PARERE
PROVINCIA DI VICENZA
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
DEL 10/04/2025
L'anno 2025, il giorno 10 del mese di aprile alle ore 17: 10 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riunito nella sede
provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Modifiche sostanziali di impianto di re-
cupero rifiuti inerti non pericolosi esistente, con operazioni R5, R12, R13 – Sca.mo.ter Recycling S.r.l– Comune di Grisignano di
Zocco.
All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO Presidente Assente
BALDISSERI ANDREA Responsabile del Servizio Presente
BRADASCHIA MAURIZIO Commissario Presente
BUSATO FILIPPO Commissario Presente
CAMPAGNOLO MIRKO Commissario Assente
MENEGHINI ROBERTA Commissario Presente
MURARO TERESA Commissario Presente
PIVA MARCO Commissario Presente
SVEGLIADO GIULIA Commissario Presente
VALVASSORI RIMSKY Commissario Presente
VICENTIN ALBERTO Commissario Presente
FERRARI CARLO Commissario Presente
La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot.16663 del
10/04/2025, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona-
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.
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SCA.MO.TER RECYCLING S.R.L.
PARERE N. 03/2025
Oggetto: Impianto di Recupero di Rifiuti Inerti Non Pericolosi con operazioni R5, R12 ed R13.
PROPONENTE: SCA.MO.TER RECYCLING S.r.l.
SEDE LEGALE: Via Cenge, n. 10 – Arcugnano (VI
SEDE INTERVENTO: Via Serenissima snc – Grisignano di Zocco (VI)
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi.
PROCEDIMENTO: Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 8. Altri
progetti - t) modifiche o estensioni di porgetti di cui all’allegato III o
all’allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che
possono avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente (modifica o
estensione non inclusa nell’allegato III)
DATA DOMANDA: 26 novembre 2024
DATA PUBBLICAZIONE: 06 dicembre 2024
DATA INTEGRAZIONI: 07 marzo 2025
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
TITOLO NOME FILE
Studio Preliminare Ambientale VR01.rev00 SPA
Allegato E VINCA VR02_ALLEGATO_E_VINCA
Relazione VINCA VR02.rev.00_Relazione VIncA
Valutazione Previsionale Impatto Acustico VR03.rev.00_VPIAcust
Inquadramento territoriale – CTR e Estratto di Mappa VT.01.rev00_CTR-EdM
Inquadramento territoriale – Vincoli e PAT VT.02.rev00_Vincoli
Layout Impianto VT.03.rev00_Layout
Allegato 1 – Planimetria delle reti fognarie Giugno 2023 ALL_1_Planimetria delle reti fognarie_Giugno 2023
Allegato 2 – Scheda trituratore ALL_2_Scheda_Trituratore
Allegato 3 – Sistema Bagnatura Trituratore ALL_3_Sistema_Bagnatura_Trituratore
PREMESSE ED UBICAZIONE
L‘azienda gestisce un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti inerti non pericolosi provenienti dalle atti -
vità di costruzione e demolizione.
L'attività è stata autorizzata all'esercizio con determina n. 1883 del 22/12/2023 ai sensi dell’articolo 208 del
D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii. con validità fino al 31/12/2033, per un quantitativo massimo annuo di rifiuti in
stoccaggio (in ingresso) pari a 90.000 tonnellate, un quantitativo massimo giornaliero di rifiuti sottoposti a
trattamento di 480 tonnellate, una quantità massima di rifiuti in stoccaggio (in ingresso) pari a 6.000 tonnella-
te e una quantità massima di EoW in stoccaggio di 5.900 tonnellate. L’attività è stata sottoposta a Valutazione
di Impatto Ambientale, con contestuale approvazione del Progetto ai sensi dell’art. 208, ed ha ottenuto un
giudizio di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni, come da Determina n. 400 del 14/03/2019.
L’azienda, con questo progetto, intende introdurre nuovi codici EER, nuovi aggregati riciclati EoW (sabbia
riciclata), sostituire il trituratore e aumentare la potenzialità di stoccaggio e trattamento sino a un quantitati-
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vo massimo annuo di rifiuti in stoccaggio (in ingresso) pari a 150.000 tonnellate, un quantitativo massimo
giornaliero di rifiuti sottoposti a trattamento di 1000 tonnellate, una quantità massima di rifiuti in stoccaggio
(in ingresso) pari a 10.000 tonnellate e una quantità massima di EoW in stoccaggio di 12.000 tonnellate.
I sistemi di contenimento delle emissioni ambientali, quali emissioni in atmosfera, scarichi idrici, emissioni
acustiche non vengono modificati rispetto all’attuale, le aree di gestione dell’attività di recupero sono ri sago-
mate.
Il sito di progetto è ubicato in una zona produttiva ZTO D1 “Industriale – Artigianale di completamento” del
Comune di Grisignano di Zocco, all’interno di un lotto attualmente già dotato delle opere di urbanizzazione
primaria ed da attività produttive attive, il tutto così catastalmente identificato: Comune di Grisignano di
Zocco, Foglio 4, mappale n. 955, per una superficie fondiaria di 10.890 m 2 e una reale dell’impianto di 10.446
m2.
Ortofoto del sito
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QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Grisignano di Zocco;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Grisignano di Zocco;
• Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali (P.R.G.R.U.S.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A.);
• Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Comunale di Classificazione Acustica (P.C.A.);
• Rete Natura 2000.
Valutazioni
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area.
Al termine dell’analisi della pianificazione territoriale sopra riportata, si conferma l’appartenenza del sito in
studio all’interno di una zona artigianale e industriale e la non presenza di vincoli o fragilità territoriali.
Per quel che riguarda la pianificazione atta ad inpiduare strumenti per la protezione e la conservazione
delle componenti ambientali si ritengono soddisfacenti le disamine eseguite.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
Il progetto prevede l’aumento dei quantitativi dei rifiuti in ingresso, un incremento dei codici EER da poter
gestire, rimanendo nei confini di impianto. Il sistema di raccolta acque meteoriche rimane il medesimo, come
il sistema di bagnatura dei cumuli. Il trituratore attuale (potenzialità 60 ton/h) sarà sostituito. La macchina
futura avrà una potenza di 270 ton/h.
L’attività si svolge solo in orario diurno, indicativamente nella fascia oraria dalle 8:00 alle 18:00.
Le attività della ditta rimarranno di fatto invariate e consisteranno nelle attività seguenti:
a) R13/R12: messa in riserva e successivo accorpamento di rifiuti aventi lo stesso codice; .
b) R13/R12/R5: messa in riserva e successivo accorpamento e/o selezione con trattamento di recupero
mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione
granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate.
L’impianto avrà le seguenti caratteristiche dimensionali:
Gestione Autorizzato Richiesto
Quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso) 90.000 ton/a 150.000 ton/a
Quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso) 6.000 ton 10.000 ton
Quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività) 150 ton 300 ton
Trattamento
Quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento 480 ton/g 1000 ton/g
Quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento: 60.000 ton/a 90.000 ton/a
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Stato di fatto
L’attività di recupero è autorizzata con le seguenti caratteristiche dimensionali:
a) Quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso) : 90.000 ton/a di rifiuti non pericolosi;
b) Quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento (attività R5): 60.000 ton/anno di rifiuti non
pericolosi;
c) Quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento 480 ton/giorno;
d) Potenzialità massima trituratore 60 ton/h, ore di lavoro giornaliere 8, giorni lavorati/anno 235;
e) Potenzialità trituratore 40 ton/h, ore di lavoro giornaliere 6,5, giorni lavorati/anno 235;
f) Quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 6.000 ton di rifiuti non pericolosi;
g) Quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 150 ton di rifiuti.
La quantità massima di rifiuti prodotti dall’attività in attesa di caratterizzazione è di 9700 tonnellate.
La quantità massima di EoW in stoccaggio è di 5.900 (3.900 mc) tonnellate così sudpise:
5.300 tonnellate (3.500 mc) di aggregato recuperato
600 tonnellate (400 mc) di terra recuperata (colonna A)
Oltre alla gestione dei rifiuti è prevista anche la gestione di terre e rocce da scavo ex DPR 120/2017:
• totale colonna A 4.500 (ton) ovvero 3000 (m3);
• totale colonna B 4.500 (ton) ovvero 3000 (m3).
I rifiuti autorizzati sono:
EER 01 04 08 - rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, persi da quelli di cui alla voce 01 04
07*
EER 01 04 10 - polveri e residui affini, persi da quelli di cui alla voce 01 04 07*
EER 01 04 13 - rifiuti prodotti dal taglio e dalla segagione della pietra, persi da quelli di cui alla
voce 01 04 07*
EER 10 12 08 - scarti di ceramica, mattoni mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a
trattamento termico)
EER 10 13 11 - rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, persi da quelli di
cui alle voci 10 13 09* e 10 13 10*
EER 17 01 01 – cemento
EER 17 01 02 – mattoni
EER 17 01 03 - mattonelle e ceramiche
EER 17 01 07 - miscugli di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, persi da quelle di cui alla
voce 17 01 06*
EER 17 03 02 - miscele bituminose perse da quelle di cui alla voce 17 03 01*
EER 17 05 08 - pietrisco per massicciate ferroviarie, perso da quello di cui alla voce 170507
EER 17 08 02 - materiali da costruzione a base di gesso persi da quelli di cui alla voce 170801
EER 17 09 04 - rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, persi da quelli di cui alle voci
17 09 01*, 17 09 02* e 17 09 03*
EER 20 03 01 - rifiuti urbani non differenziati (riferito a materiale inerte, laterizi e ceramica cotta,
anche con presenza di impurità - carta, plastica, legno, ecc. )
Il sito è pavimentato in calcestruzzo nelle aree di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, nelle zone dedicate alla
viabilità in ingresso e ai box prefabbricati per uffici e servizi. La zona pavimentata in calcestruzzo copre
l’impianto di depurazione delle acque meteoriche di dilavamento.
Le aree dedicate allo stoccaggio dei rifiuti trattati in attesa di caratterizzazione, EOW e terre e rocce da scavo
sono pavimentate con inerti riciclati e strato impermeabile di geomembrana in HDPE dello spessore di 2
mm..
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L’impianto è dotato di un sistema di recupero delle acque piovane, che sono utilizzate a ricircolo per la
bagnatura dei cumuli di materiali in stoccaggio, in modo da evitare la dispersione degli strati superficiali di
polvere dai cumuli in seguito ad azione eolica. Anche l’impianto di triturazione è dotato di idro-eiettori
posizionati in prossimità della tramoggia di carico e del mulino trituratore al fine di abbattere le polveri
generate dal processo di frantumazione. L’attività è titolare di due scarichi di acque reflue, quello dedicato ai
servizi civili, su vassoio assorbente (parere comune n. 40/20) e quello sul suolo proveniente dall’impianto di
gestione acque meteoriche.
L’impianto è dotato di pesa, impianto lavaruote e impianto di bagnatura per l’abbattimento delle emissioni
atmosferiche diffuse caratterizzate dalla presenza di polveri.
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Stato di progetto
Sono richieste le seguenti caratteristiche dimensionali:
a) Quantità massima annua di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 150.000 ton/a di rifiuti non pericolosi;
b) Quantità massima annua di rifiuti sottoposti a trattamento (attività R5): 90.000 ton/anno di rifiuti non
pericolosi;
c) Quantità massima giornaliera di rifiuti sottoposti a trattamento 1000 ton/giorno;
d) Quantità massima istantanea di rifiuti in stoccaggio (in ingresso): 10.000 ton di rifiuti non pericolosi;
e) Quantità massima di rifiuti in stoccaggio (prodotti dall’attività): 300 ton di rifiuti.
La quantità massima di rifiuti prodotti dall’attività in attesa di caratterizzazione è di 9700 tonnellate.
La quantità massima di EoW in stoccaggio è di 12.000 tonnellate (8.000 mc) così sudpise:
10.000 tonnellate (7.000 mc) di aggregato recuperato e sabbia riciclata
2000 (1.500 mc)tonnellate di terra recuperata (colonna A)
Viene confermata la gestione di Terre e Rocce ex DPR 120/2017, con incremento delle quantità previste che
ascende a:
• totale colonna A 8.000 (ton) 6.000 (m3);
• totale colonna B 8.000 (ton) 6.000 (m3)
Il proponente richiede, inoltre, anche l’inserimento di ulteriori tipologie di rifiuti:
• EER 15 01 01 - imballaggi in carta e cartone
• EER 15 01 02 - imballaggi in plastica
• EER 15 01 03 - imballaggi in legno
• EER 15 01 06 - imballaggi in materiali misti
• EER 15 01 07 - imballaggi in vetro
• EER 17 02 01 - legno
• EER 17 02 02 - vetro
• EER 17 02 03 - plastica
• EER 17 06 03* - materiali isolanti contenenti o costituiti da materiali pericolosi (es: lana di roccia,
pannelli, materiali con fibre artificiali, …)
• EER 17 06 04 - materiali isolanti persi da quelli di cui alle voci 170603 e 170602
• EER 19 01 12 - ceneri pesanti e scorie, perse da quelle di cui alla voce 190111
• EER 19 12 09 - minerali (ad esempio sabbia, rocce, inerti) si specifica si intende “minerale come
sostanze naturali solide, con un reticolo cristallino e una composizione chimica ben definita”
• EER 19 13 02 - rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, persi da quelli di cui
alla voce 191301
• EER 20 03 01 - rifiuti urbani non differenziati, limitatamente alla frazione inerte di rifiuti
abbandonati provenienti da attività di costruzione e demolizione (cfr. DM 127/2024)
Per quel che riguarda i presidi installati nell’impianto non risultano variazioni, come indicato nella seguente
planimetria, le aree interne sono leggermente riposizionate.
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Planimetria generale di impianto (Allegato grafico 1 Layout)
Le operazioni di recupero a cui saranno sottoposti i rifiuti entranti sono di seguito dettagliate:
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dove:
• R13: Messa in riserva di rifiuti, per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12
(escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti);
• R12ACC: Accorpamento di rifiuti aventi il medesimo codice CER e analoghe caratteristiche chimico-
fisiche e/o merceologiche, effettuato su rifiuti conferiti in impianto oppure su rifiuti ottenuti dalle
operazioni di trattamento;
• R12OM: Omogeneizzazione dei rifiuti intesa come unione di due o più tipologie di rifiuti aventi
perso CER, ma appartenenti al medesimo raggruppamento merceologico, al fine del successivo
recupero in impianto (R5);
• R12SEL: Selezione e cernita per la separazione delle componenti estranee recuperabili, senza
modificare la natura dei rifiuti. Le frazioni di rifiuti ottenute saranno da codificarsi con il rispettivo
codice EER 1912xx e verranno gestiti internamente o avviati presso impianti terzi autorizzati al
trattamento/smaltimento.
• R5: Operazione di recupero di sostanze inorganiche ai fini della produzione di EoW.
Valutazioni
In relazione alla descrizione del progetto :
• Per quel che riguarda i quantitativi di rifiuti gestiti, si rileva una discrepanza fra i quantitativi di
progetto riportati a pagina 10 dello SPA e quelli riportati a pag. 11, specificatamente tabella 9 –
“quantitativi che si intendono gestire in impianto”;
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• Dalla “Scheda trituratore” riportata in Allegato 2, si evince (pag 30) una produzione massima di 270
ton/h. Si chiede un approfondimento sulle ore di utilizzo a fronte della potenzialità giornaliera massima
richiesta;
• Per quel che riguarda i nuovi codici EER richiesti, sottoposti a R13 e R12 “Accorpamento”, si chiede una
descrizione di dettaglio sul loro stoccaggio e gestione, in particolare si chiede di dettagliare le modalità
di gestione del rifiuto classificato speciale pericoloso 17 06 03*;
• Si richiede un approfondimento sulla gestione interna dei rifiuti E.E.R. 17 08 02 in quanto nel layout non
è inpiduata l’area oggetto dell’operazione R12 di selezione/eliminazione frazioni estranee;
• Per quel che riguarda il codice EER 19 13 02 - rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei
terreni, persi da quelli di cui alla voce 19 13 01, si rileva dalla Tabella 6 “CER gestiti in impianto”,
riportata a pag. 8 dello SPA, l’intenzione dell’azienda di sottoporlo a recupero R5. Si chiede un
approfondimento sulla gestione di questo rifiuto, con elaborazione del template ARPAV “caso per
caso”, non appartenendo ad un regolamento europeo / nazionale per la produzione degli End of Waste,
descrivendo le modalità di gestione, stoccaggio del rifiuto, attività di recupero, stoccaggio del materiale
in attesa di caratterizzazione e stoccaggio end of Waste, con riferimenti visivi nel lay-out.
• Per quel che riguarda i quantitativi di EoW prodotti, si rileva una discrepanza fra i quantitativi riportati
a pag. 11, specificatamente tabella 9 – “quantitativi che si intendono gestire in impianto” e quelli
riportati a pag. 12, capitolo “Quantitativi di EoW gestiti in impianto”;
• A pagina 12 capitolo “Quantitativi di EoW gestiti in impianto” si distinguono, in tabella 11, i nuovi
quantitativi richiesti degli EoW “Aggregato recuperato” e “Terra recuperata”, specificando che l’EoW
sabbia riciclata è quantitativamente ricompresa nell’Aggregato riciclato. Si chiede la definizione di un
lotto dedicato.
• Si chiede una delucidazione su quanto riportato a pagina 24 dove è indicato che i rifiuti 19 12 xx
“saranno allontanati ad impianti terzi autorizzati” “qualora non venissero qualificati come EoW”.
• Si chiede un bilancio idrico esaustivo sull’attività attuale (quanto è sufficiente la risorsa idrica durante i
periodi siccitosi estivi e invernali per l’abbattimento delle polveri provocate dalle attività di
movimentazione, carico e scarico di materiale inerte, rifiuti, materiale da caratterizzare, EoW e terre e
rocce, dalla circolazione dei mezzi su strade non asfaltate e dall’attività di triturazione e vagliatura) e
una stima di bilancio sull’attività futura;
• Si chiede un chiarimento riguardo l’approvvigionamento di acqua per l’impianto di nebulizzazione del
trituratore e dei servizi igenici, in quanto non si rileva tale dettaglio nella documentazione presentata;
In relazione alla gestione dell’impianto, si richiedono i seguenti approfondimenti:
• procedura di campionamento del rifiuto lavorato in attesa di caratterizzazione ai sensi dell’art. 5, comma
4 del DM 127/2024, con indicate le modalità di prelievo del campione, il tipo di analisi/verifica tecnica a
cui deve essere avviato il campione prelevato, il quantitativo prelevato, il quantitativo complessivo di
materiale da cui si è prelevato il campione, le generalità e la qualifica del personale addetto al prelievo,
nonché ogni altra informazione atta a collegare il campione prelevato con il materiale che rappresenta;
• procedura gestionale di tracciabilità del lotti; i rifiuti in impianto devono essere gestiti per lotti chiusi, in
modo che ne sia garantita la tracciabilità dal loro ingresso in impianto, all'uscita dall'impianto come
rifiuto selezionato e/o raggruppato e/o macinato ovvero alla cessazione della qualifica di rifiuto e alla
successiva cessione come prodotto;
• il concetto di lotto massimo di EoW; chiarire se ogni cumulo rappresentato nel layout di progetto
rappresenta un lotto singolo di aggregato recuperato su cui applicare il controllo prestazionale e
ambientale previsto dall’Allegato 1 del DM 127/2024;
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• approfondimento sulla gestione dei lotti non conformi; inpiduare in planimetria un’area per la loro
gestione o altresì riformulare le procedure relative già presentate, esplicitando più approfonditamente
in quale caso sia attribuito il codice E.E.R. 19 12 12 e in quale E.E.R. 19 12 09.
Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, ad eccezione di quanto relativo al bilancio idrico,
per il quale si rimanda alla conclusioni nella specifica matrice del Quadro Ambientale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, si ritiene tuttavia necessario prevedere specifiche prescrizioni per la successiva fase di autorizzazione ex
art. 208 del D.Lgs. 152/2006.
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
La situazione attuale del sito gestito dalla ditta prevede una minima circolazione di mezzi per la conduzione
delle attività legate al carico/scarico. Il progetto si reputa adeguatamente presidiato, per quanto riguarda
l’abbattimento delle potenziali emissioni polverulente, e non prevede alcun tipo di emissione convogliabile
legata ad attività produttive. Considerata la limitatezza del traffico indotto e constatata l’assenza di
operazioni e lavorazioni in grado di creare emissioni di sostanze dannose, si ritiene non possa essere
cagionato un peggioramento apprezzabile dello stato attuale.
L’impatto potenziale sulla presente matrice ambientale è ritenuto dalla proponente come non significativo.
Nella documentazione trasmessa, si descrive il sistema di nebulizzazione dell’acqua installato per
l’abbattimento delle polveri, costituito da 6 ugelli di irrigazione (irroratori a pioggia, disposti lungo il
perimetro dell’area operativa dell’impianto: 5 al limite della fascia verde perimetrale e 1 in posizione
centrale, al limitare del lato nord del piazzale in misto stabilizzato) al fine di permettere la copertura
dell’intera superficie adibita ad accumulo e trattamento dei rifiuti inerti (gittata massima per ciascun ugello
30 m); anche il frantumatore è dotato di un sistema di ugelli (sono installati 9 ugelli) per l’abbattimento
polveri derivate dalla movimentazione dei rifiuti e dalla loro triturazione.
Anche l’implementazione di adeguate procedure operative comporta la minimizzazione dell’emissione di
polveri (pulizia dei piazzali, operazioni di scarico effettuate lentamente, interruzione delle operazioni in
presenza di venti forti, ecc.).
Valutazione
Dalla planimetria delle reti fognarie (all. 1) non si evince l’effettiva copertura degli ugelli di irrigazione: si
richiede pertanto che nella medesima planimetria si evidenzino le aree di raggio 30 m di effettiva azione
degli ugelli di aspersione.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’analisi dell’impatto generato dall’attività sulla componente acqua è distinta in relazione all’utilizzo della
risorsa e agli effetti sull’ambiente idrico. In riferimento allo sfruttamento della risorsa, si osserva che l’attività
comporta l’utilizzo di acqua legato al sistema di abbattimento delle polveri del frantoio. La ditta ha
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realizzato una vasca di accumulo che prevede il riutilizzo dell’acqua raccolta e depurata, derivante dal
piazzale, per le operazioni di bagnatura dei cumuli con il sistema di irrigazione (n. 6 ugelli) e il lavaggio
delle ruote dei mezzi in entrata/uscita dall’impianto.
L’esubero di acque meteoriche, previa filtrazione, è convogliato a un bacino di accumulo di capacità 100 m 3.
Le acque reflue provenienti dai servizi igienici del box prefabbricato sono convogliate al sistema fognario
comunale.
L’impatto potenziale sulla presente matrice ambientale è ritenuto dalla proponente come non significativo.
Valutazione
Dalla documentazione trasmessa non si evincono i dati relativi ad un bilancio idrico completo per l’impianto
in essere e previsionale per il progetto presentato.
Si richiede, pertanto, di documentare, anche con dati storici se disponibili, che l’attività già autorizzata operi
con acqua di solo riutilizzo, senza necessità di apporti esterni, e che si rapporti la disponibilità di acqua agli
utilizzi previsti a seguito dell’incremento di capacità produttiva.
In merito al bacino di accumulo, si afferma che: “per ridurre gli inconvenienti derivanti dal ristagno
dell’acqua, all’interno di tale bacino, è stata prevista la disposizione, sul fondo del medesimo, di uno strato
di ghiaia di spessore pari a cm 50”.
Si richiedono informazioni sulla corretta operatività del bacino di accumulo nella dispersione di questo
volume di acqua a seguito della disposizione dello strato di ghiaia.
Infine, si richiede di confermare quanto già indicato nel progetto precedentemente autorizzato
(Determinazione n° 400 del 14/03/2019) relativamente allo scarico nella rete fognaria comunale delle acque di
prima pioggia, in quanto non evidenziato nella documentazione di progetto.
Valutazioni post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto, ad eccezione di quanto relativo al bilancio idrico.
In particolare:
• non risulta sviluppato un bilancio idrico, basato su dati storici e/o riconducibili allo stato di fatto, al
fine di dimostrare che l’attività usa esclusivamente acqua di riutilizzo e che non necessita di apporti
esterni, al momento non previsti;
• per lo stato di progetto, la dimostrazione di non necessità di di attingere a fonti idriche perse si
basa su dati statistici che portano a stimare “l’autosufficienza” per circa 5/6 giorni, con la reale
possibilità, specie in periodo estivo, dell’assenza della risorsa idrica necessaria alle mitigazioni in
tema di polveri.
VALUTAZIONE
Si ravvisa la presenza di una potenziale criticità che dovrà essere necessariamente affrontata nella successiva fase
autorizzativa ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006..
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’impianto si inserisce in un ambito territoriale fortemente antropizzato, sia in termini di utilizzo urbano e
artigianale-industriale, sia in riferimento al sistema agricolo. A scala locale, l’intervento in progetto non si
colloca su un terreno vergine ma già utilizzato per gli scopi legati all’attività di gestione rifiuti, come
descritto nei paragrafi precedenti. Il sito è perciò pavimentato (in conglomerato bituminoso per la viabilità di
ingresso, in massetto di calcestruzzo su cui poggiano i box prefabbricati per uffici e servizi, per la copertura
dell’impianto di depurazione delle acque meteoriche di dilavamento e come base per le aree di stoccaggio e
trattamento dei rifiuti).
E’ presente una pavimentazione in inerti riciclati, per lo stoccaggio dei rifiuti trattati in attesa di
caratterizzazione, EOW, terre e rocce da scavo. Nel complesso, quest’area costituisce una vasca di raccolta e
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convogliamento impermeabile, grazie alla specifica sagomatura e allo strato impermeabili di geo membrana
in HDPE dello spessore di 2 mm.
Non è previsto il consumo di suolo o la realizzazione di opere tali per cui possa esservene.
L’impatto potenziale sulla presente matrice ambientale è ritenuto dalla proponente come non significativo.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
E’ stata condotta una Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. L’attuale condizione operativa aziendale
denominata “stato di fatto ante opera” deriva da una valutazione di impatto acustico condotta con rilievi del
26.01.2023, in quattro punti ritenuti rappresentativi.
Lo stato di progetto si riferisce all’aumento dei quantitativi trattati e all’identificazione dell’impianto di
frantumazione di cui si doterà l’azienda in via definitiva senza la necessità di dover procedere a periodici
noleggi di macchinari.
Visto che, il macchinario in essere e quello di progetto sono, operativamente similari fra loro, i materiali che
saranno lavorati non subiranno variazioni, non vi saranno variazioni in ordine al posizionamento del
macchinario rispetto all’esistente e non vi saranno variazioni di operatività si afferma che non si prevedono
variazioni dell’impatto acustico e che pertanto i valori di progetto coincideranno con i valori rilevati nella
condizione “stato di fatto”.
Valutazione
La relazione fornisce le indicazioni operative utili per ridurre le emissioni inutili e conclude con il rispetto
sostanziale di tutti i limiti, assoluti e differenziali.
Si deve però sottolineare che non è stato studiato l’impatto con il funzionamento dell’impianto di vagliatura
(e presenza dei mezzi meccanici) che ha certamente un livello di emissione inferiore, ma che si trova più
vicino ai ricettori posti a sud-ovest, che sono probabilmente i ricettori maggiormente disturbati
dall’impianto. Si chiede, quindi, una valutazione integrativa in tal senso.
Sarebbe opportuno infine testimoniare con fotografie la presenza e collocazione dei cumuli dei materiali
schermanti.
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto; si ritiene necessario, pertanto, un
monitoraggio post operam
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento, ritenendo tuttavia necessaria una verifica post operam.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI ED EFFICIENZA ENERGETICA
Lo studio Preliminare Ambientale non riporta un capitolo di approfondimento relativo agli agenti fisici.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area di impianto è inserita nella Zona Artigianale e Industriale del Comune di Grisignano di Zocco. Il
territorio circostante è caratterizzato dal tessuto industriale e agrario periurbano e, come tale, fortemente
antropizzato.
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Il sito di ubicazione della ditta non risulta in prossimità di edifici o aree sottoposte a vincolo della
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nè si trova in prossimità del centro storico del Comune.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Nel capitolo relativo alla viabilità traffico e trasporti, per quanto concerne la caratterizzazione e la
quantificazione del volume di traffico insistente sulla rete viaria, sono stati utilizzati i dati riportati
nell’Allegato F (“Mobilità”) al Rapporto Ambientale del P.T.C.P. della Provincia di Vicenza, riferiti agli anni
2005-2010, che, secondo lo studio stesso, trovano ancora validità e conferma a seguito di più recenti
campagne di rilievo (puntuali) e private legate all’approvazione di interventi localizzati.
Si è condotta una stima del traffico nella configurazione di progetto, pari a 32 passaggi/giorno di mezzi
pesanti distribuiti nell’arco della giornata lavorativa (pari a circa 4 passaggi/ora). Questo incremento, che
corrisponde a circa lo 0,3 % del flusso veicolare insistente sulla S.P. 21 in orario diurno (e a circa lo 0,5 % del
flusso medio orario transitante nella medesima S.P.), è ritenuto non significativo.
Valutazione
Ai fini delle verifiche necessarie per valutare il cumulo degli impatti, si chiede di specificare i riferimenti alle
campagne di rilievo (puntuali) e private legate all’approvazione di altri interventi localizzati.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Nella descrizione delle caratteristiche fisiche del progetto è indicato che nel sito in esame sono realizzate
delle strutture di servizio, fra cui il verde perimetrale, costituito da una fascia a verde comprensiva di una
siepe arbustiva di lauro (Laurus nobilis) realizzata da esemplari di altezza non inferiore a 2,00 m (piantumati
con distanza d’impianto di circa 1 m) e da un filare, più esterno, di esemplari di Carpino bianco (Carpinus
betulus) aventi un’altezza iniziale non inferiore a 3,0 m.
La determinazione n. 400 del 14/03/2019 rilasciava il giudizio positivo di compatibilità ambientale e
approvazione del progetto con prescrizioni, contenute nel Parere del Comitato VIA n. 04/2019, allegato alla
Delibera stessa. La prescrizione n. 3 del parere è relativa al progetto di mitigazione dell’impatto
paesaggistico. Tale “Progetto del Verde” è dato come realizzato nello SPA presentato.
Si chiede un report fotografico su quanto realizzato.
Valutazione
Si chiede un report fotografico su quanto realizzato e si chiede di riportare la procedura interna della ditta
per l’effettuazione del monitoraggio delle opere di sistemazione a verde.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA E V.INC.A.
L’impianto si inserisce in un ambito territoriale fortemente antropizzato, sia in termini di utilizzo urbano e
artigianale-industriale, sia in riferimento al sistema agricolo. In entrambi i casi la presenza dell’uomo ha
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profondamente mutato l’assetto naturalistico dei luoghi, determinando un’inevitabile semplificazione del
paesaggio e, spesso, l’obliterazione dei biotopi naturali originari. La collocazione del sito di progetto,
pertanto, non va a mutare in maniera apprezzabile una situazione già compromessa. Il sito è a buona
distanza da corridoi ecologici, non è compreso in siti o zone soggette a tutela (SIC, ZPS, Parchi regionali o
nazionali, Aree protette ecc) o di particolare importanza ecologica.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
In linea generale le componenti della salute umana sono legate ad emissioni di polveri ed inquinanti di varia
natura, a fonti di rumore e ad un traffico veicolare intenso. In seconda battuta vi possono essere dei rischi
legati, anche se in misura minima, a sversamenti accidentali nel suolo e sottosuolo di elementi inquinanti,
per usura o malfunzionamento del sistema di impermeabilizzazione e raccolta dei piazzali.
L’attività in progetto prevede la movimentazione dei mezzi, attività di carico e scarico di rifiuti litoidi, lo
stoccaggio e il trattamento (triturazione e selezione granulometrica) degli stessi. Il rischio di emissioni
polverulenti è contenuto ed abbattuto grazie ai presidi ambientali legati alla mitigazione delle emissioni
atmosferiche, come precedentemente riportato.
In caso invece di sversamenti accidentali, la ditta è dotata di un adeguato sistema di captazione e raccolta
delle acque e dispone di kit di pronto intervento per l’assorbimento di liquidi.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non risultano presenti condizioni di contrasto rispetto ai vincoli territoriali vigenti.
Il grado di approfondimento documentale, la tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi
riportati, anche a seguito delle integrazioni fornite, possono essere considerati adeguati alle finalità che il
proponente intende conseguire.
Non sussistono altre osservazioni contrarie e/o ostative rispetto alla prosecuzione dell’attività.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporta pressioni o effetti/impatti significativi sull'ambiente determinati dall’esercizio
dell’impianto, salva la necessità di verifica/monitoraggio degli effetti dell’intervento, con particolare
riferimento alla necessità di determinare un corretto fabbisogno idrico e di valutare l’impatto acustico.
Il progetto non determina, inoltre, alcun impatto aggiuntivo e/o significativo rispetto all’esercizio corrente.
Rispetto al territorio circostante l’iniziativa in esame va interpretata positivamente, sussistendo un’assenza
di rischi ambientali, sanitari ed ecologici.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE
al non assoggettamento alla V.I.A. con le prescrizioni di seguito citate.
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In sede di presentazione dell’istanza di autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006 dovranno essere
trasmesse/i:
1. la descrizione e le modalità di dimensionamento degli stoccaggi e depositi di materiale EoW tenendo in considerazione
che:
▪ le altezze dei cumuli devono essere compatibili con le opere mitigative a verde depositate e valutate in sede di screening
VIA e con i sistemi di contenimento polveri diffuse;
▪ i lotti di EoW caratterizzati devono essere mantenuti distanziati/separati nell’area inpiduata per il loro deposito al
fine di preservare la tracciabilità della filiera di recupero.
2. l’aggiornamento della procedura di tracciabilità dei rifiuti lavorati e materiali EoW secondo i nuovi modelli di
Registro cronologico di carico e scarico previsti dal Regolamento approvato con DM n. 59 del 4 aprile 2023,
3. gli elementi richiesti da ARPAV per il rilascio del parere obbligatorio e vincolante relativo ai materiali EoW oggetto
di procedura caso per caso (https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/rifiuti/end-of-waste-1).
4. un bilancio idrico, basato su dati storici e/o riconducibili allo stato di fatto, al fine di dimostrare che l’attività usa
esclusivamente acqua di riutilizzo ovvero e che vengano definite ed attuate specifiche modalità di apporto esterno, al fine
di garantire in via continuativa la disponibilità idrica necessaria a mantenere operative le mitigazioni in tema di
polveri.
In sede di collaudo si dovrà procedere con i seguenti adempimenti/obblighi:
5. La verifica puntuale di tutti gli aspetti progettuali ed ambientali oggetto di approvazione, i cui esiti ed evidenze
dovranno essere riportati nel certificato di collaudo da presentarsi al termine del periodo di esercizio provvisorio (es.
rifiuti, scarichi, EoW, etc.). L’eventuale autorizzazione all’esercizio ricomprenderà, pertanto, solo gli aspetti per i quali
l’effettiva operatività avrà consentito di attestare la coerenza/conformità con le previsioni progettuali.
6. Impatto acustico
La compatibilità acustica mediante indagine di verifica del rispetto del limite ai ricettori critici da effettuarsi in periodo
diurno con massima attività in essere , da ripetersi poi con frequenza triennale:
a) le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti di
misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate con congruo
preavviso ad Arpav;
b) nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una specifica
progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo, saranno stati comunicati i
risultati delle analisi;
c) l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio Previsionale di
Impatto Acustico.
Vicenza, 10 aprile 2025
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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