Inquadramento urbanistico

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DESCRIZIONE E STATO DELL’IMMOBILE CON INQUADRAMENTO URBANISTICO
DEL FABBRICATO DI PROPRIETÀ PROVINCIALE SITO IN VICENZA TRA VIA
BATTAGLIONE MONTE BERICO E VIALE VERDI “EX SIAMIC” CENSITO AL
CATASTO TERRENI IN COMUNE DI VICENZA, FOG. 46 MAPP. 148 ED AL CATASTO
FABBRICATI IN COMUNE DI VICENZA, FOG. 46 MAPP. 148, 817 E 818.


DESCRIZIONE E STATO DELL'IMMOBILE
La Provincia di Vicenza possiede all'interno del Centro Storico di Vicenza il fabbricato cosiddetto
ex Siamic. L’immobile è censito al foglio catastale n° 46 mappale 148 nel catasto terreni e mappale
148 graffato con i mappali 817 e 818 nel catasto fabbricati.
L’edificio sorge su un lotto d’angolo (tra Via Battaglione Monte Berico e Viale Verdi) con superficie
catastale di mq. 1148; è privo di area scoperta ed è composto da tre corpi di fabbrica adiacenti
(palazzina d’angolo + officina-garage + accessorio officina) facenti parte delle cortine edilizie poste
sulle pubbliche vie .
La struttura portante verticale ed i pisori interni sono in muratura di laterizio.
La palazzina d’angolo di tre piani più interrato, con ingombro di circa 15,8 ml x 12,5 ml e altezza
sotto cornicione di 13 ml (volume = 2.567,50 mc), ha pavimenti in palladiana di marmo, scale in
marmo e tetto a padiglione con manto in coppi di laterizio.
L’officina-garage ad un piano con copertura a shed in struttura metallica, ingombro di circa 31,3 ml
x 24,3 ml e altezza sotto cornicione di 5 ml (volume = 3.802,95 mc), presenta un doppio accesso
carraio da via Btg. Monte Berico.
L'accessorio dell'officina ad un piano e copertura piana a terrazza prospiciente viale Verdi, ha un
ingombro di circa 15,3 ml x 12,5 ml e altezza pari a 4,4 ml (volume = 841,50 mc).
Il volume totale del complesso è pari a 7.211,95 mc.
I pavimenti di officina-garage e accessorio sono in battuto di cemento.
Il fabbricato presenta le pareti esterne rivestite con bugnato in pietra ed intonaco civile colorato con
tonalità ocra; sono inoltre presenti decorazioni con lesene, stipiti ai fori con chiavi di volta
emergenti e cornice di gronda.
Gli infissi in vetro semplice, nella palazzina d’angolo sono in legno con avvolgibili mentre sono in
ferro nella parte ad un piano.
L’edificio si trova in stato di abbandono e degrado e le condizioni di talune strutture sono scadenti,
con scale parzialmente crollate.

CENNI STORICI
L’epoca della costruzione dell’edificio attuale può essere desunta dalla denuncia per conseguire
l’autorizzazione a costruire, risalente al 27 aprile 1929, presentata dalla proprietà Società Servizi
Automobilistici Schio.
Dalla consultazione delle mappe del catasto austriaco risalente al periodo 1812/1829 - dove l’area è
inpiduata con il mappale 5 - e successiva dell’anno 1844 - dove l’area è inpiduata con il
mappale 1119 - non risulta insistano fabbricati.
Sulla superficie non risultano costruzioni neppure sulla mappa di inizio 1900 di impianto del Nuovo
Catasto.
Nella cartografia del nuovo catasto edilizio urbano del periodo 1935/1939 la situazione edilizia è
analoga all'attuale.
Il progetto del 1929 rispecchia sostanzialmente, a livello di piante e prospetti, l’attuale consistenza
immobiliare; la destinazione d’uso originale prevedeva al piano terreno l'utilizzo ad autorimessa,
locali complementari e uffici, mentre i piani superiori erano utilizzati come residenza.
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L’immobile è penuto di proprietà della Provincia di Vicenza a seguito della compravendita, in
data 21/6/1985, dalla “Società Italiana Autoservizi Mediterranei in Concessione S.p.a.” denominata
“Siamic”.

DESTINAZIONE E PRESCRIZIONI URBANISTICHE
Con deliberazione n. 70 del 28.11.2023, il Consiglio Comunale di Vicenza ha disposto la revoca del
provvedimento n. 31 del 13.03.2023 e ha riadottato la variante parziale al Piano degli Interventi per
la Città Storica.
Con deliberazione n. 44 del 20.06.2024, il Consiglio comunale si è espresso sulle osservazioni
pervenute e ha conseguentemente approvato la variante parziale per la Città Storica, relativa al
Centro Storico e agli adiacenti tessuti e borghi storici.
Con determina dirigenziale n. 1418 del 09.07.2024, si è preso atto degli elaborati di variante
adeguati al voto del Consiglio comunale redatti dal professionista incaricato e tale variante è
penuta efficace dal 10 luglio 2024.
Si rimanda, per la disciplina degli interventi edilizi sul fabbricato “Ex Siamic”, ai seguenti
riferimenti cartografici e normativi attinenti alla variante parziale per la Città Storica:
1. Elaborato n. 6 – Norme Tecniche Operative;
2. Elaborato n. 10.1 – Disciplina Urbanistica ed Edilizia.
3. Elaborato n. 10.2 - Disposizioni per la qualità urbana e ambientale.
Per quanto attiene alla destinazione d’uso dell’immobile, essendo lo stesso fabbricato ricadente
all’interno dell’Ambito “T11- Corso SS. Felice e Fortunato Est -Destinazione d’uso: A, A+B per gli
edifici sul fronte strada, C”; l’art. 69 delle NTO (elaborato n. 6), consente quanto di seguito:
A. residenza (abitazioni permanenti e temporanee, abitazioni collettive), con la possibilità del
mantenimento e riqualificazione delle destinazioni compatibili esistenti.
B. attività direzionali e commerciali compatibili e complementari alla residenza:
  - uffici pubblici e privati
  - istituti di credito;
  - esercizi commerciali per la vendita al dettaglio (piccole strutture);
  - pubblici esercizi; (esercizi di somministrazione di alimenti e bevande);
  - attività artigianali di servizio, di riparazione e/o produzione di beni o servizi direttamente
    collegati alla residenza;
   - servizi sociali e ricreativi, istituzioni pubbliche e rappresentative, associazioni politiche,
    sindacali, culturali e religiose;
   - spazi espositivi e museali.
C. attività complementari:
   - attività per ricettività turistica e alberghiera;
   - autorimesse pubbliche e private;
   - locali di spettacolo e pertimento purché non arrecanti disturbo al vicinato e compatibili
    con altre disposizioni di PI e/o di settore;
   - laboratori artigianali, nel limite di 250 mq di Su, a condizione che risultino non inquinanti e
    rumorosi.

VINCOLI
Con nota prot. 16179 del 19/12/2008 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha
comunicato che il bene in analisi non presenta interesse archeologico, segnalando tuttavia che il
sedime su cui insiste il fabbricato è “ad alto rischio archeologico”.
Con nota prot. 1924 del 05/02/2009 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del
Veneto ha comunicato “l'insussistenza dell'interesse culturale di cui al citato D. Lgs. 42/04” per il
fabbricato in oggetto.