parere

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    VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
             DEL 16/05/2024
L'anno 2024, il giorno 16 del mese di maggio alle ore 16:40 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riuni-
to nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: .
LZ SOLAR S.R.L.S Procedura di verifica assoggettabiltà a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per realiz -
zazione ed esercizio di un nuovo impianto di messa in riserva e preparazione per il riutilizzo (ricondizionamento) di
RAEE. Localizzazione – comune di Pianezze

All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO              Presidente               Assente


BALDISSERI ANDREA          Responsabile del Servizio            Presente

BRADASCHIA MAURIZIO            Commissario             Presente on line

BUSATO FILIPPO               Commissario                Assente

CAMPAGNOLO MIRKO              Commissario             Presente on line

MENEGHINI ROBERTA             Commissario             Presente on line

MURARO TERESA               Commissario             Presente on line

PIVA MARCO                 Commissario             Presente on line

SVEGLIADO GIULIA              Commissario             Presente on line

VALVASSORI RIMSKY             Commissario             Presente on line

VICENTIN ALBERTO              Commissario                Presente

DEGAN PAOLO                Commissario                Presente


La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri,         giusta delega del Presidente prot. 23195 del
15/05/2024, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamen-
to del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informa-
zioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime
congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.


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                   LZ SOLAR S.R.L.S.
                       PARERE N. 06/2024

Oggetto: Realizzazione ed esercizio di un nuovo impianto di messa in riserva e preparazione per il riuti-
lizzo (ricondizionamento) di RAEE
PROPONENTE:           LZ SOLAR S.R.L.S.
SEDE LEGALE:          Via Zannini n. 58/60 – Valbrenta
SEDE INTERVENTO:        Via De Gasperi – Pianezze
TIPOLOGIA ATTIVITÀ:       Impianto di recupero di rifiuti non pericolosi..
PROCEDIMENTO:          Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/06
MOTIVAZIONE V.I.A:       ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
                infrastrutture - z.b) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non
                pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
                operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del
                decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ad esclusione degli impianti mobili
                volti al recupero di rifiuti non pericolosi.
COMUNE INTERESSATO:       \\\
DATA DOMANDA:          21 e 28 marzo 2024
DATA PUBBLICAZIONE:       03 aprile 2024
DATA INTEGRAZIONI:       \\\

DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
            TITOLO                                NOME FILE
STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE                  SPA.pdf
NON NECESSITA’ VINCA                      A5_allegato E alla DGRV 1400/2017
RELAZIONE TECNICA GENERALE                   A1 Relazione Tecnica Descrittiva
ESTRATTO DELLA CTR                       A 3.2_Estratto CTR
CARTA DEI VINCOLI                        A 3.3_Carta dei Vincoli
ESTRATTO DEL PRG                        A 3.4_Estratto PI
ESTRATTO DI MAPPA                        A 3.5_Estratto mappa
                                A3.6_tav. 2 comparativa_st_fatto_progetto capannone
PLANIMETRIA D’INSIEME STATO DI FATTO
                                A3.6_tav. 2_st_fatto_progetto passo carraio
                                A3.6_tav. 2 comparativa_st_fatto_progetto capannone
PLANIMETRIA D’INSIEME STATO DI PROGETTO
                                A3.6_tav. 2_st_fatto_progetto passo carraio
LAYOUT                             A3.8 Tav. n. U Planimetria layout impianto edilizia
                                A3.9_tav. 3 piante e prospetti – capannone
PIANTE PROSPETTI E SEZIONI
                                A3.9_tav. 3 piante e prospetti - passo carraio
PLANIMETRIA VVF                         A3.12 Planimetria strategia e dispositivi antiincendio
RELAZIONE VINCA                         A5_allegato E alla DGRV 1400/2017
PGO                               A7 PGO
PIANO DI SICUREZZA FUORI PERIMETRO               A8 Piano di sicurezza rivedere parte generale
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PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE                   A11 Piano di ripristino rivedere parte generale
MODULISTICA INDUSTRIA INSALUBRE                  Scheda attività Industria insalubre
PIANTA PLANIMETRICA CON R.A.I.                   04_Elaborato grafico TAV 05
TITOLO POSSESSO IMMOBILE                      Contratto locazione
PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO                  VPIA_Lz_Solar.pdf
                                  VVF_RELAZIONE INQUADRAMENTO STRATEGIA
INQUADRAMENTO MISURE PREV. INCENDI
                                  ANTINCENDIO.pdf


                      PREMESSE ED UBICAZIONE
La ditta LZ SOLAR SRLS con sede legale ed operativa in Via Zannini n. 58/60 – 36029 Valbrenta (VI), intende
avviare un’attività di gestione rifiuti consistente nella messa in riserva R13 e preparazione per il riutilizzo (ri-
condizionamento) R4-R5 di RAEE.
Le strutture inpiduate per ospitare l’attività sono ubicate in Via A. De Gasperi n. snc – 36060 Pianezze (VI).
Lo stabilimento si compone di una porzione di fabbricato industriale di superficie complessiva di circa 684
mq completamente chiusi e coperti; ricomprese in queste superfici vi sono anche quelle che ospitano gli uffici
e i relativi servizi igienici.
Per l’accesso alle strutture vengono sfruttati gli scoperti ad uso promiscuo anche delle altre aziende che ope-
rano nelle altre parti del fabbricato; tuttavia, l’area di gestione rifiuti è situato solo all’interno della porzione
di capannone ad uso esclusivo della LZ.
L’attività di gestione di rifiuti di terzi, in progetto, si sostanzia nello svolgimento di 2 operazioni di recupero
identificabili con le seguenti sigle elencate dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. all’allegato C:
- R13 “Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso
il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)”;
- R12 “Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11”;
- R4 “Riciclaggio /recupero dei metalli e dei composti metallici”
- R5 “Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche”
Il contesto è quello di zona artigianale, che il Piano degli interventi cartografa come zona produttiva per atti -
vità industriali e artigianali.
Il sito è accessibile dalla SPV uscendo al casello “Colceresa – Pianezze - Marostica”, e percorrendo la SP n.111
“Nuova Gasparona” che collega Thiene a Bassano, fino alla zona industriale di Loc. Cumani a sud est -
dell’abitato di Pianezze (VI).
Il sito è posto alla quota di circa 160 m s.l.m. in una porzione di territorio pianeggiante.
L’ubicazione dell’attività permette di raggiungere rapidamente i centri produttivi delle zone industriali limi-
trofe, in particolare quelle di Bassano e Thiene/Schio.
La proprietà confina:
• a Nord con Via A. De Gasperi;
• ad Est con aree a verde delle vicine abitazioni e appezzamenti agricoli;
• a Sud con l’azienda Freddo & Co. Srl;
• ad Ovest con l’azienda Freddo & Co. Srl.




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             Ortofoto del sito




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           QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Pianezze;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Pianezze;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico non presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di
pianificazione territoriale che interessano l’area, e risulta necessaria una disamina del Piano Regionale di
Tutela delle Acque (P.T.A.), del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali e del Piano di
Gestione dei Rischi Alluvionali, mettendoli in relazione con l’attività proposta.
In relazione agli strumenti di pianificazione considerati, invece, si ritengono necessari alcuni specifici
approfondimenti, considerata la necessità di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate
sensibilità ambientali, coordinando le stesse, eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di
riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine di inpiduare possibili mitigazioni.
PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (P.T.R.C.)
Lo S.P.A. ha indicato, per quanto riguarda la zona interessata, la presenza delle sotto elencate aree ma la
presenza delle stesse non è stata messa, di fatto, in relazione con l’impianto in questione .
Tavola 01b – Uso del suolo, Acqua: “area primaria tutela quantitativa degli acquiferi”.
Le integrazioni che verranno presentate dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale nella
parte relativa alla “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
Tav. 01 – uso del suolo – Terra e Tav. 09 – sistema del territorio rurale e della rete ecologica
Le integrazioni che verranno presentate dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale nella
parte relativa alla “Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico” e “Caratterizzazione delle risorse naturali ed
agronomiche”
PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (P.T.C.P.)
Tav. 5 – sistema del paesaggio
Le integrazioni che verranno presentate dovranno essere inserite all’interno del Quadro Ambientale nella
parte relativa alla “Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico” e “Caratterizzazione delle risorse naturali ed
agronomiche”.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.I.) DI COLCERESA E PIANEZZE
Elaborato 1- “Carta dei vincoli e della Pianificazione territoriale”: “allevamenti zootecnici”
Elaborato 3 - “Carta della fragilità”: “Aree idonee a condizione”
Le N.d.A. al punto “7.1.2) Elementi di interesse ambientale” definisce gli “Spazi aperti, integrati con
l’ambito del Brenta” come “terreni in parte coltivati, ai quali il PAT attribuisce valenza strategica in
quanto concorrono a delimitare il limite dell’estensione urbana verso il Brenta. La disciplina specifica
viene definita dal P.I, nel rispetto delle disposizioni date nei singoli ATO e nel successivo Art. 13”
Lo S.I.A. avrebbe dovuto approfondire il rapporto tra la presenza dell’impianto e la proposta di
ampliamento con il fatto che, secondo il P.A.T., quest’area deve concorrono a delimitare il limite
dell’estensione urbana verso il Brenta.
Quanto sopra evidenziato rispetto ai vincoli, anche in relazione all’eventuale necessità di intervenire con
varianti puntuali nella successiva fase autorizzativa ex art. 208 del D.Lgs. n.152/2006.




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                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento. In sede di procedura autorizzativa ex art. 208 del D.Lgs. n.152/2006 dovrà essere definita l’eventuale
necessità di intervenire con varianti puntuali.

              QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Le strutture inpiduate per ospitare l’attività sono ubicate in Via A. De Gasperi n. snc – 36060 Pianezze (VI).
Il sito è accessibile dalla SPV uscendo al casello “Colceresa – Pianezze - Marostica”, e percorrendo la SP n.
111 “Nuova Gasparona” che collega Thiene a Bassano, fino alla zona industriale di Loc. Cumani a sud est
dell’abitato di Pianezze (VI). Si colloca nell’elemento n. 103082 (Villa Raspa) della Carta Tecnica Regionale
alla scala 1:5.000.
Il sito è posto alla quota di circa 160 m s.l.m. in una porzione di territorio pianeggiante.
Lo stabilimento si compone di una porzione di fabbricato industriale (che è attualmente oggetto di alcuni
interventi di ristrutturazione: la realizzazione di un portone di accesso sulla facciata nord, la sistemazione
dei servizi igienici, e la realizzazione di un ingresso carraio indipendente – si vedano le pratiche
REP_PROV_VI/VI-SUPRO/0092450 del 01/03/2024 e REP_PROV_VI/VI-SUPRO/0088470 del 28/02/2024) di
superficie complessiva di circa 684 mq completamente chiusi e coperti; ricomprese in queste superfici vi sono
anche quelle che ospitano gli uffici e i relativi servizi igienici. Per l’accesso alle strutture vengono sfruttati gli
scoperti ad uso promiscuo anche delle altre aziende che operano nelle altre parti del fabbricato; tuttavia,
l’area di gestione rifiuti è situato solo all’interno della porzione di capannone ad uso esclusivo della LZ.




DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE
L’attività di gestione di rifiuti di terzi, in progetto, si sostanzia nello svolgimento di 2 operazioni di recupero
identificabili con le seguenti sigle elencate dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. all’allegato C:
   R13 “Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12
     (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)”;
   R12 “Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11”;
   R4 “Riciclaggio /recupero dei metalli e dei composti metallici”
   R5 “Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche”
In particolare, per quanto riguarda lo svolgimento dell’operazione identificata con la sigla R12, essa consiste

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nella seguente operazione:
A: Accorpamento (previo eventuale disimballo)
A queste operazioni saranno sottoposti i rifiuti riportati nella seguente tabella:




I quantitativi massimi a progetto approvato saranno così sudpisi:
a) quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 3.250 tonnellate;
b) quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 26 tonnellate
c) quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 1 tonnellate di cui 1 tonnellata di rifiuti
pericolosi;
d) quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento (operazione R12 -R4-R5): 13 tonnellate
e) quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento (operazione R4 – R5): 3.250 tonnellate
L’attività di recupero prevede lo svolgimento di
attività in grado di garantire il recupero completo
(codificabili con operazioni R4/R5) consistenti nella
“Preparazione per il Riutilizzo” - ricondizionamento
che permette la cessazione della qualifica di rifiuto.
La normativa in materia di valutazione di impatto
ambientale ed autorizzazione integrata ambientale
per quest’ultima attività inpiduano la seguente
tipologia di progetto:
- nella categoria n.7 “Progetti di infrastrutture”
dell’allegato IV alla parte II del D.Lgs. n. 152/06 e
s.m.i ed in particolare alla lettera z.b: Impianti di
smaltimento e recupero di rifiuti speciali e urbani non
pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10
t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C,
lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152..
Anche la normativa regionale che disciplina la stessa
materia, cfr. la L.R. n. 4/2016, prevede misure
analoghe
a quelle “statali” per questa attività di gestione dei
rifiuti che si può verificare che rientra nelle categorie
progettuali di cui all’allegato A2 categoria n.7
“Progetti di infrastrutture”.
Inoltre, il progetto non rientra in alcuna delle
fattispecie previste dalla normativa in materia di
autorizzazione integrata ambientale. Le attività, come
anticipato saranno svolte all’interno del fabbricato di



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via A. De Gasperi n. snc che sarà allestito come previsto nell’elaborato grafico Tavola n. A3.8 “Planimetria
Layout delle aree”.
                         Valutazione
Si ritengono necessarie le seguenti integrazioni.
    strumentazione utilizzata per controllo radiometrico;
    quantità di EoW in stoccaggio espresso anche in m3;
    descrizione della procedura di tracciabilità/rintracciabilità prevista per i pannelli fotovoltaici,
     mediante l’apposizione del numero di matricola in ogni pannello;
    dichiarazione sull’assenza di stoccaggio di rifiuti collocati nei che sui piazzali esterni.

                          VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento. In sede di procedura autorizzativa ex art. 208 del D.Lgs. n.152/2006 dovranno essere definite anche le
suddette informazioni.

                              111
              QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
L’unico aspetto di alterazione della qualità dell’aria è legato al traffico veicolare dei mezzi che trasportano i
materiali in ingresso e in uscita. Il progetto, infatti, non prevede attività lavorative che generino emissioni in
atmosfera.
L’impatto viabilistico ipotizzato in fase di studio è così indicato:
“si stima che un viaggio in ingresso a pieno carico peserà massimo 13 t che significa che per saturare la
potenzialità di trattamento prevista è sufficiente che sia previsto 1 FIR in ingresso/al giorno pari a 250
all’anno (considerando 250 gg lavorativi annui).
Considerando che le AEE ricondizionate avranno le medesime caratteristiche di quelle in ingresso e dunque
le stesse modalità di trasporto, si prevede un numero di DDT in uscita (legati alla cessione dell’EoW) pari a
massimi 250 all’anno cioè 1 al giorno.
Assumendo cautelativamente che ad ogni documento di trasporto (sia esso FIR o DDT) corrisponda ad un
transito e che questo sia sempre seguito dal passaggio con mezzo scarico, si può stimare che l’impatto sul
traffico sia pari al massimo al doppio di 500 (n. massimo di documenti di trasporto registrati in un anno),
cioè 1000 transiti all’anno. Tale valore a livello giornaliero corrisponde ad un massimo di 4 transiti giornalieri
(calcolato cautelativamente solo 250 gg lavorativi annuali), cioè circa 0,5 all’ora nell’arco della giornata."
                           Valutazione
Sulla base del numero modesto di trasporti massimi effettuati quotidianamente, considerando che nel
monitoraggio effettuato nel 2019 a Colceresa non sono emersi carichi degli inquinanti sopraccitati nell’area, il
sito di progetto si trova all’interno di una zona industriale e che dalle attività svolte non si generano
emissioni di inquinanti in atmosfera, si ritiene che l’impatto sulla matrice aria derivante dalle nuove attività
di progetto sia non significativo.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.




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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
Il sito di realizzazione del progetto si colloca all’interno della zona industriale di Località Cumani e ricade
all’interno dell’areale del Bacino idrografico del Fiume Bacchiglione per le acque superficiali, all’interno
dell’areale del corpo idrico n. 15 APB “Alta Pianura del Brenta” per le acque sotterranee.
Relativamente alle acque superficiali, il corso d’acqua più prossimo al sito in oggetto è il torrente Valderio,
che presenta criticità per i valori dei composti azotati e del fosforo (segnalazione del 2022 per la stazione n.
1330).
Relativamente alle acque sotterranee, nel 2022 nel corpo idrico di interesse è stato rilevato solo 1 punto con
qualità dell’acqua “scadente” su 24 punti campionati, che nei restanti casi presentano una qualità “buona”.
Nell’acquifero indifferenziato di alta pianura (area dove sarà localizzato il progetto in esame), la scarsa
qualità è dovuta soprattutto a pesticidi, nitrati e composti organo alogenati.
Le attività previste dalla proponente nel sito, per le loro caratteristiche operative e strutturali, non generano
acque reflue industriali, né, tanto meno, comportano un consumo della risorsa idrica; l’unico scarico attivo
sarà quello legato al funzionamento dei servizi igienici, che saranno collegati alla rete fognaria gestita da Etra
Spa.
In    riferimento    alla   rete   di   raccolta   delle   acque    meteoriche   ( allegato
A3_1_.6_TAV._2_COMPARATIVA_ST_FATTO_PROGETTO_CAPANNONE ), questa raccoglie le acque del piazzale
esterno, quelle provenienti dai pluviali delle coperture dell’edificio, nonché quelle dell’attività adiacente
(Freddo & Co. S.r.l.); si tratta di una rete già esistente che convoglia le acque a un pozzo perdente, la cui
gestione è in capo al proprietario dell’immobile.
Il piazzale esterno prevede solamente il transito dei mezzi di trasporto che effettueranno le operazioni di
carico e scarico all’interno del capannone. Come previsto dall’elaborato A7 PGO, la proponente si doterà di
kit anti-sversamento per far intervenire i propri addetti in caso di emergenza.
                           Valutazione
Sulla base delle attività previste dalla proponente, non si ritiene significativo l’impatto che esse possono
avere sulle acque meteoriche. Si prescrive comune:
    di realizzare un pozzetto di ispezione/desabbiatore a monte del pozzo perdente, sulla linea che
     raccoglie le caditoie del piazzale, principalmente al fine di mantenere in efficienza il pozzo perdente.;
    in caso di fuoriuscite di oli lubrificanti dai mezzi di movimentazione dei materiali, è necessario
     provvedere immediatamente al contenimento di eventuali dispersioni nella rete delle acque
     meteoriche utilizzando opportuni sistemi adsorbenti.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Dal punto di vita stratigrafico e pedologico, così come evidenziato dall’analisi della “Carta dei suoli del
Veneto”, scala 1:50.000, realizzata dall’Osservatorio Regionale Suolo dell’ARPAV (Castelfranco Veneto)
nell’ambito del programma interregionale “Agricoltura e Qualità” misura n. 5, risulta che l’area di sedime
dell’impianto in progetto ricade in Provincia di Suoli MUL2 della “pianura alluvionale dei corsi d'acqua
secondari a sedimenti di origine carbonatica (Musone, Monticano, Meschio e Longhella).; l’unità cartografica
di riferimento è la MUL2, rappresentativa della “Pianura alluvionale recente dei corsi d'acqua secondari a
sedimenti di origine carbonatica. Superfici indifferenziate del Longhella, costituite prevalentemente da
argille, limi e ghiaie, con suoli decarbonatati.”.
Tali suoli, per altro, sono caratterizzati da una permeabilità moderatamente bassa, che può costituire un
fattore di protezione delle falde e del sottosuolo.

                                                         Pag. 9 di 17
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Per quanto riguarda la risorsa idrica sotterranea, in Veneto, nell'ambito della redazione del primo piano di
gestione del distretto Alpi Orientali, sono stati inpiduati 33 corpi idrici sotterranei (23 di pianura e 10
montani) sulla base dei criteri tecnici riportati nell’ allegato 1 al D.lgs. 30/2009. Il sedime di impianto ricade
all’interno del perimetro del corpo idrico n. 15 APB “Alta Pianura del Brenta”.
Nel 2022 la valutazione della qualità chimica ha interessato 292 punti di monitoraggio, 199 dei quali (pari al
68%) non presentano alcun superamento degli standard numerici inpiduati dal DLgs 152/2006 e s.m.i. e
sono stati classificati con qualità buona, 93 (pari al 32%) mostrano almeno una non conformità e sono stati
classificati con qualità scadente.
Osservando la distribuzione dei superamenti nel territorio regionale si nota una netta distinzione tra le
tipologie di inquinanti presenti a monte ed a valle del limite superiore della fascia delle risorgive:
nell’acquifero indifferenziato di alta pianura (area dove sarà localizzato il progetto in esame) la scarsa qualità
è dovuta soprattutto a pesticidi, nitrati e composti organo alogenati. Nel 2022 nel corpo idrico di interesse è
stato rilevato solo 1 punto con qualità dell’acqua “scadente” su 24 punti campionati che nei restanti casi
presentano una qualità “buona”.
                          Valutazione
Sulla base delle attività previste, non si ritiene significativo l’impatto che esse possono avere sulle acque
meteoriche.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Il comune di Pianezze è dotato del Piano di Classificazione acustica che inserisce il sito rientra in CLASSE VI
– Aree esclusivamente industriali.
Per la definizione del clima acustico della zona in corrispondenza dei recettori, è stata condotta una
campagna di rilevamento fonometrico durante il periodo diurno. Il rilevamento ha lo scopo di misurare il
clima della zona, caratterizzato principalmente dal traffico stradale e dal rumore derivante dalle attività
produttive. I rilevamenti fonometrici sono stati effettuati nella giornata di mercoledì 12 Febbraio.
In seguito sono state inserite, all’interno del programma previsionale, le caratteristiche di potenza acustica
delle strade modellizzate come sorgenti lineari, ed è stato tarato il modello ottenendo nello stesso punto di
misura fonometrica l'Leq (A) diurno misurato in loco. A valle della misura e dei calcoli effettuati si è potuto
stimare il Leq livello equivalente di pressione sonora diurno del clima acustico ai vari recettori.
Per la creazione del modello è stato definito l'assorbimento delle varie superfici della zona, terreno coltivato
o incolto pari a 0,80, per le superfici asfaltate 0,10 mentre per la superficie esterna degli edifici 0,36.
Si riporta il clima ai vari recettori:




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E' previsto un flusso di 8 mezzi pesanti durante una giornata lavorativa.
Le attività di carico e scarico avvengono all'interno del capannone. Per la modellazione delle sorgenti sono
state utilizzate alcune delle tipologie disponibili nel software di calcolo. In particolare:
• sorgente lineare per la modellazione, oltre della strada esistente, il transito dei veicoli pesanti all'interno
della proprietà;
• sorgente puntiforme per l'attività di carico e scarico;
Considerando tutto ciò, i limiti di emissione ed immissione, calcolati e verificati attraverso un software
previsionale, vengono rispettati, anche il differenziale, indipendentemente che i recettori si trovano
all'interno della zona di classe VI, rispetta i limiti imposti.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI ED EFFICIENZA ENERGETICA
L’attività di gestione rifiuti oggetto del presente progetto produrrà delle interazioni con l’ambiente che sono
riassumibili nei seguenti punti:
- alterazione del livello di rumore (legato allo svolgimento dell’attività ed al traffico veicolare);
- alterazione della qualità dell’aria (legate al traffico veicolare);
Tali impatti vengono affrontati in altri paragrafi del presente documento, mentre ulteriori potenziali impatti
da agenti fisici e valutazioni sull’efficienza energetica non vengano affrontati in quanto non significativi.
Nello specifico per quanto attiene ai Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, tale componente
ambientale non viene trattata esaustivamente nella presente relazione in quanto non rilevante in
considerazione della tipologia di progetto proposto dalla LZ. Non vi sono e non è prevista da progetto
l’installazione di strumentazioni o apparati in grado di emettere radiazioni cosiddette “non ionizzanti”;
inoltre l’ambiente in cui si inserisce il progetto non presenta evidenze di fonti di questo tipo di inquinamento:
dai dati rinvenibili nel Monitoraggio condotto da ARPAV più vicino al sito di progetto (misurazioni condotte

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in via Montello a Marostica nel periodo 08/07/2020- 31/08/2020) si sono registrati valori che risultano
abbondantemente al di sotto del valore di attenzione/obiettivo di qualità.
Relativamente ai livelli di inquinamento da Radiazioni ottiche, tale componente ambientale non viene
trattata esaustivamente nella presente relazione in quanto non rilevante in considerazione della tipologia di
progetto proposto dalla LZ: l’unica fonte di radiazioni ottiche legata all’attività in progetto sarà
l’illuminazione delle aree di gestione che essendo tutte all’interno del fabbricato che le ospita non
influenzeranno la situazione ambientale in essere.
In merito allo stato radiologico dell’ambiente, tale componente ambientale non viene trattata esaustivamente
nella presente relazione in quanto non rilevante in considerazione della tipologia di progetto proposto dalla
LZ. Non vi sono e non è prevista da progetto l’installazione di strumentazioni o apparati in grado di
emettere radiazioni ionizzanti; la LZ, inoltre, si doterà di strumento per la sorveglianza radiometrica per il
controllo dei rifiuti in ingresso, e qualora quest’ultimi dovessero essere caratterizzati da radioattività oltre i
limiti imposti dalla normativa vigente, attiverà le procedure per la gestione dell’emergenza.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Dal punto di vista paesaggistico il progetto in esame, come già evidenziato nell’analisi degli strumenti di
pianificazione del territorio non è interessato da vincoli; la medesima indicazione si ottiene anche dalla
consultazione del portale http://sitap.beniculturali.it da quale si ricava la seguente immagine:




Gli interventi edilizi, di allestimento del capannone esistente e collegati alla richiesta di modifica dell’attività
di gestione rifiuti, non avranno bisogno di autorizzazione ulteriori rispetto a quelle edilizie.


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                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il sito di insediamento della nuova attività di LZ Solar si colloca nella zona industriale di Località Cumani
del Comune di Pianezze, posta a sud est dell’abitato di Pianezze (VI), in via A. De Gasperi, snc.
La zona industriale è facilmente accessibile dalla SPV tramite il casello “Colceresa – Pianezze - Marostica”,
percorrendo la SP n. 111 “Nuova Gasparona” che collega Thiene a Bassano, con un percorso inferiore ai 2
km.
Al sito si accederà tramite un passo carrabile da Via De Gasperi, snc, con cui confina sul lato nord, come
indicato nella tavola n. 2 allegata.
L’impatto viabilistico ipotizzato in fase di studio è così indicato:
“si stima che un viaggio in ingresso a pieno carico peserà massimo 13 t che significa che per saturare la
potenzialità di trattamento prevista è sufficiente che sia previsto 1 FIR in ingresso/al giorno pari a 250
all’anno (considerando 250 gg lavorativi annui).
Considerando che le AEE ricondizionate avranno le medesime caratteristiche di quelle in ingresso e dunque
le stesse modalità di trasporto, si prevede un numero di DDT in uscita (legati alla cessione dell’EoW) pari a
massimi 250 all’anno cioè 1 al giorno.
Assumendo cautelativamente che ad ogni documento di trasporto (sia esso FIR o DDT) corrisponda ad un
transito e che questo sia sempre seguito dal passaggio con mezzo scarico, si può stimare che l’impatto sul
traffico sia pari al massimo al doppio di 500 (n. massimo di documenti di trasporto registrati in un anno),
cioè 1000 transiti all’anno. Tale valore a livello giornaliero corrisponde ad un massimo di 4 transiti giornalieri
(calcolato cautelativamente solo 250 gg lavorativi annuali), cioè circa 0,5 all’ora nell’arco della giornata."
L’aspetto di maggior criticità, rilevato in sede di Sopralluogo del 19/04/2024, è costituito dall’ampiezza
ristretta della sede stradale di fronte al passo carrabile di accesso al sito.
Come indicato, gli automezzi per il trasporto dei rifiuti in ingresso e dei materiali in uscita (indicativamente
bilici con pianale da 13,60 m) debbono accedere al sito in retromarcia. Il sito si trova a una quota altimetrica
inferiore a quella del piano stradale (verrà realizzata a tal proposito una rampa di accesso all’interno del
sito).; pertanto, la manovra di ingresso comporterà l’ingombro momentaneo dell’intera sede stradale. Per
agevolare tale manovra la proprietà realizzerà di un cancello di ingresso di larghezza adeguata (7,50 m), così
come indicato nell’allegato A3_1_.6_TAV._2_ST_FATTO_PROGETTO_PASSO_CARRAIO, in cui si mostrano
anche i raggi di curvatura dei mezzi in manovra.
All’interno del sito dell’attività la movimentazione dei materiali è effettuata con carrelli elevatori elettrici,
senza alcun impatto significativo.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Si segnala che l’intero territorio della Regione Veneto è caratterizzato dalla presenza di produzioni DOC,
DOCG, IGP o DOP ma nella fattispecie il territorio del Comune di Pianezze non rientra negli areali di
produzioni protette ed annovera la presenza di solo 10 attività dedite a queste produzioni.




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Si ritiene che il progetto in analisi non andando ad occupare suoli destinati a produzioni agricole o
agroalimentari non sia in grado di influire sulle caratteristiche produttive dell’areale in cui è compreso.
Considerato l’attuale uso del suolo industriale e il fatto che nell’area sono presenti e attive numerose aziende,
si ritiene che la richiesta di nuova attività di messa in riserva e a preparazione al riutilizzo
(ricondizionamento) di RAEE non comporti alcun impatto aggiuntivo sulla presente matrice ambientale.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.

CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA E V.INC.A.
Il Comune di Pianezze non è interessato dalla presenza di SIC e ZPS: l’area oggetto di autorizzazione si trova
al di fuori del perimetro delle stesse ad una distanza di circa 1,5 km dalla più vicina che la SIC IT 3220040
“Bosco di Dueville e risorgive Limitrofe” ed a circa 3 km dal Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zona
Protezione Speciale (ZPS) IT 3260018 “Grave e zone umide del Brenta”, (figura 7).




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Nel raggio del potenziale impatto derivante dall’attività oggetto di verifica, non è stata rilevata la presenza di
ulteriori:
a) zone umide;
b) zone costiere;
c) zone montuose o forestali;
d) riserve e parchi naturali;
e) zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagli Stati
membri in base alle direttive 79/409/Cee 92/43/Cee;
f) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati
superati;
g) zone a forte densità demografica;
h) zone di importanza storica, culturale o archeologica;
i) territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all'articolo 21 del decreto legislativo
18 maggio 2001, n. 228.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
L’attività di gestione rifiuti oggetto del presente progetto prevede la movimentazione e il controllo
funzionale dei rifiuti elettronici in ingresso (pannelli fotovoltaici). I pannelli fotovoltaici ante e post controllo
sono movimentati con mezzi meccanici e, eventualmente, a mano dagli operatori.
In relazione alle operazioni di movimentazione, possono sussistere rischi di schiacciamento, abrasione e
taglio, che possono essere prevenuti mediante l’adozione di opportune procedure operative e dei mezzi di
protezione inpiduale.
Sussiste un potenziale rischio di emissione di radiazioni ionizzanti legato all’introduzione nel sito di
materiali contaminati. A tal fine la proponente indica che si doterà di strumento per la sorveglianza
radiometrica per il controllo dei rifiuti in ingresso, e qualora quest’ultimi dovessero essere caratterizzati da
radioattività oltre i limiti imposti dalla normativa vigente, attiverà le procedure per la gestione
dell’emergenza.
Le emissioni di rumore generate dalle attività che saranno svolte nel sito sono legate al traffico veicolare
relativo al trasporto dei materiali in ingresso e uscita dal sito e alle operazioni svolte all’interno del
capannone. Come già rilevato nella sezione precedente relativa all’impatto acustico sui recettori sensibili, i
limiti di emissione ed immissione, nonché il differenziale, sono rispettati.
Non risultano osservazioni in merito da parte dell’Ulss competente per territorio.

                        VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.


              VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
                          CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
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Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati possono essere considerati adeguati alle finalità che il proponente intende conseguire.
Non sussistono osservazioni contrarie alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto, salva la necessità di verifica/monitoraggio degli effetti dell’intervento.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza di
rischi ambientali, sanitari ed ecologici.

                      Tutto ciò premesso si esprime
                            PARERE
          al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
In sede di presentazione dell’istanza di autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 dovrà essere tra -
smesso:
1. La definizione degli aspetti, sulla base di quanto evidenziato nel Quadro Programmatico, per i quali sia
necessario operare con varianti urbanistiche puntuali.
2. Una procedura operativa/gestionale che comprenda i seguenti elementi:
• strumentazione utilizzata per controllo radiometrico;
• quantità di EoW in stoccaggio espresso anche in m3;
• descrizione della procedura di tracciabilità/rintracciabilità prevista per i pannelli fotovoltaici, mediante
l’apposizione del numero di matricola in ogni pannello;
• dichiarazione sull’assenza di stoccaggio di rifiuti collocati nei che sui piazzali esterni.
3. L’evidenza della realizzazione di un pozzetto di ispezione/desabbiatore a monte del pozzo perdente, sulla
linea che raccoglie le caditoie del piazzale, al fine di mantenere in efficienza il pozzo perdente.i.
4. Una procedura operativa che, in caso di fuoriuscite di oli lubrificanti dai mezzi di movimentazione dei
materiali, consenta di intervenire immediatamente sul contenimento di eventuali dispersioni nella rete delle
acque meteoriche utilizzando opportuni sistemi adsorbenti.
5. Inpiduare ed attuare un’idonea procedura di formazione del personale addetto al ricevimento-selezione-
trattamento dei rifiuti, tenendo conto degli aspetti ambientali e di sicurezza/rischio segnalati.
In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi.
6. Impatto acustico
La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del limite ai ricettori critici da effettuarsi
in periodo diurno con massima attività in essere e nelle condizioni peggiorative relativamente a portoni e fi -
nestre, da ripetersi poi con frequenza triennale:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei pun -
ti di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunica -
te con congruo preavviso ad Arpav;
b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, sa-
ranno stati comunicati i risultati delle analisi;


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c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previ -
sionale di Impatto Acustico.

Vicenza, 16 maggio 2024


  F.to Il Segretario                                      F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia                                    Andrea Baldisseri




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