alte.
Difesa: Per tutti i comprensori vicentini, laddove il terzo trattamento con prodotti larvicidi a base di Dimetoato, Fosmet o Imidacloprid è stato eseguito come indicato tre settimane fa, è opportuno eseguire un nuovo intervento nei prossimi giorni impiegando un formulato a base di esche avvelenate con spinosad (Spintor Fly). Questa indicazione è altrettanto valida per coloro che già adottano questo metodo di difesa i quali tuttavia devono badare a rispettare il numero massimo di trattamenti stagionali consentiti (8 applicazioni/anno).
