Parere
PROVINCIA DI VICENZA
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
DEL 16/05/2024
L'anno 2024, il giorno 16 del mese di maggio alle ore 16:50 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è riuni-
to nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: .
AUTOSTRADA BRESCIA VERONA VICENZA PADOVA S. P. A.- Nuovo collegamento stradale tra la Tangenzia-
le Sud di Vicenza e la viabilità ordinaria - comuni di Altavilla Vicentina, Arcugnano e Vicenza.
All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO Presidente Assente
BALDISSERI ANDREA Responsabile del Servizio Presente
BRADASCHIA MAURIZIO Commissario Presente on line
BUSATO FILIPPO Commissario Assente
CAMPAGNOLO MIRKO Commissario Presente on line
MENEGHINI ROBERTA Commissario Presente on line
MURARO TERESA Commissario Presente on line
PIVA MARCO Commissario Presente on line
SVEGLIADO GIULIA Commissario Presente on line
VALVASSORI RIMSKY Commissario Presente on line
VICENTIN ALBERTO Commissario Presente
DEGAN PAOLO Commissario Presente
La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 23195 del
15/05/2024, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funziona-
mento del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle in-
formazioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata,
esprime congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.
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Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.a
PARERE N. 07/2024
Oggetto: Costruzione di una strada extraurbana secondaria
PROPONENTE: Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.a
SEDE LEGALE: Via Gioia n.71 - Verona
SEDE INTERVENTO: Comuni di Altavilla Vicentina, Arcugnano e Vicenza
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Costruzione di una strada extraurbana secondaria
PROCEDIMENTO: Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - 7. Progetti di
infrastrutture - h) strade extraurbane secondarie non comprese nell'allegato
II-bis e strade urbane con lunghezza superiore a 1.500 metri non comprese
nell'allegato III (af-bis) strade urbane di scorrimento.
COMUNE INTERESSATO: \\\
DATA DOMANDA: 16 e 29 settembre 2022
DATA PUBBLICAZIONE: 02 gennaio 2023
DATA INTEGRAZIONI: 05 giugno, 19 settembre, 05 dicembre 2023 e 03 e 16 maggio 2024.
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
Descrizione elaborato Nome File
GENERALI
Elenco Elaborati GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-FS-WM-0001
Relazione illustrativa GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-WM-0001
Relazione tecnica generale GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-WM-0002
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Corografia generale infrastrutturale GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0001
Corografia generale GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0002
Planimetria su ortofoto GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0003
Planimetria di progetto - KMZ GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-MR-WM-0001
Planimetria di progetto - Shape GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-MR-WM-0002
STATO DI FATTO
Planimetria stato di fatto su ortofoto GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0001
Planimetria stato di fatto tav. 1/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0002
Planimetria stato di fatto tav. 2/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0003
Planimetria stato di fatto tav. 3/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0004
Planimetria stato di fatto tav. 4/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0005
Planimetria stato di fatto tav. 5/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0006
Planimetria stato di fatto tav. 6/6 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-SU-VT-0007
DEMOLIZIONI
Planimetria delle demolizioni 1/4 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0008
Planimetria delle demolizioni 2/4 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0009
Planimetria delle demolizioni 3/4 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0010
Planimetria delle demolizioni 4/4 GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-WM-0011
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GEOLOGIA, GEOTECNICA E SISMICA
Relazione geologica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0001
Relazione geotecnica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0002
Relazione sismica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0003
Carta Geologica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0001
Carta Geomorfologica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0002
Carta Idrogeologica HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0003
Profili geologici HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0004
Profili geotecnici HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0005
CAMPAGNE DI INDAGINE GEOGNOSTICA ED AMBIENTALE
Planimetria con ubicazione indagini HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-VT-0006
Campagna 2022 - Realzione di sintesi HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0004
Campagna 2022 - Indagini Georadar HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0005
Campagna 2022 - Prove CPTU HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0006
Campagna 2022 - Sondaggi HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0007
Campagna 2022 - Pozzetti HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0008
Campagna 2022 - Indagini geofisiche HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0009
Campagna 2022 - Laboratorio geognostico HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0010
Campagna 2022 - Analisi chimiche ambientali HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0011
Campagna 2022 - Analisi chimiche aggressività CLS HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0012
Campagne SEPI 1990 e 1994 - Indagini geognostiche HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0013
Campagne SEPI 1998 - Indagini geognostiche HGT-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-VT-0014
IDROLOGIA E IDRAULICA
Relazione idrologica e idraulica HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-WM-0001
Relazione di compatibilità idraulica HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-WM-0002
Corografia dei bacini idrografici principali HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0001
Planimetria delle interferenze con il reticolo idrografico HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0002
Planimetria delle aree di pericolosità idraulica del PAI HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0003
Planimetrie delle aree di esondazione - stato di fatto HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0004
IDRAULICA DI PIATTAFORMA
Planimetria rete acque meteoriche 1/2 HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0006
Planimetria rete acque meteoriche 2/2 HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0007
Opere di drenaggio e presidio del corpo stradale - Elementi di drenaggio - Opere tipo e particolari HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0008
Opere di drenaggio e presidio del corpo stradale - Sistemi di trattamento - Opere tipo e particolari HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0009
Opere di drenaggio e presidio del corpo stradale - Sistemi di laminazione - Opere tipo e particolari HDG-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CD-0010
PROGETTO STRADALE
Relazione Tecnica HGN-S0_ZZ-CS00_Z-TR-CH-0001
Relazione di calcolo rilevato stradale HGN-S0_ZZ-CS00_Z-TR-CH-0002
Planimetria di progetto generale HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0001
Planimetria di progetto nuova viabilità Casello VI Ovest e Ponte sul Retrone HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0002
Planimetria di progetto Ponte sul Retrone e collegamento via S. Agostino-Z.I. Arcugnano HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0003
Planimetria di progetto via M.te Grappa HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0004
Planimetria di progetto Z.I Arcugnano: adeguamento via Galilei HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0005
Planimetria di progetto Z.I. Arcugnano adegumento via Meucci-SP della Pilla HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0006
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Planimetria di progetto Adeguamento Rotatoria Nogarazza HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0007
Sezioni tipo 1/3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0008
Sezioni tipo 2/3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0009
Sezioni tipo 3/3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0010
Corpo stradale: dettagli e particolari costruttivi HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0011
Nuova viabilità Casello VI Ovest e Ponte sul Retrone
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0020
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0021
Profili di progetto - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0022
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0023
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0024
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0025
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0026
Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0027
Sezioni trasversali - Tavola 5 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0028
Sezioni trasversali - Tavola 6 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0029
Sezioni trasversali - Tavola 7 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0030
Sezioni trasversali - Tavola 8 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0031
Sezioni trasversali - Tavola 9 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0032
Diagrammi di velocità e visibilità HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0033
Ponte sul Retrone e collegamento via S. Agostino-Z.I. Arcugnano
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0034
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0035
Profili di progetto - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0036
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0037
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0038
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0039
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0040
Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0041
Sezioni trasversali - Tavola 5 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0042
Sezioni trasversali - Tavola 6 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0043
Sezioni trasversali - Tavola 7 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0044
Sezioni trasversali - Tavola 8 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0045
Sezioni trasversali - Tavola 9 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0046
Sezioni trasversali - Tavola 10 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0047
Diagrammi di velocità e visibilità HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0048
Z.I Arcugnano: adeguamento via Galilei e via Meucci
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0049
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0050
Profili di progetto - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0051
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0052
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0053
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0054
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0055
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Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0056
Sezioni trasversali - Tavola 5 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0057
Sezioni trasversali - Tavola 6 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0058
Sezioni trasversali - Tavola 7 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0059
Sezioni trasversali - Tavola 8 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0060
Sezioni trasversali - Tavola 9 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0061
Sezioni trasversali - Tavola 10 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0062
Diagrammi di velocità e visibilità HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0063
Adeguamento via M.te Grappa
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0064
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0065
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0066
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0067
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0068
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0069
Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0070
Diagrammi di velocità e visibilità HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0071
Adeguamento SP106 della Pilla
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0072
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0073
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0074
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0075
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0076
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0077
Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0078
Sezioni trasversali - Tavola 5 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0079
Sezioni trasversali - Tavola 6 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0080
Sezioni trasversali - Tavola 7 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0081
Diagrammi di velocità e visibilità HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0082
Adegumento rotatoria Nogarazza
Profili di progetto - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0083
Profili di progetto - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0084
Planimatrie di tracciamento HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0085
Sezioni trasversali - Tavola 1 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0086
Sezioni trasversali - Tavola 2 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0087
Sezioni trasversali - Tavola 3 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0088
Sezioni trasversali - Tavola 4 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0089
Sezioni trasversali - Tavola 5 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0090
Sezioni trasversali - Tavola 6 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0091
Sezioni trasversali - Tavola 7 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0092
Sezioni trasversali - Tavola 8 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0093
Sezioni trasversali - Tavola 9 HGN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0094
SEGNALETICA E BARRIERE DI SICUREZZA
Planimetria barriere di sicurezza 1/2 HRR-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0010
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PROVINCIA DI VICENZA
AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Planimetria barriere di sicurezza 2/2 HRR-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0011
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 1/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0001
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 2/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0002
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 3/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0003
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 4/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0004
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 5/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0005
Planimetria della segnaletica orizzonatele e verticale 6/6 HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0006
Particolari costruttivi segnaletica orizzonatele e verticale HSN-S0_ZZ-CS00_Z-DR-CH-0012
OPERE D'ARTE MAGGIORI
Tabella materiali SBR-S0_ML-VI00_Z-DR-CB-0001
Incidenza armature SBR-S0_ML-VI00_Z-TR-CB-0001
PONTE PO01 SUL FIUME RETRONE
Relazione tecnica e di calcolo SBR-S0_ML-VI01_Z-TR-CB-0001
Opere provvisionali - Relazione tecnica e di calcolo SBR-S0_ML-VI01_Z-TR-CB-0002
Planimetria con inpiduazione dell'opera e sezione tipo SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0001
Pianta impalcato e prospetto SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0002
Pianta fondazioni e sezione longitudinale SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0003
Pianta e sezione longitudinale scavi ed opere provvisionali SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0004
Opere provvisionali - Paratia Pila 1 - Carpenteria SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0005
Opere provvisionali - Paratie Pile 2 e 3 - Carpenteria SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0006
Opere provvisionali - Paratie Pile 4 e 5 - Carpenteria SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0007
Sezioni trasversali caratteristiche SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0008
Carpenteria pile SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0009
Carpenteria spalla SPA SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0010
Carpenteria spalla SPB SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0011
Carpenteria soletta impalcato SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0012
Schema di vincolo, apparecchi di appoggio e giunti SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0013
Opere di finitura, arredo e particolari costruttivi SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0014
Metodi costruttivi SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0015
Schema di monitoraggio SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0016
Carpenteria metallica - pianta e sezione longitudinale SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0017
Carpenteria metallica - Trasversi di appoggio tipo DS1 SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0018
Carpenteria metallica - Trasversi di appoggio tipo DP1 SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0019
Carpenteria metallica - Trasversi di appoggio tipo DP2-3-4-5 SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0020
Carpenteria metallica - Trasversi di campata tipo DI1-2 SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0021
Carpenteria metallica impalcato - Dettagli SBR-S0_ML-VI01_Z-DR-CB-0022
PONTE PO02 CICLOPEDONALE
Relazione tecnica e di calcolo SBR-S0_ZZ-VI02_Z-TR-CB-0001
Pianta, sezioni e Prospetto SBR-S0_ZZ-VI02_Z-DR-CB-0001
Carpenteria spalle e muri andatori SBR-S0_ZZ-VI02_Z-DR-CB-0002
Carpenteria soletta impalcato SBR-S0_ZZ-VI02_Z-DR-CB-0003
INTERVENTO SU SCATOLARE ESISTENTE STRADA S.P.106 " DELLA PILLA"
Carpenteria e dettagli SBR-S0_ZZ-VI03_Z-DR-CB-0001
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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OPERE D'ARTE MINORI
ATTRAVERSAMENTI IDRAULICI E SISTEMAZIONI IDRAULICHE
Tombini idraulici SMN-S0_ML-IN00_Z-DR-CD-0001
CORDOLI
Planimetria e sezioni tipologiche SRW-S0_ML-OS00_Z-DR-CD-0001
RELAZIONE PAESAGGISTICA
Relazione ai sensi del DPCM 12/12/2005 ELS-S0_ML-ZZ00_Z-TR-LE-0001
ESPROPRI
Relazione giustificativa delle indennità di esproprio LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-ZL-0001
Elenco ditte LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-ZL-0002
Planimetria catastale espropri - Vicenza FG53 LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZL-0001
Planimetria catastale espropri - Altavilla FG12 LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZL-0002
Planimetria catastale espropri - Arcugnano FG01 LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZL-0003
Planimetria catastale espropri - Arcugnano FG09 LLO-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZL-0004
SOTTOSERVIZI INTERFERENTI
Relazione descrittiva delle interferenze VUT-S0_ZZ-IM00_Z-TR-ZH-0001
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 1/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0002
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 2/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0003
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 3/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0004
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 4/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0005
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 5/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0006
Planimetria stato di fatto delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 6/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0007
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 1/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0008
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 2/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0009
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 3/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0010
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 4/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0011
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 5/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0012
Planimetria stato di fatto delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 6/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0013
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 1/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0014
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 2/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0015
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 3/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0016
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 4/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0017
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 5/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0018
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: reti elettriche/telefoniche/PI 6/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0019
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 1/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0020
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 2/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0021
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 3/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0022
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 4/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0023
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 5/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0024
Planimetria di progetto con ipotesi risolutive delle interferenze: acquedotti/fognature/gasdotti/oleodotti 6/6 VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0025
Particolari costruttivi di risoluzione delle interferenze VUT-S0_ZZ-IM00_Z-DR-ZH-0026
IMPIANTI TECNOLOGICI
Relazione tecnica impianti di illuminazione con allegati calcoli illuminotecnici HLG-S0_ZZ-IM00_Z-TR-EO-0001
Planimetrie impianto di illuminazione 1/3 HLG-S0_ZZ-IM00_Z-DR-EO-0001
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AREA SERVIZI AL CITTADINO E AL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
Partita IVA e Codice Fiscale: 00496080243
Domicilio fiscale e Uffici: Palazzo Godi - Nievo, Contra’ Gazzolle 1 – 36100 VICENZA
Planimetrie impianto di illuminazione 2/3 HLG-S0_ZZ-IM00_Z-DR-EO-0002
Planimetrie impianto di illuminazione 3/3 HLG-S0_ZZ-IM00_Z-DR-EO-0003
Impianti di illuminazione: tipologici di dettaglio HLG-S0_ZZ-IM00_Z-DR-EO-0004
Schemi elettrici quadri alimentazione HLG-S0_ZZ-IM00_Z-DR-EO-0005
CANTIERIZZAZIONE
Relazione cantierizzazione GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-CW-0001
Relazione bilancio materie GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-CW-0003
Cronoprogramma dei lavori GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-CW-0004
Planimetria con ubicazione cave e discariche GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0001
Planimetria aree di cantiere e viabilità di servizio GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0002
Planimetria fasi esecutive viabilità interna al Casello VI-Ovest GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0003
Planimetria fasi esecutive Rotatoria S. Agostino - adeguamento via M.te Grappa GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0004
Planimetria fasi esecutive Z.I. Via Galilei-Meucci GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0005
Planimetria fasi esecutive adeguamento via SP della Pilla GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0006
Planimetria fasi esecutive adeguamento intersezione Nogarazza GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-CW-0007
DOCUMENTAZIONE TECNICO ECONOMICA
Quadro economico GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-WM-0001
Computo metrico estimativo GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-WM-0002
Elenco dei prezzi GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-WM-0003
Analisi dei prezzi GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-WM-0004
Incidenza mano d'opera GEN-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-WM-0005
SICUREZZA
Aggiornamento delle prime indicazione per la Sicurezza GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-TR-ZS-0001
Stima degli oneri di Sicurezza GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-ZS-0001
Elenco prezzi Oneri di Sicurezza GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-ZS-0002
Analisi dei prezzi della Sicurezza GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-BQ-ZS-0003
BONIFICA ORDIGNI BELLICI
Planimetria di progetto bonifica ordigni bellici 1/2 GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZS-0001
Planimetria di progetto bonifica ordigni bellici 2/2 GHS-S0_ZZ-ZZ00_Z-DR-ZS-0002
PREMESSE ED UBICAZIONE
L’obiettivo del progetto riguarda la razionalizzazione e miglioramento della rete viaria di rango provinciale e
comunale che si snoda nell’ambito dell’Autostrada A4, Tangenziale Sud, la viabilità urbana di Vicenza quale
l’asse di V.le degli Scaligeri, V.le S. Agostino e la SP 106 della Pilla a sud.
La nuova infrastruttura è destinata quindi a “drenare” consistenti flussi di traffico che attualmente attraver -
sano aree densamente urbanizzate (dislocate principalmente in fregio al percorso della strada di V.le S. Ago-
stino, nel nucleo abitato della Nogarazza e lungo il corridoio di transito che attualmente collega la Z.I. di Vi-
cenza Ovest con Altavilla), convogliandoli lungo un itinerario esterno agli agglomerati residenziali, con un
tracciato che si estende in parte all’interno dell’autostazione di VI Ovest ed in parte attraverso la zona pro-
duttiva di Arcugnano, dove è prevista una riqualificazione ed un completamento della viabilità esistente di
via Galileo Galilei/Meucci.
Lo sviluppo complessivo dell’intervento è pari a circa 1935 m c.a. ed è rappresentato dai seguenti principali
interventi.
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Collegamento casello VI Ovest – Z.I. Sant’Agostino (circa 970 m)
Il collegamento prevede la riorganizzazione del casello garantendo la continuità del flusso di traffico, utiliz-
zando le attuali rampe di svincolo ovest mediante l’introduzione di una nuova rotatoria e l’eliminazione
dell’attuale servizio del parcheggio sud. Prevede in successione la realizzazione di un unico viadotto di sca-
valco a “via di corsa inferiori” del piazzale di casello e del fiume Retrone, comprensiva di una pista ciclabile,
l’intersezione a rotatoria su V.le S. Agostino e la prosecuzione con l’asse A 03, dopo aver attraversato il Fosso
Cordano, fino ad innestarsi con un’ulteriore rotonda a via Galilei/via dell’Industria nella Z.I.
Riqualificazione tratto Galilei-Meucci zona industriale (circa 635 m)
Sono previsti interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza della circolazione, della sosta lun-
go l’asse interno all’area industriale e il suo completamento fino all’innesto sulla SP della Pila mediante una
rotatoria. Oltre alla migliorazione delle zone adibite a parcheggio esistenti, è parte del progetto la realizza-
zione di nuovi parcheggi. Vengono previste intersezioni a “T” con le vie L. Da Vinci ed E. Fermi con corsie di
accumulo per la svolta a sinistra. Nel tratto terminale sud di via Meucci viene prevista un’intersezione a rota -
toria con la SP 106 della Pilla.
Riqualificazione tratto M. Grappa – S. Agostino (circa 336 m)
Sono previsti interventi per la messa in sicurezza della circolazione veicolare e pedonale. La soluzione sele-
zionata prevede la messa in sicurezza dell’esistente via M.te Grappa con l’adeguamento della carreggiata ad
una strada urbana tipo F l’adeguamento dell’impianto di illuminazione su via M.te Grappa e la laterale via
Portule, la riorganizzazione dell’incrocio con v.le S. Agostino con l’abbattimento dell’edificio d’angolo per
consentire il miglioramento della visuale libera nell’immissione all’intersezione e la svolta dei veicoli pesanti
a sinistra. La soluzione prevede la riorganizzazione del parcheggio fronte trattoria acquisendo un terreno
privato su via M.te Grappa e la realizzazione di un nuovo parcheggio a nord in sostituzione dell’attuale, oc-
cupato dalla rotatoria di progetto su v.le S. Agostino.
L’intervento in progetto è localizzato a sud del tracciato autostradale dell’A4, nell’area compresa fra il Casel-
lo di Vicenza Ovest e le propaggini settentrionali dei Monti Berici, interessa i confini territoriali di tre comu -
ni:
- Vicenza;
- Altavilla;
- Arcugnano.
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Inpiduazione territoriale opera
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Vicenza;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Vicenza;
• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Altavilla Vicentina;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Altavilla Vicentina;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Arcugnano;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera;
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Piano d’Area dei Monti Berici;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico non presenta un’adeguata analisi degli strumenti di pianificazione territoriale che
interessano l’area; la società ha presentato, in data 16.09.2022., lo Studio di impatto ambientale (SIA) (file –
EAC-S0_ML-ZZ00_Z-TR-LE-0001.pdf) che presentava alcune lacune ed omissioni relative al quadro
programmatico e successivamente, in data 21.12.2022, ha presentato un elaborato di integrazioni volontarie
con riferimento esclusivo alle sole lacune ed omissioni sopracitate (file – EAC-S0_ML-ZZ00_Z-TR-LE-
0003.pdf).
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Valutazione
La società non ha prodotto un nuovo SIA integrato con il nuovo elaborato e l’analisi dei due elaborati distinti
appare di impossibile gestione, infatti, per potere leggere in maniera integrata i due elaborati bisognerebbe
procedere sostituendo, nel SIA originario, tutte le singole parti che sono state oggetto di modifica.
Si ritiene pertanto necessario, al fine di poter verificare la congruità di quanto presentato, che la società
predisponga uno SIA integrato ed inoltre vada ad modificare l’elaborato “Sintesi non tecnica” che, visto
quanto sopra, appare superato.
Le integrazioni fornite non hanno soddisfatto quanto richiesto, in quanto le sensibilità ambientali non sono
state messe in relazione con il progetto. Si ritiene tuttavia di poter procedere con il giudizio di compatibilità
ambientale, visto il livello di dettaglio inserito all’interno del Quadro Ambientale.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Il collegamento, di lunghezza pari a circa 970m, prevede
la riorganizzazione della viabilità interna del casello di
VI Ovest garantendo la continuità del flusso di traffico
con direzione A4/Tangenziale Sud – Z.I. Arcugnano,
utilizzando le attuali rampe di svincolo ovest mediante
l’introduzione di una nuova rotatoria di diametro pari a
46m e l’eliminazione dell’attuale a servizio del
parcheggio sud.
Prevede in successione la realizzazione di un unico
viadotto di scavalco a “via di corsa inferiori” (analogo ai
due cavalcavia di svincolo), del piazzale di casello e del
fiume Retrone - con uno sviluppo di circa 375 m,
scansione delle campate pari a m 50+50+75+75+75+50 e
sezione trasversale di 17m, comprensiva di una pista
ciclabile di larghezza netta pari a 3m che all’occorrenza
può essere impiegata come pista di appoggio per i mezzi
di manutenzione), l’intersezione a rotatoria su V.le S.
Agostino e la prosecuzione con l’asse A03, dopo aver
attraversato il Fosso Cordano con uno scatolare idraulico
3x1m, fino ad innestarsi con un’ulteriore rotonda di
diam. 26m a via Galilei/via dell’Industria nella Z.I..
Tale tratto presenta una sezione pari a m 10,50
(piattaforma tipo C1, ai sensi del DM 5-11-2001),
prevedendo una corsia per senso di marcia e come già
menzionato una pista ciclabile di larghezza netta pari a
3m, separata dalla carreggiata stradale da uno
spartitraffico munito di guard-rail di ingombro pari a
0,70m.
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Riqualificazione del tratto Galilei-Meucci in zona industriale
Sono previsti interventi (635 m circa) finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza della
circolazione e della sosta lungo il principale asse distributivo interno all’area industriale e il suo
completamento fino all’innesto sulla SP della Pila mediante intersezione a rotatoria. Unitamente
all’ottimizzazione organizzativa delle aree di parcheggio esistenti, è prevista una estesa realizzazione di
nuovi parcheggi localizzati sui sedimi di proprietà comunale di cui è stata implementato il numero ed
ubicazione sulla base della richiesta pervenuta da Comune di Arcugnano – vedi nota N. 20210003261 del
29/03/2021. Oltre alla già citata intersezione a rotatoria con via Galilei/via dell’Industria, vengono previste
intersezioni a “T” con le vie L. Da Vinci ed E. Fermi con corsie di accumulo per la svolta a sinistra al fine di
agevolare le manovre dei mezzi pesanti. Infine nel tratto terminale sud di via Meucci viene prevista
un’intersezione a rotatoria con la SP 106 della Pilla con diam. 33m che permette l’inversione di marcia dei
veicoli pesanti così come richiesto dal Comune.
Riqualificazione tratto M. Grappa-S.Agostino
Sono previsti interventi lungo circa 336 m circa finalizzati alla messa in sicurezza della circolazione veicolare
e pedonale nel tratto di via M. Grappa che si estende, approssimativamente, dall’innesto della Strada
Colombaretta a quello su Viale Sant’Agostino. La soluzione selezionata dal Comune prevede la messa in
sicurezza dell’esistente via M.te Grappa con l’adeguamento della carreggiata ad una strada urbana tipo F
(due corsie da 2,75m e due banchine da 0,5m), con la realizzazione di 2 marciapiedi laterali da 1,5m,
l’abbattimento dei platani nei punti di restringimento, l’adeguamento dell’impianto di illuminazione su via
M.te Grappa e la laterale via Portule, la riorganizzazione dell’incrocio con v.le S. Agostino con l’abbattimento
dell’edificio d’angolo per consentire il miglioramento della visuale libera nell’immissione all’intersezione e la
svolta dei veicoli pesanti a sinistra. La soluzione prevede un’aiuola spartitraffico all’incrocio che inibisce la
svolta a sx dei mezzi pesanti dalla direzione sud di v.le S. Agostino, che quindi sono costretti ad impegnare
la rotatoria di progetto situata più a nord compiendo l’inversione. La soluzione prevede inoltre la
riorganizzazione del parcheggio fronte trattoria acquisendo un terreno privato su via M.te Grappa che
raddoppia i posti auto attualmente disponibili e la realizzazione di un nuovo parcheggio a nord in
sostituzione dell’attuale occupato dalla rotatoria di progetto su v.le S. Agostino che consente anche di
risolvere l’immissione degli accessi privati in rotonda.
Riqualificazione ed adeguamento della SP106 della Pilla
Sono previsti interventi pari a 330 m circa finalizzati alla messa in sicurezza della circolazione veicolare ed
utenza debole (pedoni/ciclisti) nel tratto tra la nuova rotatoria di progetto con via Meucci e via Calvi. La
soluzione su cui si è pronunciato favorevolmente il Comune di Arcugnano, prevede la messa in sicurezza
dell’esistente SP della Pilla con l’adeguamento della carreggiata ad una strada urbana tipo F (due corsie da
2,75m e due banchine da 0,5m), con la realizzazione di un percorso ciclopedonale di larghezza netta min.pari
a 2,50m posizionato a sud ed un marciapiede da 1,5m nell’ultimo tratto a servizio delle abitazioni ubicate a
nord della provinciale in prossimità dell’innesto su via Calvi, l’abbattimento dei platani che attualmente
creano pericolosi ostacoli a lato della strada, l’adeguamento dell’impianto di illuminazione, la sistemazione
dell’incrocio di via Calvi. La soluzione prevede un’aiuola spartitraffico di 2,00m di larghezza, arredata a
verde, che separa il percorso ciclo-pedonale dalla carreggiata stradale, il tombinamento dei fossi attigui con
regimentazione delle acque meteoriche di piattaforma, la demolizione e rifacimento di alcuni tratti delle
attuali murette di recinzione dove si viene a creare un dislivello tra la nuova carreggiata stradale e le
proprietà private. Per superare lo Scolo Cordano è previsto l’adeguamento con ammodernamento delle
barriere di sicurezza dell’attuale ponticello e la realizzazione di una nuova passerella di luce pari a 12 m per
garantire la continuità al percorso ciclo-pedonale in sede propria separata.
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Riorganizzazione dell’intersezione denominata “Nogarazza” tra v.le S. Agostino – via E. Fermi - SP106
della Pilla
Si tratta di una rotatoria di diametro esterno pari a 28m del tipo “compatto” a quattro rami con anello
sormontabile per favorire le manovre di mezzi pesanti (può consentire anche l’inversione di un
autoarticolato). Viene prevista inoltre una corsia di by-pass della rotatoria da SP della Pilla su via E. Fermi
evitando quindi ai mezzi pesanti di impegnare la rotatoria per effettuare la manovra di inversione con svolta
a destra. L’intervento prevede inoltre la messa in sicurezza dell’incrocio per i pedoni con realizzazione di
marciapiedi ed attraversamenti pedonali protetti con spartitraffico salvagente tra via Fermi e SP 106, la
riorganizzazione degli stalli di sosta del supermercato e delle modalità di accesso all’esercizio commerciale,
con percorso circolatorio interno a senso unico provvisto di ingresso da v.le S. Agostino ed uscita su via E.
Fermi (in questo modo si evitano possibili accodamenti in rotatoria durante le operazioni di manovra in
ingresso/uscita dal parcheggio), la realizzazione di aiuole arredate a verde, regimentazione delle acque di
piattaforma e nuovo impianto di illuminazione pubblica.
Opere d’arte maggiori:
Ponte PO01 sul fiume Retrone
Il Ponte in esame rappresenta l’opera di scavalco del F.Retrone e del piazzale del casello Autostradale. Si
tratta dell’opera di maggiore importanza, nell’ambito dei lavori in esame, caratterizzata da una estesa
complessiva di 375 m, misurata in asse appoggi spalle. La successione delle campate, procedendo nel verso
delle progressive crescenti è: 50 + 50 + 75 x 3 + 50.
Come è possibile evincere, l’impalcato previsto è in acciaio a via inferiore, costituito da travi principali a
doppio T, formate da lamiere interamente saldate, e da traversi ad anima piena “portanti”, sopra i quali è
tessuta, in direzione ad essi ortogonale, la soletta in cemento armato di completamento.
Si prevede l’impiego di acciaio di tipo autopatinabile (COR.TEN), che al fondamentale requisito di resistenza
alla corrosione, accompagna la caratteristica colorazione “marrone ruggine”, che garantisce un inserimento
ottimale nel contesto in esame.
Ponte ciclopedonale PO02 su SP della Pilla
Nell’ambito dei lavori di Riqualificazione ed adeguamento della SP106 della Pilla è prevista la realizzazione
di un percorso ciclopedonale di larghezza netta min. pari a 2,50 m posizionato a sud. Per superare lo Scolo
Cordano è previsto l’adeguamento con ammodernamento delle barriere di sicurezza dell’attuale ponticello e
la realizzazione di una nuova passerella di luce pari a 12 m per garantire la continuità al percorso ciclo-
pedonale in sede propria separata.
Valutazione
Le integrazioni pervenute medio tempore, a seguito dei rilievi comunicati dall’Autorità di Bacino Distretto
Alpi Orientali, hanno portato allo stralcio di due punti previsti dal progetto.
In particolare:
la nuova bretella di raccordo tra la rotatoria di progetto di via S. Agostino e la Z.I. non prevede la
pista ciclabile;
parcheggio lungo la viabilità interna della Z.I. di Sant’Agostino;
il parcheggio di via M.te Grappa, in questa fase, prevede solo un intervento di manutenzione
dell’esistente con rifacimento della pavimentazione, sistemazione a verde ed illuminazione.
Tali modifiche non risultano sostanziali dal punto di vista della Valutazione di Impatto Ambientale
Nel momento in cui dovessero essere risolte le criticità evidenziate dall’Autorità di Bacino Distretto Alpi
Orientali, con la procedura di risoluzione già avviata in merito, e tali opere fossero poste in approvazione
nella conferenza dei servizi successiva a cura del Ministero delle Infrastrutture, nulla osta per quanto
riguarda la compatibilità ambientale.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
In fase di cantiere gli impatti sull’atmosfera sono principalmente dovuti a:
- le emissioni dei gas di scarico del traffico veicolare indotto dagli automezzi transitanti in ingresso e in uscita
dal cantiere;
- le emissioni dei gas di scarico dei macchinari da cantiere;
- il sollevamento di polveri dovuti alle lavorazioni svolte (es. scavi, carico e scarico del materiale scavato con
mezzi pesanti).
È importante sottolineare che gli impatti generati da queste azioni sull’atmosfera avranno carattere
temporaneo, estensione limitata all’intorno del cantiere e saranno del tutto reversibili in quanto gli effetti
eventualmente prodotti cesseranno con la conclusione delle attività che li hanno generati.
Una pratica mitigativa mediante bagnatura della pista con efficienza di abbattimento delle polveri pari al
80% consente di mantenere l’area di impatto del cantiere entro lo stretto intorno dell’area di cantiere, con
concentrazioni medie annuali di PM10 (~2 µg/m3 ) frazionali rispetto al limite di legge (40 µg/m3 ). In
generale dovrà quindi essere adottato il seguente insieme di accorgimenti per contenere l’impatto del
cantiere sulla componente atmosfera:
1. bagnatura delle aree (scavo e piste di cantiere) soggette ad emissione polverulenta con efficienza di
abbattimento pari al 80%;
2. limitazione della velocità dei mezzi in transito sulla viabilità di cantiere;
3. impiego di mezzi omologati secondo le direttive più recenti o dotate di sistemi di abbattimento efficaci
trasporto di inerti su viabilità ordinaria con mezzi telonati o chiusi.
L’impatto derivante dalla fase di cantiere è temporaneo e reversibile a breve termine, ed è giudicato
compatibile, in relazione alla tipologia dell’opera ed al contesto di inserimento. Sulla base delle
considerazioni fatte, è possibile ritenere che l’impatto della fase di cantiere sulla componente atmosfera in
riferimento alla dispersione delle polveri possa essere considerato di entità bassa.
In Fase di esercizio, lo scenario di progetto non introduce variazioni di rilievo per quanto riguarda la
posizione dei massimi di griglia, che si collocano sempre in corrispondenza della sede autostradale A4.
Inoltre, la distribuzione spaziale complessiva dei valori di concentrazione degli inquinanti nel dominio di
calcolo è soggetta, nello scenario di progetto, a variazioni poco rilevanti. In ultimo si osserva che la nuova
viabilità tra la rotatoria 2 su V.le S. Agostino e la rotatoria 3 su via Galilei/via dell’Industria, comporterà una
lieve riduzione delle ricadute a beneficio della parte residenziale sud di Nogarazza ed il contestuale lieve
incremento di ricadute intorno al nuovo tracciato in progetto.
Sulla base di quanto sopra discusso si ritiene il progetto compatibile nel contesto di previsto inserimento.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’area di intervento, ricade nel Bacino Idrografico dei fiumi Brenta-Bacchiglione (N003/03), rientrante nel
Distretto idrografico delle Alpi Orientali, e in particolare il fiume Retrone, in un’area con classe di
pericolosità P2 – pericolosità idraulica media. In base a dati di letteratura (ISPRA) il sito risulta localizzato in
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un’area in cui la superficie piezometrica principale relativa ad un acquifero in pressione in depositi ghiaiosi,
si pone ad una quota intorno a 15-20 m slm (circa 13-18- m dal pc.), con presenza di una falda superficiale,
sospesa su depositi superficiali argillo-limose, a pochi metri dal piano campagna e drenata dal Fiume
Retrone e da alcuni fossi. L’opera di progetto si colloca inoltre all’interno del territorio servito dal Consorzio
di Bonifica Alta Pianura Veneta che gestisce anche i due impianti di sollevamento, S. Agostino sullo scolo
Cordano (recapito finale del territorio interessato dalla porzione dell’intervento a sud del fiume Retrone) e
Selmo sullo scolo Selmo.
Le opere di progetto che interessano i corsi idrici sono il viadotto di scavalco e l’attraversamento del Fosso
Cordano con uno scatolare idraulico .
Nell'ambito dello studio idrologico idraulico è stata svolta un'indagine storica sugli allagamenti verificatisi in
concomitanza ad eventi di piena nei corsi d'acqua maggiori, con lo scopo di inpiduare le aree a rischio di
esondazione intersecate dal tracciato stradale. L'inviluppo delle aree allagate fornisce una visione qualitativa
delle interferenze della nuova sede stradale in progetto con le aree a rischio di esondazione, ed ha consentito
di trarre utili indicazioni progettuali.
Per quanto riguarda la rete di drenaggio di progetto sarà costituita da una rete di tubazioni interrate in PVC
per i diametri fino al DN 250, ed in c.a. per i diametri DN400, 600 ed 800 mm; per le tubazioni che
richiederanno ingombri maggiori saranno adottate tubazioni scatolari in c.a.
Le acque collettate nelle sezioni di chiusura dei bacini, per la parte iniziale del deflusso (acque di prima
pioggia) saranno indirizzate – tramite manufatti scolmatori – ai trattamenti costituiti da vasche prefabbricate
con trattamento in continuo.
Le portate di secondo deflusso bypasseranno i trattamenti e saranno recapitate nei bacini atti a garantire il
principio dell’invarianza idraulica – predisposti per compensare l’aumento della permeabilità delle superfici
interessate dalla nuova viabilità di progetto – ed infine scaricate al recapito con una portata regolata da un
manufatto compatibile con i limiti allo scarico imposti dal consorzio di bonifica competente.
Gli interventi di progetto per le superfici interessate, vengono classificati come “modesta
impermeabilizzazione potenziale”: il dimensionamento dei dispositivi di compensazione è stato basato sul
metodo dell’invaso predisponendo un volume aggiuntivo pari a 2141 mc.
Considerata la generale insufficienza idraulica della rete privata di scolo, e la collocazione in un’area
caratterizzata da una pericolosità idraulica media (PAI) è stato scelto di limitare la portata massima
scaricabile dalla nuova area impermeabilizzata al valore di 5 l/s ha.
Ai fini del calcolo dei volumi da garantire
per l’invarianza idraulica sono state
considerate le sole superfici che subiscono
una modifica del valore di permeabilità: la
viabilità di progetto lungo via G.Galilei, così
come per la viabilità lungo via Monte
Grappa, che interessa il rifacimento della
viabilità esistente non prevede dunque
misure compensative.
I volumi necessari per assicurare l’invarianza
idraulica, in seguito
all’impermeabilizzazione delle superfici
derivante dalla nuova viabilità di progetto,
saranno garantiti da 3 bacini di laminazione
e 2 tubazioni scatolari di seguito descritti:
- nr.3 bacini di laminazione, caratterizzati da
una profondità massima di scavo di 1 m dal
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piano campagna, ed un tirante massimo di 100 cm, presidiati da un manufatto che limiterà la portata allo
scarico al valore di 5 l/s ha attraverso una bocca tarata del diametro massimo pari a 200 mm;
- nr.2 tubazioni scatolari, anch’esse presidiate da un manufatto che limiterà la portata allo scarico al valore di
5 l/s ha attraverso una bocca tarata del diametro massimo pari a 200 mm.
Di seguito il dettaglio delle soluzioni adottate, per ciascun bacino:
1) Il bacino afferente alla rotatoria di progetto “AP_ROT1” colletta le acque di piattaforma, dalla mezzeria
del ponte sul Retrone, fino alla rotatoria di progetto AP_ROT1. Le acque di prima pioggia verranno trattate
in una vasca disoleatrice con funzionamento in continuo in grado di trattare fino a Q=30 l/s; l’esubero di
portata verrà scolmata da un manufatto scolmatore in direzione del bacino di laminazione di progetto.
La posizione della rotatoria AP_ROT1 è interferente con un bacino di laminazione esistente dalla capacità
complessiva pari a 1.000 mc; il bacino di laminazione di progetto dovrà quindi avere una capacità
complessiva data dalla somma del volume richiesto per invarianza 502 mc, e del volume perso per
l’interferenza con le opere di progetto pari a 1'000 mc, per un totale di 1502 mc interessando una superficie di
3'400 mq.
2) Il bacino afferente alla rotatoria di progetto “AP_ROT2”
colletta le acque di piattaforma, dalla mezzeria del ponte sul
Retrone, fino alla rotatoria di progetto AP_ROT2. Le acque di
prima pioggia verranno trattate in una vasca disoleatrice con
funzionamento in continuo in grado di trattare fino a Q=30 l/s;
l’esubero di portata verrà scolmata da un manufatto scolmatore
in direzione del bacino di laminazione di progetto, caratterizzato
da una capacità di accumulo totale di 594 mc interessando una
superficie di 1'750 mq.
3) Il bacino afferente alla viabilità di progetto “AS03” colletta le
acque di piattaforma, dalla rotatoria AP_ROT2, fino alla
rotatoria di progetto AP_ROT3. Le acque di prima pioggia
verranno trattate in una vasca disoleatrice con funzionamento in
continuo in grado di trattare fino a Q=40 l/s; l’esubero di portata
verrà scolmata da un manufatto di sfioro in direzione del bacino
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di laminazione di progetto, caratterizzato da una capacità di accumulo di 590 mc interessando una superficie
di 1'700 mq. Al volume riportato va sommato il contributo calcolato per la laminazione delle acque di
drenaggio afferenti alla rotatoria di progetto AS_ROT4 (vedi pt.6) – che per le caratteristiche dell’area – non
potranno esser allocati in vicinanza della sezione di chiusura del bacino. Il volume complessivo sarà quindi
dato dalla somma di 590+211 mc per un totale di 802 mc.
4) L’invarianza idraulica del primo parcheggio di progetto lungo la viabilità AS03 sarà garantita da un
sistema di 4 linee DN1000 in c.a. disposte in parallelo con una pendenza dello 0.1% e di sviluppo
complessivo pari a 41x4=164 ml. Al termine sarà presente un manufatto limitatore costituito da una bocca
tarata DN200 con recapito nella fognatura esistente; che con un tirante massimo di 1 m alla sezione finale
garantisce un volume di invaso pari a 127 mc.
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5) L’invarianza idraulica del secondo parcheggio di progetto lungo la viabilità AS03 sarà garantita da un
sistema di 2 linee DN1000 in c.a. disposte in parallelo con una pendenza dello 0.1% e di sviluppo
complessivo pari a 76x2=152 ml. Al termine sarà presente un manufatto limitatore costituito da una bocca
tarata DN200 con recapito nella fognatura esistente; che con un tirante massimo di 1 m alla sezione finale
garantisce un volume di invaso pari a 117 mc.
6) Il volume richiesto per invarianza per le acque di drenaggio del bacino afferente alla rotatoria in progetto
AS_ROT4 verrà allocato nel bacino AS03 poiché l’area verde a lato della rotatoria è caratterizzata da terreno
contaminato; è da evitare dunque lo scavo di un bacino che possa disperdere nel sottosuolo acque inquinate.
Vengono di seguito descritti gli interventi che saranno previsti nella fase di realizzazione delle opere stradali
di progetto, allo scopo di evitare l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, l’alterazione del
deflusso delle acque di ruscellamento, nonché gli interventi che verranno realizzati per la raccolta ed il
trattamento delle acque di scarico.
Allo scopo di prevenire fenomeni di inquinamento diffuso, saranno realizzate delle reti di captazione,
drenaggio ed impermeabilizzazione temporanee, soprattutto in corrispondenza dei punti di deposito
carburanti o di stoccaggio di sostanze inquinanti, finalizzate ad evitare che si verifichino eventuali episodi di
contaminazione, nel caso di sversamenti accidentali. Nel seguito vengono indicati i possibili interventi che,
compatibilmente con le esigenze del cantiere, possono essere realizzati come impermeabilizzazioni di tipo
temporaneo:
- costipazione di terreno argilloso e successiva apposizione di materiale terroso compattato;
- apposizione di guaina impermeabile e di materiale terroso compattato;
- realizzazione di uno strato di asfalto.
Relativamente alle eventuali interferenze con le acque superficiali che potrebbero essere determinate dalle
lavorazioni da effettuare nei pressi delle rive dei corsi d’acqua, si provvederà all’intubamento parziale
provvisorio ed alla regimazione di parte del corso d’acqua interessato, mediante l’utilizzo di dispositivi di
protezione realizzati per mezzo di manufatti tubolari in lamiera ondulata. Inoltre, qualora in corrispondenza
dell’area di cantiere si determinassero delle locali e limitate modifiche alla morfologia dei colatori naturali,
con l’abbandono delle linee di drenaggio esistenti ed il convogliamento delle acque superficiali verso nuove
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linee di deflusso, si potrà prevedere la realizzazione di adeguate canalizzazioni di raccolta/convogliamento
temporaneo delle acque di deflusso dei fronti di scavo. Per quanto concerne gli interventi che saranno
previsti per il trattamento delle acque di scarico, questi saranno inpiduati in funzione della loro origine; in
particolare, le acque di supero prodotte durante le fasi di getto del calcestruzzo occorrente per la
realizzazione di opere d’arte (pali, plinti, spalle, pile, scatolari e tombini), nonché quelle derivanti dal
lavaggio degli aggregati, verranno raccolte in apposite vasche e/o fosse rese impermeabili (anche con dei
semplici teloni in materiale plastico), che saranno predisposte nelle immediate adiacenze delle opere da
realizzare. La realizzazione di tali vasche consentirà di evitare la dispersione di acqua mista a cemento che,
mescolandosi alle acque superficiali, ovvero penetrando nel terreno ed incontrando le acque di falda,
potrebbe provocarne l’inquinamento. Le acque di supero verranno quindi opportunamente fatte decantare,
allo scopo di consentire la sedimentazione delle sostanze inquinanti ed il successivo deflusso nell’ambiente.
Per quello che riguarda le acque derivanti dal lavaggio dei mezzi di trasporto e delle macchine operatrici, il
trattamento previsto consiste nella sedimentazione delle particelle grossolane in una vasca a calma idraulica
e nella disoleatura per le particelle grasse e gli olii, che dovranno poi essere convogliati in un pozzetto di
raccolta, per poi venire inviati a trattamento e recupero, ovvero ad idoneo smaltimento.
Relativamente agli scarichi civili, nei casi in cui non e presente la fognatura pubblica, questi verranno
indirizzati in apposite fosse di raccolta di tipo Imhoff, che saranno svuotate periodicamente da mezzi di
raccolta ed allontanate verso recapiti autorizzati al trattamento; invece, per quanto riguarda le acque
meteoriche, è previsto il loro convogliamento nell’apposita rete di captazione costituita da pozzetti in
calcestruzzo e tubazioni interrate, che trasportano tutte le acque nella vasca di drenaggio.
Per quanto riguarda, infine, l’aumento dei processi di erosione e trasporto solido indotto
dall’impermeabilizzazione di aree più o meno vaste dovuta alla localizzazione dei siti di cantiere e delle aree
di lavorazione, si evidenzia come questo fenomeno determina l’aumento di quantità delle acque che, in caso
di eventi meteorici, ruscellano verso i corpi idrici naturali, con concentrazione di deflusso.
A tale proposito, al fine di evitare l’alterazione del deflusso delle acque di ruscellamento, è prevista la
realizzazione di un opportuno impianto di raccolta e drenaggio, adeguatamente dimensionato in modo da
rallentare il flusso delle acque, consentendo il deposito dei detriti.
Il suddetto sistema sarà in grado di far defluire le acque, con particolare riferimento a quelle di prima
pioggia, verso il disoleatore e, quindi, nella vasca di raccolta; per entrambe, e previsto lo svuotamento
periodico dei residui, che verranno allontanati verso discariche autorizzate.
Infine nel caso si generassero per alcune lavorazioni, come le attività di scavo, acque di perforazione con
additivi vari, sarà prevista una specifica raccolta e trasporto in discarica.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
L’area in esame è localizzata nei settori settentrionali della pianura padana-veneta e più precisamente nord-
est del Colli Berici e si estende nell’ambito dei territori dei Comuni di Vicenza (a nord-est) e di Arcugnano e
Altavilla (a sud). Dal punto di vista geomorfologico il settore in esame è ubicato in corrispondenza di una
fascia pianeggiante con quote intorno a 33-35 m slm. L’area è attraversata dal Fiume Retrone che, con
scorrimento dai rilievi dei Colli Berici, si immette più a nord-est nel Fiume Bacchiglione e dal Fosso Cordano
che scorre da sud a nord, lungo il limite orientale della zona industriale di Arcugnano. L’area in esame è
localizzata nell’ambito del bacino del Brenta-Bacchiglione e dalla Cartografia PAI si inpidua l’assenza di
elementi di Pericolosità Geologica.
Dal punto di vista idraulico si inpiduano livelli di Pericolosità media (P2) e moderata (P1) (cfr. Figura 75).
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Geologia
Non essendo edito il Foglio CARG, l’inquadramento geologico generale fa riferimento alla cartografia
geologica della Regione Veneto. Dal punto di vista geologico l’area di studio è localizzata nell’ambito della
zona di pianura alluvionale vicentina a nord-est delle propaggini dei Monti Berici, in cui sono presenti i
conoidi di deiezione fluvio-glaciali quaternari (4b) e depositi alluvionali olocenici-recenti dei sistemi fluviali
secondati ed immissari del Fiume Bacchiglione, caratterizzati localmente da alluvioni prevalentemente
ghiaiose e sabbiose con locali aree di deposizione lacustre-palustre (4c). In corrispondenza dei rilievi collinari
dei Colli Berici, che si sviluppano a sud-ovest, sono presenti litologie più antiche, di età oligocenica-
paleocenica, che rappresentano il substrato geologico generale; tali litologie sono localmente rappresentate
da calcari e calcareniti (7a) e da colate laviche basaltiche (7b). I versanti collinari sono generalmente ricoperti
da terreni di origine eluviale e colluviale a granulometria limo-argillosa, prodotti dall’alterazione dei calcari
sottostanti.
Idrogeologia
Il settore di pianura, in cui si sviluppa l’area in esame è caratterizzato dai depositi alluvionali di alta pianura
con granulometrie ghiaiose-sabbiose che sono sede di acquiferi multifalda. In base a dati di letteratura
(ISPRA) il sito risulta localizzato in un’area in cui la superficie piezometrica principale relativa ad un
acquifero in pressione in depositi ghiaiosi, si pone ad una quota intorno a 15-20 m slm (circa 13-18- m dal
pc.), con presenza di una falda superficiale,sospesa su depositi superficiali argillo-limose, a pochi metri dal
piano campagna e drenata dal Fiume Retrone e da alcuni fossi.
Suolo
Per la definizione dei suoli dell'area in esame si riportano i dati forniti nella Carta dei suoli della Provincia di
Vicenza in scala 1:50.000, pubblicata dall’Osservatorio Regionale Suolo di ARPAV nel 2018.
La legenda della carta dei suoli è strutturata in quattro livelli gerarchici di cui i primi tre descrivono gli
ambienti di formazione del suolo attraverso gradi di approfondimento successivi mentre il quarto dipende
esclusivamente dalle tipologie di suolo presenti.
Dalla cartografia a disposizione si evince che sono interessati dalle opere di progetto:
• CGR2/SRM2: Superfici colluviali subpianeggianti (pendenza inferiore al 2%), costituite da limi e argille.
• CUC3/BAI3: Versanti e superfici sommitali in substrato roccioso, inclinati o molto inclinati (pendenza
compresa tra 5 e 15%), prevalentemente coltivati o a prato.
• COZ1-R: Versanti da ripidi a estremamente ripidi (pendenza superiore al 50%), boscati.
• MED4/BAI1: Versanti con vallecole, ripidi (pendenza compresa tra 30 e 60%), prevalentemente boscati.
Con particolare riferimento all’uso del suolo, l’attivazione e l’utilizzo dell’infrastruttura in esame comporterà
solo una limitata sottrazione ed impermeabilizzazione di superfici attualmente destinate ad uso agricolo. Si
precisa ad ogni modo che l’intervento rientra nelle linee di sviluppo della pianificazione prevista al Piano di
Assetto Territoriale del comune di Arcugnano come infrastruttura secondaria da potenziare e/o di nuova
collocazione regolata dall’art. 43 delle NTO, come rappresentato in Figura 116. Il PAT inpidua, con
apposita grafia, gli adeguamenti della mobilità ordinaria e gli interventi di risoluzione delle criticità locali
nelle frazioni di Arcugnano, Lapio e S.Agostino. Sulla base delle valutazioni fatte è possibile ritenere
l’impatto della fase di esercizio sulla componente suolo e sottosuolo trascurabile.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
Dalle verifiche effettuate sui Piani di Classificazione Acustica, l’area interessata dal progetto appare
zonizzata acusticamente in modo piuttosto eterogeneo; a partire dall’area dello svincolo autostradale di
Vicenza ovest il tracciato in progetto attraversa una sottile striscia in comune di Vicenza classificata come
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aree in classe III, per poi oltrepassare il confine con Altavilla Vicentina, costituito dal fiume Retrone, ed
interessare quindi un’area in classe IV, che si estende fino al tracciato di Viale Sant’Agostino, confine con il
territorio comunale di Arcugnano. La zonizzazione acustica di Arcugnano classifica invece come classe VI
tutta l’area produttiva commerciale di Nogarazza, con al suo perimetro fasce di cuscinetto in classe V e IV,
creando un piccolo triangolo in classe III. Infine vi sono aree in classe V e in classe IV rispettivamente nella
zona a sud e a nord-est dell’area industriale di Nogarazza.
Per quel che riguarda le fasce di pertinenza acustica delle infrastrutture stradali esse sono presenti nella
cartografia delle zonizzazioni acustiche di Vicenza e di Altavilla Vicentina ma mancano in quella di
Arcugnano.
Viale Sant’Agostino è considerata una strada locale di categoria E-F, per la quale sono previste fasce di
pertinenza stradali di ampiezza pari a 30 m all’interno delle quali vigono – per il solo rumore stradale - limiti
assoluti di immissione coincidenti con quelli inpiduati dalla vigente zonizzazione.
Per lo scenario di esercizio del nuovo collegamento stradale in progetto, nel tratto compreso fra l’area dello
svincolo autostradale di Vicenza ovest e la rotatoria di innesto su via Galilei, classificabile come
infrastruttura stradale di categoria C1, deve essere presa in considerazione la presenza di una fascia di
pertinenza acustica di ampiezza pari a 250 m da ambo i lati. I limiti fissati dal D.P.R. 142/2004 per strade di
nuova realizzazione sono pari a 65 e 55 dBA rispettivamente per i periodi diurno e notturno, in assenza di
recettori sensibili.
Per quanto riguarda invece il tratto delle vie Galilei e Meucci, entro la Z.I. Nogarazza, dove l’intervento può
essere classificato come riqualificazione di infrastruttura stradale locale esistente, di categoria E-F, sono
previsti i limiti assoluti di immissione coincidenti con quelli di zonizzazione, pari a 70 dBA sia per il periodo
diurno per quello notturno.
Nell’ambito dello Studio Previsionale Acustico, è stata eseguita una campagna di rilievo ante operam in data
4 Febbraio 2022. In particolare sono stati eseguiti due rilievi acustici di durata circa oraria in due punti
posizionati pressoché a bordo strada degli attuali tracciati di Viale Sant’Agostino e della S.P. 106 della Pilla,
all’incirca in prossimità delle due previste rotatorie di intersezione con la nuova viabilità in progetto. Questi
punti possono essere considerati rappresentativi della potenziale esposizione di recettori residenziali già
attualmente presenti. L’obiettivo dei rilievi effettuati è stato quello di valutare il clima acustico complessivo
dell’area di interesse come determinato dall’attività della principale sorgente di rumore presente nella zona,
costituita dal traffico autoveicolare, in discreta parte anche pesante, in transito lungo gli attuali tracciati di
Viale Sant’Agostino e della S.P. 106 della Pilla nella tratta in esame.
Dall’analisi dei due tracciati temporali il contributo del traffico autoveicolare in transito appare certamente
predominante rispetto ad ogni eventuale altra sorgente acusticamente attiva presente nella zona.
Nelle attuali condizioni di clima acustico, i limiti assoluti di immissione non vengono rispettati nel punto di
misura posizionato lungo il tracciato di Viale Sant’Agostino, mentre per quello di Via Pilla, il dato rilevato
sperimentalmente risulta conforme ai limiti di legge per aree in classe IV (aree di intesa attività umana).
Tenuto conto che, per lo scenario attuale, i limiti di fascia di pertinenza coincidono con quelli di
zonizzazione, nemmeno considerando tale tipo di limite si verifica la conformità ai limiti di legge per il
punto di Viale Sant’Agostino, ma solo per quelli di Via Pilla.
Per quel che riguarda i limiti di emissione e di immissione utilizzando il percentile alle 90 si ha il rispetto dei
limiti di legge.
Lo studio previsionale dell’impatto sul territorio è stato condotto utilizzando SoundPlan ver. 8.2.
In particolare è stato studiato lo scenario di attuale esercizio (situazione ante operam) della rete viabilistica
locale entro l’intera area interessata dalla futura realizzazione del collegamento stradale in accordo ai
contenuti del modello trasportistico. Dalle analisi, lungo l’intero tracciato di Viale Sant’Agostino fino alla
derivazione della S.P. 106 e lungo la S.P. 106 stessa, sia per il periodo diurno che per quello notturno, la
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ricostruzione modellistica – dopo opportuna taratura - mostra la presenza di situazioni abbastanza
problematiche, con valori di immissione da sorgente stradale decisamente importanti.
Questa situazione motiva ulteriormente la necessità di realizzare il nuovo collegamento in progetto onde
permettere un miglioramento del clima acustico in corrispondenza di un gran numero di recettori posti
immediatamente a bordo strada ed oggi pesantemente impattati.
Per quel che riguarda la situazione di post operam lungo il tracciato di Viale Sant’Agostino il clima acustico
sia per il periodo diurno che per il notturno tende a migliorare sensibilmente in particolar modo nel tratto a
sud della prevista rotatoria di intersezione con la nuova viabilità.
Questo è ovviamente dovuto al fatto che flussi di traffico originariamente incanalati dalla grande rotatoria di
disimpegno della tangenziale sud di Vicenza e dei raccordi per lo svincolo autostradale di Vicenza ovest
verso via degli Scaligeri, Viale del Lavoro e verso Viale Sant’Agostino, sono ora indirizzati direttamente
verso sud-est lungo la nuova viabilità
Analogamente molto sgravata dal traffico risulta anche via Pilla nel tratto compreso tra la sua derivazione da
Viale Sant’Agostino e la zona ove è prevista la realizzazione della rotatoria di accesso verso nord all’area
produttiva.
Oltre a detti sensibili miglioramenti, viene evidenziato anche un incremento dei livelli di pressione acustica
della zona immediatamente limitrofa al tratto di nuova realizzazione compreso fra poco prima ad ovest della
rotatoria di Viale Sant’Agostino e la rotatoria di intersezione con la SP 106 della Pilla all’estremo sud
dell’area d’intervento e lungo le vie Galilei e Meucci. Se tuttavia all’interno della zona industriale gli
incrementi dei livelli previsti non destano preoccupazione a causa della totale assenza di possibili ricettori
residenziali e della presenza di limiti assoluti di immissione più elevati, così non è per l’area in prossimità
della rotatoria dove sono invece presenti alcuni ricettori potenzialmente impattati.
Per approfondire l’argomento sono state effettuate verifiche puntuali ai persi ricettori e sono stati
inpiduati i superamenti dei limiti di legge sia nell’ante operam che nel post operam.
Dopo premesse molto approfondite, la valutazione si conclude con un’analisi molto sintetica e qualitativa dei
risultati. In particolare viene detto che “se si esaminano i casi di recettori per i quali i livelli di immissione crescono
nel post operam rispetto all’ante operam, e contemporaneamente per i quali si identificano nuovi superamenti dei limiti
di legge nel post operam, ovvero superamenti non presenti in ante operam, i casi di effettiva non conformità ai limiti di
legge risultano solamente 2 in periodo diurno (corpo Nord dell’edificio di Viale Sant’Agostino, 8, al secondo piano della
facciata Nord ed al primo piano della facciata Ovest) e 7 per il periodo notturno, di cui però solo 3 con superamenti su-
periori a 1 dB(A) (corpo Est dell’edificio di Viale Sant’Agostino, 8, al secondo piano della facciata Nord, edificio di Viale
Sant’Agostino, 3, al secondo piano della facciata Sud e corpo Sud dell’edificio di Viale Sant’Agostino denominato Casa
Cece, al primo piano della facciata Sud).
Spesso infine le non conformità ai limiti di legge si prevedono in corrispondenza di recettori posti su facciate cieche,
oppure per edifici posti direttamente a bordo strada di Viale Sant’Agostino, per i quali risulta comunque problematico
mitigare le emissioni derivanti dal traffico autoveicolare”.
Gli estensori della valutazione concludono sostenendo che “il progetto comporta, specie in prossimità della
rotatoria di disimpegno della nuova viabilità su Viale Sant’Agostino, un generale miglioramento del clima acustico
locale, benchè ancora non sempre entro i limiti di legge, a meno di isolati recettori, per i quali risulta comunque
particolarmente difficoltoso intervenire a causa dell'estrema vicinanza degli stessi al tracciato stradale attuale e/o
previsto per la fase di esercizio della nuova viabilità, e per i quali le variazioni sono in genere inferiori a 1 dB(A).
L'impatto complessivo del progetto appare quindi trascurabile”.
Come intervento di mitigazione è previsto solamente l’utilizzo di uno strato di finitura della pavimentazione
stretta stradale di tipo fonoassorbente.
Valutazione
Alla luce dell’analisi effettuata, si ritiene necessaria l’inpiduazione e la codifica di tutti i ricettori inseriti
nelle fasce di pertinenza acustica delle tratte di progetto, distinguendone la destinazione d’uso (quanto meno
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distinguendo residenziale e produttiva) e verificando l’eventuale presenza di ricettori sensibili, nonché di
altri eventuali ricettori posti all’esterno di dette fasce che ma si ritiene subiscano un impatto negativo.
Al fine di rendere evidente la riduzione dell’impatto acustico si chiede di predisporre un prospetto
dettagliato di confronto fra i valori ante e post operam relativamente alla facciata più esposta e di confronto
con i limiti di legge per tutti i ricettori e un prospetto di sintesi.
A tal proposito appare ineccepibile che la fascia di rispetto stradale debba avere un unico limite di
riferimento per entrambi i lati. considerato che le infrastrutture sono disciplinate da specifico decreto; si
ritiene necessaria una decisione, anche con gli enti competenti (Comuni), in merito alla definizione dei limiti.
In caso di superamenti dovranno essere valutati gli opportuni interventi di mitigazione con priorità alle
abitazioni.
Si chiede infine conferma che la variazione dei livelli rappresentata nella figura 22 della relazione si riferisca
alla situazione peggiorativa (fra periodo diurno e notturno).
Valutazione post integrazioni
Dall'analisi della documentazione la revisione della valutazione risulta adeguata e fornisce gli elementi di
approfondimento e di sintesi richiesti.
Si riporta che in fase previsionale è emersa la necessità di intervenire con opere di mitigazione passive solo in
corrispondenza di 2 ricettori.
In linea generale la situazione risulta migliorata dal punto di vista acustico presso molti edifici mentre si ha
un peggioramento nell'area industriale di Nogarazza, in cui, però, vi sono sostanzialmente solo ricettori a
destinazione produttiva e/o commerciale.
Per quel che riguarda gli accertamenti strumentali il programma di controllo dovrà essere concordato con il
Dipartimento Arpav territorialmente competente (Dipartimento di Vicenza) con il quale dovranno essere
valutati anche i risultati degli stessi.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI
Dal database di ARPAV, il quale costituisce il catasto regionale delle sorgenti a radiofrequenza, risulta che in
prossimità del tracciato di progetto sono presenti alcuni impianti di telecomunicazione attivi.
Per quanto riguarda il rischio Radon dalla mappa e dalla lista dei comuni veneti a rischio Radon, messe a
disposizione da ARPAV, si evince che il solo comune di Vicenza è a rischio, mentre Altavilla Vicentina e
Arcugnano attualmente non lo sono.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
Dal punto di vista paesaggistico la zona d’intervento all’interno viene denominata “Alta Pianura Vicentina”.
Gli elementi di valore paesaggistico sono rappresentati da:
- centri storici
- ville venete
- paesaggio rurale e collinare
In particolare, le maggiori valenze ambientali e paesaggistiche sono rappresentate dal SIC Colli Berici. Dalle
tavole del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale si è rilevato che le opere di progetto interessano
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“Ambito di paesaggio: Gruppo collinare dei Berici”. Con riferimento al caso di interesse si analizzano i
vincoli e le valenze paesaggistiche e ambientali inpiduabili all’interno della zona:
- Immobili e aree di notevole interesse pubblico, così come definite dall’art. 136 del d.lgs. 42/2004 (ex L.
1497/1939): non presenti;
- Aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142 del d.lgs. 42/2004 (ex L. 431/1985);
- Patrimonio architettonico: Villa veneta Villa Braga – Fracasso;
- Patrimonio archeologico: vincolo non presente;
- Altre emergenze di interesse
Le principali interferenze generate della cantierizzazione delle opere in esame sul paesaggio sono legate
essenzialmente ad impatti visivi, nonché ed alterazioni della morfologia e/o della qualità del territorio su cui
insisteranno i cantieri, per un periodo comunque limitato nel tempo. L’impatto sul paesaggio durante le fasi
di costruzione degli interventi in oggetto può essere attribuito alla presenza dei cantieri. La realizzazione
dell’area di cantiere in prossimità del viadotto, determina in modo particolare impatti relativi alla sottrazione
di suolo, seppure momentanea, con potenziali interferenze nei confronti della vegetazione ripariale. Si
sottolinea, che tale alterazione sarà momentanea e circoscritta alla fase di cantiere e a seguito della fase di
costruzione per le aree impegnate dai cantieri, sarà ripristinato lo stato ante operam. Sulla base delle
considerazioni effettuate, si ritiene l’impatto sulla componente paesaggio di lieve entità.fase di cantiere e
come, a seguito della fase di costruzione per le aree impegnate dai cantieri sarà ripristinato, ove possibile, lo
stato ante operam. Sulla base delle considerazioni sopra effettuate, si ritiene l’impatto sulla componente
paesaggio di lieve entità.
In ragione della tipologia degli interventi proposti e della loro collocazione nel contesto del nodo
autostradale di Vicenza ovest, si escludono rilevanti interferenze connesse alla realizzazione del progetto. Il
progetto mostra una consistenza che, dal punto di vista dell’impronta paesaggistica, appare compatibile con
il carattere delle preesistenze. Sulla base delle considerazioni fatte si ritiene che l’impatto legato
all’illuminazione artificiale della fase di esercizio possa essere considerato trascurabile.
Valutazione
La realizzazione di opere a verde lungo l’intervento stradale costituite principalmente da:
- sistemazione a verde delle aiuole spartitraffico tra l’adeguamento della nuova viabilità ed i percorsi
ciclopedonali protetti, nelle aiuole dei parcheggi e delle nuove rotatorie con piantumazione a basso impatto
manutentivo costituite preferibilmente da vegetazione già presente nell’area, con impianti arbustivi di specie
autoctone e possibilmente seguendo una progettazione particolarmente attenta all’integrazione tra la nuova
viabilità/rotatorie ed il paesaggio circostante;
- rivegetazione delle scarpate in rilevato scegliendo specie legnose coerenti con la vegetazione potenziale
dell’area, effettuando una piantagione con disposizione non geometrica e mescolando le specie a creare delle
formazioni prossimo naturali e/o a macchia seriale;
- fasce boscate tampone e siepi realizzate a lato strada, a lato della rampa est di accesso al ponte sul Retrone o
dei bacini di laminazione ed ex aree di cantiere logistico/operative tramite sistemi lineari di vegetazione con
funzioni multiple tampone (o filtro) e paesaggistico-naturalistiche,
Gli interventi di riqualificazione accennati dovranno essere integrati e descritti all’interno di un più ampio e
articolato ragionamento territoriale ed ecosistemico che riprenda e sviluppi sinergicamente i concetti più
oltre espressi relativamente agli impatti sulle componenti “Caratterizzazione delle Risorse Naturali ed
Agronomiche”, “Caratterizzazione della Flora e Fauna”, “Caratterizzazione per la Tutela dei siti S.I.C./Z.P.S”.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
La viabilità primaria presente nella zona è rappresentata da:
- Autostrada A4 “Serenissima”: rappresenta il principale asse di comunicazione viario del nord Italia. Inizia
in corso Giulio Cesare a Torino e termina a Sistiana (TS), dopo un percorso di 523 km, dove s’innesta nella SR
14 (ex SS 14 “della Venezia Giulia”) e dove ha inizio il Raccordo Autostradale RA 13 che la collega al confine
con la Slovenia. Attraversa trasversalmente la pianura padana e la pianura veneta, nonché le principali aree
urbane delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli – Venezia Giulia, interconnettendosi con
numerose delle principali strade e autostrade italiane. Ad oggi è una delle più trafficate arterie stradali
d’Europa.
- SR 11 “Padana Superiore” (ex SS 11 “Padana Superiore”): ha inizio in piazza della Repubblica a Torino e
termina in piazzale Roma a Venezia, attraversando trasversalmente la parte settentrionale della Pianura
Padana e collegando le città di Torino, Vercelli, Novara, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia,
con un percorso di 429 km.
Relativamente all'entità dei flussi veicolari transitanti sulla rete stradale provinciale e locale di interesse e, in
particolare, entro l’area interessata dal progetto di cui si tratta, è stato svolto uno specifico studio
trasportistico, finalizzato anche e in particolare al dimensionamento del progetto nel suo complesso ed alla
verifica delle portate limite degli incroci e delle rotatorie interessate. Entro l’area interessata dal progetto di
cui si tratta, è stato svolto uno specifico studio trasportistico, finalizzato anche e in particolare al
dimensionamento del progetto nel suo complesso ed alla verifica delle portate limite degli incroci e delle
rotatorie interessate. L’incremento di traffico evidenziato nello scenario di progetto dal modello di
simulazione, via Meucci e via Galilei è espresso in volumi totali rispetto allo stato attuale, tuttavia questa
rappresentazione non tiene conto del livello di partenza, ossia i volumi allo stato attuale, che sono molto
molto bassi con Q/C< 0,35. Negli scenari di progetto, c’è una sostanziale redistribuzione dei volumi che oggi
usano solamente via Fermi per accedere a viale S. Agostino verso via Galilei. Per la stima del carico in
entrambe le viabilità è stato utilizzato il “volume nella direzione più carica” (Volume direzionale massimo,
espresso in veicoli equivalenti) e messo a confronto con la capacità (VeicEq/h perdirezione). Secondo i dati, il
rapporto flusso/capacità, che è un indicatore della potenziale “congestione” e del Livello di Servizio, già allo
stato attuale è ampiamente positivo sui due assi. La nuova rete di progetto, che prevede via Meucci
agganciata a via Pilla, ma anche un’accessibilità all’intera ZI S. Agostino possibile da più itinerari, consente
una miglior compatibilità dei flussi rispetto alle sezioni stradali.
In conclusione, secondo le valutazioni fatte, l’impatto della fase di esercizio sulla componente traffico risulta
con un effetto migliorativo elevato.
Valutazione
Pur valutando “viabilisticamente” migliorativo l’intervento nel suo complesso, all’interno della relazione
generale dello S.I.A. si fa riferimento ad uno “specifico studio trasportistico, finalizzato anche e in particolare al
dimensionamento del progetto nel suo complesso ed alla verifica delle portate limite degli incroci e delle rotatorie
interessate”, che non risulta riportato tra gli elaborati, se non per i riferimenti ai macro-flussogrammi relativi
ai flussi di traffico attuali, di progetto e incrementali, evidenziati nella relazione generale.
Ai fini della completezza della analisi, così come riportato esattamente a pagina 17 della Relazione tecnica
Generale del Progetto Definitivo “la Provincia suggerisce di attenersi alle Linee Guida presenti nel sito internet in
relazione alla procedura VIA”.
In riscontro a tale nota risulta pertanto necessario procedere alla stesura di un idoneo ed approfndito stu-
dio viabilistico di cui alle “Linee guida per la stesura degli studi di traffico nelle istruttorie di Valutazione
Impatto Ambientale” del 14 giugno 2020 che comprenda un idoneo approfondimento in relazione ai punti 5,
e 6 del suddetto documento, da sviluppare in relazione all’importanza dell’intervento con particolare riguar-
do a:
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- ricostruzione della domanda di traffico, anche mediante l’ausilio di nuovi ed aggiornati rilevamenti di
traffico rispetto a quanto reso disponibile dal Comune di Vicenza, considerata l’importanza e l’area di
influenza dell’intervento
- ricostruzione del fattore dell’ora di punta PHF
- ricostruzione della matrice Origine Destinazione degli spostamenti caratteristici nell’ambito di influenza
del progetto, nelle ore di punta inpiduate
- rappresentazione e descrizione dell’offerta infrastrutturale attuale (strade e intersezioni interessate)
- rappresentazione dello scenario progettuale e dei flussi corrispondenti
- quantificazione dei flussi di progetto e della ridistribuzione dei flussi attuali
- modellazione dei flussi di traffico con macromodelli di assegnazione – analisi della rete
- ricostruzione dello scenario dello stato di fatto, scenario di progetto e valutazione degli scenari
incrementali e verifica di altri ed eventuali interventi programmati sovraordinati
- valutazioni di nodo e di rete ed inpiduazione delle eventuali criticità in relazione allo scenario
progettuale
- analisi dei livelli di servizio di strade e intersezioni ed elaborati comparativi
- analisi, descrizione e verifica funzionale di capacità delle proposte mitigative previste nell’ambito dello
scenario di progetto
Lo studio dovrà contenere opportuni ed esaustivi elaborati grafici riepilogativi dei flussi di traffico attuali
e indotti (con indicazione degli orari di punta previsti) dei flussi alle intersezioni con l’inpiduazione delle
specifiche manovre ai nodi.
Ai fini valutativi dovrà essere sviluppata una accurata e specifica analisi, anche tramite microsimulazione
dinamica, del nodo a rotatoria localizzato in adiacenza al casello di Vicenza Ovest, al fine di valutare
compiutamente le eventuali interferenze e criticità legate ai flussi di quell’ambito.
Analogamente tutte le nuove intersezioni, nonché le intersezioni riqualificate nell’ambito del progetto,
dovranno essere valutate nel dettaglio ai fini della compatibilità con i livelli di servizio attesi di cui al punto 7
delle Linee Guida della Provincia di Vicenza.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Non risultano presenti adeguate valutazione a riguardo di questo aspetto.
E’ quindi necessaria una analisi in questo senso, che dovrà essere integrata e supportata da una valutazione
attenta degli aspetti di interferenza ed interconnessione tra il progetto de quo e gli elementi dell’agro-
ecosistema e naturalistici presenti:
- corsi d’acqua e idrografia minore (rogge, canali, scoli, risorgive ecc);
- vegetazione lineare e di massa presente a corredo della rete idrografica minore con particolare riguardo
all’area umida del Retrone e del Cordano;
- viabilità rurale minore (strade bianche, capezzagne ecc) e relativo corredo vegetale (grandi alberi, piantate,
masse ecc).
Prendendo spunto dall’analisi di cui sopra dovrà essere elaborato un progetto di sistemazione e inserimento
ambientale e paesaggistico, che operi una riqualificazione degli elementi di conflitto.
Dovranno essere compresi, all’interno di questo ampio approccio territoriale, anche gli interventi appena
accennati di
- sistemazione a verde delle aiuole spartitraffico
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- realizzazione di parcheggi alberati e permeabili
- realizzazione di rotatorie con piantumazione
- rivegetazione delle scarpate in rilevato con interventi di rinverdimento erboso con specie che favoriscano la
presenza degli impollinatori;
- fasce boscate tampone e siepi realizzate a lato strada,
- vegetazione all’interno dei bacini di laminazione, con funzioni multiple tampone (o filtro) e paesaggistico-
naturalistiche;
- una riprofilatura dei bacini a bassa pendenza (almeno in alcuni tratti) per favorire la colonizzazione degli
anfibi nella fase riproduttiva.
Dovranno essere prodotti elaborati di analisi e di progetto, comprensivi di dettagli e particolari costruttivi,
relazione tecnico-illustrativa e preventivo dei costi della realizzazione e della manutenzione per almeno i
primi anni di vegetazione.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..
CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA
L’infrastruttura stradale di progetto attraversa un territorio prevalentemente caratterizzato dall’uso
industriale; da una prima indagine effettuata, non si è rilevata la presenza di esemplari arborei di elevato
valore o pregio. Tuttavia, nel caso in cui risultasse necessario movimentare le specie arboree ed arbustive
presenti nell’area di intervento, verranno utilizzate le modalità operative di seguito indicate, che ne
consentiranno il loro successivo riutilizzo:
- le specie arboree ed arbustive che dovranno essere espiantate e successivamente reimpiegate, verranno
marcate in campo e spostate per un successivo riutilizzo negli interventi di recupero ambientale;
- le suddette piante verranno quindi collocate in depositi provvisoriamente allestiti, che saranno in grado di
assicurare la loro protezione contro le avversità atmosferiche e, in genere, contro tutti i possibili agenti di
deterioramento;
- per l’intero periodo in cui si renderà necessario accantonare nei suddetti siti di deposito provvisorio tali
specie arboree e/o arbustive, si provvederà alla loro irrigazione, nonché ad effettuare le concimazioni e gli
eventuali altri trattamenti (tutori, ecc.) che consentiranno la corretta conservazione delle piante stesse, in
modo che possano venire reimpiegate alla fine dei lavori.
Per quanto concerne, invece, le piante ubicate nei siti di cantiere e limitrofe alle aree di intervento, che
saranno mantenute nella loro attuale localizzazione, sono previste le seguenti modalità di salvaguardia delle
stesse.
Infine, qualora siano previsti degli abbattimenti di specie arboree e arbustive, in particolare se effettuati in
prossimità di superfici vegetate da conservare, questi saranno eseguiti seguendo scrupolosamente le corrette
tecniche forestali, in modo da non danneggiare la vegetazione delle aree limitrofe; a tale proposito, gli alberi
situati nelle vicinanze di altre piante arboree o arbustive da conservare, non dovranno essere abbattuti con le
ruspe o altri mezzi meccanici che provocano un ribaltamento non controllato della pianta e, quindi, rischi di
sbancamenti, lesioni o abbattimenti accidentali delle piante limitrofe.
Salvaguardia della fauna
Nella fase di cantiere, si avrà particolare cura di non chiudere o ostruire passaggi e/o attraversamenti, allo
scopo di mantenere le connessioni lungo le maglie della rete ecologica che la realizzazione delle opere
stradali di progetto andrà inevitabilmente ad interrompere, in modo di evitare che animali di piccola e media
taglia siano costretti a tentare l’attraversamento della statale. Inoltre, qualora nel corso delle attività di
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movimentazione delle terre venissero alla luce animali in letargo o cucciolate, si avrà cura di trasportarli in
luogo idoneo. Nelle aree di cantiere si dovrà quindi evitare di lasciare al suolo rifiuti organici (avanzi di cibo,
scarti, ecc.), allo scopo di non attirare animali.
Sulla base delle considerazioni fatte, è possibile ritenere che l’impatto della fase di cantiere sulla componente
vegetazionale possa essere considerato trascurabile
Il progetto prevede per la riqualificazione di via Monte Grappa e l’adeguamento di SP della Pilla tra la nuova
intersezione a rotatoria con via Meucci e via Calvi, ovvero l’adeguamento della carreggiata ad una strada
urbana tipo F (due corsie da 2,75m e due banchine da 0,5m), l’abbattimento di alcuni platani attualmente
presenti a lato della strada nei punti di restringimento ed in curva costituendo di fatto elementi di pericolo in
termini di sicurezza alla circolazione. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province
di Verona, Rovigo e Vicenza, interpellata sull’argomento durante l’incontro con i progettisti del 11/01/2021,
non ha manifestato preclusioni sulla rimozione dei platani non essendo tutelati da particolari vincoli, salvo
prevedere un’adeguata riqualificazione del verde nell’intorno dell’infrastruttura stradale. L’abbattimento dei
suddetti platani sarà pertanto compensato tramite la realizzazione di opere a verde lungo l’intervento
stradale costituite principalmente da
- sistemazione a verde delle aiuole spartitraffico tra l’adeguamento della nuova viabilità ed i percorsi
ciclopedonali protetti,
- rivegetazione delle scarpate in rilevato scegliendo specie legnose coerenti con la vegetazione potenziale
dell’area,
- fasce boscate tampone e siepi realizzate a lato strada, a lato della rampa est di accesso al ponte sul Retrone
o dei bacini di laminazione ed ex aree di cantiere logistico/operative tramite sistemi lineari di vegetazione
con funzioni multiple tampone (o filtro) e paesaggistico-naturalistiche,
In particolare le fasce tampone verranno realizzate a nord ed a sud della Z.I. a costituire una barriera
naturalistica di cambio del paesaggio tra la zona industrializzata, caratterizzata da una viabilità di
scorrimento ed attraversamento del traffico leggero e pesante e quelle riqualificate dal punto di vista urbano
(vedi via M.teGrappa, via S. Agostino e SP della Pilla che di fatto penteranno viali urbani, maggiormente
vivibili dai residenti locali).
Valutazione
Si ritiene che le considerazioni di recupero, integrazione e riqualificazione della componente vegetazione,
flora e fauna, debbano esse oggetto delle analoghe valutazioni di approfondimento e di progetto di quelle in
precedenza indicate a proposito della componente “Risorse Naturali ed Agronomiche”.
Inoltre, si ritiene necessario approfondire le modalità di attraversamento dei corpi idrici superficiali 285_20 F.
Retrone e 286_10 Scolo Cordano e modalità di mitigazione degli impatti sulla fauna ittica.
Valutazione post integrazioni
Le integrazioni prodotte sono esaustive.
Si evidenziano peraltro i seguenti elementi da meglio integrare nella successiva fase di progettazione
(progetto esecutivo):
prevedere la messa a dimora di alberature anche sulle porzioni basali bacini di laminazione, con
modalità naturaliformi, e non solamente nelle fasce perimetrali;
prevedere nei nuovi parcheggi la posa di alberature tra i posti auto (almeno 1 albero ogni 4-6 stalli)
sia per la mitigazione degli spazi di sosta, evitando ampie distese impermeabili, che per completare
la connessione ecologica complessiva, ben articolata negli spazi esterni;
integrare il piano della manutenzione considerando anche l'irrigazione, di cui andrà indicata la
durata;
integrare il computo metrico estimativo con la quantificazione dei costi di manutenzione per almeno
due anni, comprensiva dell'irrigazione.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..
CARATTERIZZAZIONE PER LA TUTELA DEI SITI S.I.C./Z.P.S PER LA V.INC.A.
Il SIC più vicino, “Colli Berici” (IT3200037), si trova a circa 1 km di distanza dall’area di intervento, mentre
secondo nelle vicinanze è il “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” (IT3220040), che dista a circa 5 km. La
ZPS più prossima, “Ex cave di Casale – Vicenza” (IT3220005), è invece collocata a circa 5,8 Km di distanza.
Nell’ambito dello studio di incidenza ambientale sono stati inpiduati i fattori perturbativi sulla base della
lista delle pressioni, minacce ed attività riportati nell’Allegato B alla DGRV n. 1400 del 29.08.2017. Per
ciascuno dei fattori considerati, l’identificazione degli effetti è avvenuta sulla base delle possibili variazioni
delle condizioni rispetto alla mancata realizzazione del progetto e descritte in riferimento a estensione,
durata, magnitudine/intensità, periodicità, frequenza, probabilità di accadimento.
In particolare per il fattore perturbativo D01.02 -Strade, autostrade (include tutte le strade asfaltate o
pavimentate)- per la fase di cantiere e operativa, è stato valutato che il traffico generato in fase di cantiere dai
mezzi, in termini di inquinanti aerodispersi e rumore, ha ricadute trascurabili e locali, nel ristretto intorno
dell’area di progetto, nonchè temporaneo.
Viene richiamata la possibilità di contaminazione della matrice suolo e acque sotterranee ma legata solo a
fenomeni di cattiva gestione dei rifiuti prodotti in fase di cantiere non adeguatamente stoccati e gestiti che
può essere evitata con un idoneo piano di gestione ambientale del cantiere.
Anche la possibilità di contaminazione della componente idrica è legata a possibili sversamenti accidentali
durante le fasi di cantiere dovuti anche a condizioni metereologiche estreme: situazioni che possono essere
evitate mediante una corretta gestione della fase transitoria.
Sulla base della descrizione delle potenziali fonti di impatto riferibili alla realizzazione e all’esercizio degli
interventi in esame e della loro quantificazione, considerata la distanza che separa l’opera nel suo complesso
dai siti rete Natura 2000 ad esso più prossimi, la realizzazione degli interventi oggetto dell’istanza viene
ritenuto senza possibili effetti significativi negativi di tipo diretto o indiretto sui siti rete Natura 2000 presi in
esame.
Valutazione
Nello studio di incidenza ambientale non sono state approfondite le incidenze sul corridoio ecologico,
definito dal PTRC PAT Altavilla, che viene attraversato dai lavori . A tal fine la relazione va integrata
analizzando l’impatto dei lavori sulle perse matrici ambientali rispetto al corridoio stesso. L’analisi va
condotta elaborando dei buffer per ciascun fattore perturbativo ed inpiduando eventuali effetti e/o
incidenze in particolare sulle specie che maggiormente beneficiano della presenza del corridoio ecologico.
Va inoltre chiarito che tipo di riqualificazione si prevede effettuare sul Retrone, a cantiere terminato, in
particolare sull’area sotto il ponte.
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento..
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Al termine dell’analisi sopra riportata, dopo avere eventualmente modificato/integrato il testo di sintesi
inserito dal commissario referente, procedere con un breve giudizio di sintesi, anche di poche righe, dal
quale emerga un quadro delle eventuali criticità ed il modo in cui vengono affrontate, ovvero
l’incompletezza del quadro progettuale e la conseguente richiesta di specifiche integrazioni; nel caso di
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richiesta di integrazioni, si procederà, in fase di revisione successiva all’arrivo delle integrazioni stesse, a
ricalibrare il giudizio sintetico conclusivo; si termini poi con la valutazione conclusiva da riportare nel box
seguente, riferita ad uno dei tre possibili casi citati.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto in esame non si pone in contrasto ovvero in condizioni di interferenze rispetto ad altri piani,
progetti o interventi in zone limitrofe, né questi ultimi possono interagire con l’intervento oggetto del parere.
Non si ravvedono condizioni di contrasto ovvero ostative circa i vincoli territoriali vigenti.
I rilievi evidenziati dall’Autorità di Bacino Distretto Alpi Orientali, hanno portato allo stralcio dal progetto
iniziale della pista ciclabile lungo la S.P. Pilla e del parcheggio lungo la viabilità interna della Z.I. di
Sant’Agostino.
Il grado di approfondimento documentale, anche dopo l’invio delle specifiche integrazioni richieste, la
tipologia degli elaborati e l’accuratezza degli elementi ivi riportati possono essere considerati adeguati alle
finalità che il proponente intende conseguire.
Non si ritiene di richiedere ulteriori integrazioni, approfondimenti o chiarimenti di sorta.
La considerazione degli impatti, riferibili alle specifiche attività oggetto dell’istanza, porta a ritenere come il
progetto non comporti, in sé, pressioni o effetti significativi per l’ambiente, rilevando tuttavia come, nel
contesto in cui l’intervento andrà ad inserirsi, l’impatto sulle componenti acustiche, traffico/viabilità e
progetto del verde debba essere oggetto di monitoraggio successivo.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
all’intervento, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
1) Il proponente è impegnato a realizzare le modifiche proposte nel rispetto:
• della documentazione progettuale presentata, comprensiva di tutte le modifiche inviate in fase di
integrazioni;
• delle prescrizioni della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio ( vedi allegato);
2) Il progetto esecutivo dovrà contenere un aggiornamento del progetto del verde che preveda:
• la messa a dimora di alberature anche sulle porzioni basali bacini di laminazione, con modalità
naturaliformi, e non solamente nelle fasce perimetrali;
• la posa di alberature nei nuovi parcheggi tra i posti auto (almeno 1 albero ogni 4-6 stalli) sia per la
mitigazione degli spazi di sosta, evitando ampie distese impermeabili, che per completare la connessione
ecologica complessiva, ben articolata negli spazi esterni;
• l’integrazione del piano della manutenzione considerando anche l'irrigazione, di cui andrà indicata la
durata;
• l’integrazione del computo metrico estimativo con la quantificazione dei costi di manutenzione per almeno
due anni, comprensiva dell'irrigazione.
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3) A seguito della realizzazione dell’intervento, in tema di impatto acustico, si dovrà:
a) nella fase di cantiere
Applicare le indicazioni presenti nel PMA relative alla gestione delle emissioni rumorose e delle eventuali
emissioni vibrazionali, di operare con i monitoraggi del caso secondo le indicazioni normative di settore, più
recenti e cautelative e nel caso si riscontrassero potenziali e/o manifeste criticità di operare nell’immediato
con le dovute mitigazioni, i sistemi di contenimento le adeguate procedure del caso per riportare a norma di
legge i livelli di emissione sonora (e nel caso vibrazionale) sopra-limite riscontrati. Si ricorda di chiedere agli
enti preposti le opportune deroghe ai limiti di legge così come precedentemente indicato nelle comunicazioni
dell’Ente scrivente. Al PMA dovrà essere allegata planimetria con ubicazione delle aree di cantiere e
relazione esplicativa delle attività previste. I punti di monitoraggio dovranno essere scelti sulla base degli
esiti dello studio previsionale.
b) nella fase di post operam:
In tutti i ricettori in cui sono stati previsti interventi di bonifica acustica dovranno essere effettuate misure
di post opera sia in periodo diurno che notturno finalizzate a valutare l’effetto di tali interventi. Le misure
devono essere svolte nell’osservanza delle tecniche di rilevamento e di misurazione indicate da DM
16.03.1998. A corredo delle misure è opportuno effettuare una misurazione del traffico stradale distinto per
categorie veicolari e velocità di marcia.
Le misurazioni devono essere effettuate una volta dopo la dismissione dei cantieri e nel primo anno di
esercizio della nuova infrastruttura (o quando il traffico ha raggiunto il regime).
Analoghe misurazioni dovranno essere effettuate nei punti in cui sono state effettuate le misure di ante opera
al fine di effettuare le verifiche del caso.
4) A seguito della realizzazione dell’intervento, in tema di impatto viabilistico, dovrà essere effettuata una
mirata indagine sui flussi del traffico, al fine di aggiornare/verificare le previsioni contenute nel progetto e
valutare l’efficacia e l’incidenza delle misure mitigative adottate.
5) Il giudizio positivo di compatibilità ambientale riguarda anche gli interventi oggetto di stralcio e citati in
premessa; nel momento della risoluzione delle criticità evidenziate dall’Autorità di Bacino Distretto Alpi
Orientali e, quindi, nella successiva fase di approvazione nella conferenza dei servizi a cura del Ministero
delle Infrastrutture, non sarà necessarie ulteriori comunicazioni da parte del Comitato V.I.A..
Vicenza, 16 maggio 2024
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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