Parere
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SETTORE AMBIENTE - SERVIZIO VIA
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VERBALE DELLA COMITATO TECNICO PROVINCIALE VIA
DEL 14/11/2024
L'anno 2024, il giorno 14 del mese di NOVEMBRE alle ore 17:30 il Comitato Tecnico Provinciale di V.I.A si è
riunito nella sede provinciale, a seguito di regolare convocazione, per trattare il seguente argomento: Azienda
Agricola Ghiotto Fratelli S.S..- Progetto di Conversione di un allevamento avicolo esistente da tacchini a broiler da car -
ne - Localizzazione comune di Villaga, via Berico Euganea snc.
All'appello risultano:
SQUARCINA FILIPPO Presidente Assente
BALDISSERI ANDREA Responsabile del Servizio Presente con delega
BRADASCHIA MAURIZIO Commissario Presente
BUSATO FILIPPO Commissario Presente
CAMPAGNOLO MIRKO Commissario Presente
MENEGHINI ROBERTA Commissario Presente
MURARO TERESA Commissario Assente
PIVA MARCO Commissario Presente
SVEGLIADO GIULIA Commissario Presente
VALVASSORI RIMSKY Commissario Presente
VICENTIN ALBERTO Commissario Presente
FERRARI CARLO Commissario Presente
La Commissione viene presieduta da Andrea Baldisseri, giusta delega del Presidente prot. 52628 del
12/11/2024, che riconosciuta legale l’adunanza in conformità dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamen-
to del Comitato Tecnico Provincia VIA, udita la relazione istruttoria, accertata la completezza delle informa-
zioni e preso atto della proposta progettuale contenuta nella documentazione tecnica presentata, esprime
congiuntamente al CTP VIA parere unanime, per la pratica in oggetto, nel parere sotto riportato.
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Azienda Agricola Ghiotto Fratelli S.S.
PARERE N. 17/2024
Oggetto: Conversione di un allevamento avicolo esistente da tacchini a broiler da carne.
PROPONENTE: Azienda Agricola Ghiotto Fratelli S.S.
SEDE LEGALE: Via Dante n.11 - Villaga
SEDE INTERVENTO: Via Berico Euganea snc - Villaga
TIPOLOGIA ATTIVITÀ: Impianti per l'allevamento intensivo di pollame con più' di 85000 posti per
polli da ingrasso.
PROCEDIMENTO: Valutazione di impatto ambientale ex art.27-bis del D.Lgs. 152/2006.
MOTIVAZIONE V.I.A: ALLEGATO III alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. - ac) Impianti
per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più' di:
- 85000 posti per polli da ingrasso;
- 60000 posti per galline;
- 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 kg) o 900 posti per scrofe.
COMUNI INTERESSATI: Albettone, Barbarano-Mossano, Sossano
DATA DOMANDA: 02, 04 e 15 aprile 2024
DATA PUBBLICAZIONE: 07 giugno e 26 ottobre 2024
DATA INTEGRAZIONI: 23 ottobre 2024
DOCUMENTAZIONE TECNICA ED ELABORATI GRAFICI PRESENTATI
Numero Titolo Nome file
MOD 1 Domanda per il rilascio del provvedimento 00 - Domanda AU-art27-bis_privacy
MOD 2 Modello Elenco Elaborati 0 - Elenco Elaborati_privacy
MOD 3 Dichiarazione valore opere e oneri istruttori 1 - Dich OnIstruttori_privacy
Dichiarazione delle qualifiche professionali e della
MOD 4 2 - Dich estensori SIA-SPA_privacy
veridicità ed esattezza di quanto esposto nello SIA
MOD 5 Dichiarazione dei redattori e qualifiche professionali 3 - Dich elenco progettisti_privacy
MOD 6 Dichiarazione conformità urbanistica 4 - Dich Conformità urbanistica_privacy
MOD 7 Riferimento contatti 6 - riferimento_contatti_privacy
Allegato A Elenco autorizzazione, intese, concessioni,
MOD 8 A - Elenco_autorizzazioni_privacy
licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi
MOD 9 Facsimile AVVISO WEB Facsimile AVVISO WEB_privacy
MOD 10 Computo metrico Oneri istruttori Computo metrico Oneri Istruttori
MOD 11 CME operazioni colturali CME operazioni colturali
MOD 12 Pagamento bollettino istruttoria P.A.U.R. Pagamento bollettino istruttoria P.A.U.R.
SIA 1 Studio di Impatto Ambientale SIA_GHIOTTO F.LLI_VILLAGA
SIA 2 Sintesi non tecnica VIA Sintesi non tecnica GHIOTTO F.LLI
SIA 3 Modello per la dichiarazione non necessità VINCA E - Dich NON necessita VINCA
SIA 4 Relazione NON VINCA Relazione_No_necessita_Vinca
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117VI606-AZIENDA-AGRICOLA-GHIOTTO-FRATELLI-
SIA 5 Autorizzazione cambio specie
richiesta-compatibilita-Regione-signed
SIA 6 Analisi odori tacchini azienda simile BEFUND30_J-120281_Vers_1
SIA 7 Analisi odori broiler azienda simile CRPA_Relazione odori
Invio CILA autorizzazione allo scarico_02467720245-
Invio CILA per autorizzazione allo scarico del bagno
SIA 8 04032024-1028.001.MDA
esistente
Invio CILA autorizzazione allo scarico_SUAP-ricevuta
SIA 9 Relazione Idrogeologica per autorizzazione allo scarico VILLAGA V_Dante 11 Rel Idrogeol Completa.pdf
AIA 1 Domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale Domanda di AIA
AIA 2 Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà ATTO NOTORIO
AIA 3 Dichiarazione di appartenenza alla categoria PMI Dichiarazione PMI
AIA 4 Sintesi non tecnica AIA_GHIOTTO F.LLI Sintesi non tecnica AIA_GHIOTTO F.LLI
AIA 5 Verifica obbligo relazione sost pericolose Verifica obbligo relazione sost pericolose
AIA 6 Scheda A – Informazioni generali Scheda A_Ghiotto F.lli
Camera di Commercio Industria Artigianato e
AIA 7 A 10_Visura Camerale Ghiotto F.lli
Agricoltura di Verona
Copia degli atti di proprietà o dei contratti di affitto o
AIA 8 altri documenti comprovanti la titolarità dell'Azienda nel A 11_Contratto d'affitto capannoni avicoli
sito
AIA 9 Estratto topografico in scala 1:10000 (CTR) A 13_CTR 1_10000
AIA 10 Mappa catastale A 14_Mappa catastale
AIA 11 Estratto PI A 15_Piano degli Interventi
AIA 12 Piano di zonizzazione acustica A 16_Zonizzazione Acustica
Autorizzazioni di tipo edilizio (concessioni, licenze o
AIA 13 concessioni A 17_elenco pratiche edilizie
in sanatoria)
AIA 14 A 23 parere di compatibilità ambientale A 23_Parere di compatibilità ambientale
A 24 Relazione sui vincoli urbanistici, ambientali e
AIA 15 A 24_Relazione sui vincoli urbanistici
territoriali
AIA 16 A 25 schema a blocchi impianto attuale A25_Schema a blocchi
AIA 17 Allegato A 26 A 26_Tabella accasamenti potenziali
AIA 18 Scheda B – dati e notizie impianto Scheda B_Ghiotto F.lliFuregon_Sergio
AIA 19 B 18 relazione tecnica processi produttivi B 18_Relazione processi produttivi ANTE INTERVENTO
AIA 20 B 24_Quantificazione impatto acustico B 24_Quantificazione impatto acustico
AIA 21 Scheda C – dati e notizie sull’installazione da autorizzare Scheda C_Ghiotto F.lli
C 6 Relazione tecnica dei processi produttivi
AIA 22 C 6_Nuova relazione processi produttivi
dell’installazione da autorizzare
AIA 23 C 7 Schemi a blocchi C 7_Nuovo schema a blocchi
Scheda D – Inpiduazione proposta impiantistica ed
AIA 24 Scheda D_Ghiotto F.lli
effetti ambientali
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AIA 25 Allegati D6, D7, D8, D9, D10, D11, D12, D13, D14 allegati D6 D7 D8 D9 D10 D11 D12 D13 D14
Allegato D 16 Confronto tra le tecniche adottate dalla
AIA 26 D 16 Confronto BAT 2017
ditta e quelle previste dalle BAT 2017
AIA 27 Sistema di Gestione Ambientale SGA_Ghiotto F.lli
AIA 28 BAT 23 – Stima emissioni processo produttivo BAT 23 STIMA EMISSIONI PROCESSO PRODUTTIVO
TAV. 01_elaborato grafico allevamento STATO DI
TAV 01 STATO ATTUALE
FATTO.pdf
TAV 02 STATO POST INTERVENTO TAV. 02_elaborato grafico allevamento STATO FUTURO.pdf
TAV 03 PIANTUMAZIONE STATO ATTUALE TAV. 03_elaborato piantumazioni stato di fatto.pdf
TAV 04 PIANTUMAZIONE STATO POST INTERVENTO TAV. 04_elaborato piantumazioni stato futuro.pdf
PREMESSE ED UBICAZIONE
L’Azienda Agricola Ghiotto Fratelli S.S. dispone di un allevamento avicolo esistente di tacchini da carne, sito
nel Comune di Villaga (VI), in Via Berico Euganea. Il centro zootecnico è composto di 2 capannoni avicoli e,
con la presente pratica, la ditta ha in progetto la conversione dell’allevamento a broiler da carne a terra su
lettiera permanente.
Il progetto è stato studiato al fine migliorare l’inserimento dell’allevamento avicolo esistente nell’ambiente in
cui è localizzato; la ditta, infatti, adotterà, ove possibile, le BAT o MTD che permettono un miglior benessere
animale e una riduzione dell’impatto ambientale del centro zootecnico.
La ditta dispone di 2 capannoni avicoli, per una superficie stabulabile di 3.914,94 mq e la potenzialità
dell’allevamento, considerando una densità di 22 capi/mq, sarà di circa 86.129 broiler/ciclo.
Con la conversione dell’allevamento, la ditta ha in progetto le seguenti operazioni:
- installazione di spogliatoio e doccia per il rispetto della biosicurezza dell’allevamento all’interno della zona
filtro esistente;
- richiesta di autorizzazione allo scarico del bagno con vasca imhoff e sub-irrigazione;
- completamento della siepe esistente nei lati in cui non è presente attualmente, completa di recinzione con
rete frangivento nel lato dell’allevamento in cui è presente la ventilazione forzata, che permetterà di ridurre
le emissioni di PM10 dell’allevamento avicolo come dimostrato nel Quadro Ambientale ;
- installazione di tutti gli impianti interni (mangiatoie, abbeveratoi) necessari all’allevamento dei polli da car-
ne.
La ditta non prevede la realizzazione di ulteriori strutture e la superficie di allevamento rimane invariata.
I mappali oggetto di intervento risultano essere catastalmente inpiduati al foglio 17 mappale 195, facenti
parte della zona E agricola del Comune di Villaga (VI). La ditta conduce anche i terreni limitrofi all’alleva -
mento avicolo con regolare contratto d’affitto.
ll territorio di Villaga si colloca nell’area meridionale della provincia di Vicenza, confina a nord con Granco-
na e Zovencedo, a est con Barbarano Vicentino e Albettone, a sud con Sossano, a ovest con Sossano e San
Germano dei Berici.
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Ortofoto del sito
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE
Gli strumenti di pianificazione presi in considerazione dallo studio riguardano:
• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P.T.R.C.) della Regione Veneto;
• Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (P.T.C.P.) della Provincia di Vicenza;
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• Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Villaga;
• Piano degli Interventi (P.I.) del Comune di Villaga;
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (P.T.A.);
• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera ;
• Piano di Gestione dei Rischi Alluvionali;
• Rete Natura 2000.
Il Quadro Programmatico presenta un’adeguata inpiduazione ed analisi degli strumenti di pianificazione
territoriale che interessano l’area, ma si ritiene di chiedere specifici approfondimenti, considerata la necessità
di rapportare analiticamente il progetto con le sotto elencate sensibilità ambientali, coordinando le stesse,
eventualmente, con il Quadro Progettuale e/o le matrici di riferimento del Quadro Ambientale, anche al fine
di inpiduare possibili mitigazioni.
1) Corridoio ecologico
In persi strumenti di pianificazione (P.T.R.C. - P.T.C.P - P.A.T. - P.I.), l’allevamento viene inpiduato
come interno ad un corridoio ecologico. Tuttavia, la proponente non riporta valutazioni di dettaglio e
proposte di misure mitigative, limitandosi ad affermare che la ditta non ha in progetto la realizzazione di
ulteriori strutture, ma solamente la conversione da tacchini a polli da carne, e che risulta presente una
barriera arborea nell’intorno del centro zootecnico che verrà completata per nascondere la presenza dei
capannoni.
L’integrazione che verrà trasmessa per la tematica sopracitata dovrà essere inserita all’interno del Quadro
Ambientale: “Caratterizzazione delle risorse naturali ed agronomiche” e “Caratterizzazione della flora e fauna e
V.Inc.A.”.
2) Suolo
In persi strumenti di pianificazione , il sito viene inpiduata all’interno di un’area a rischio idraulico
(P.T.C.P.) ed in area “idonea a condizione”(P.A.T.)
A riguardo sarebbe opportuno specificare le ragioni per le quali il PAT ha inpiduato l’area interessata
come “idonea a condizione” mettendole in relazione con l’attività stessa, ed aggiornando il S.I.A. sul fatto che
l’impianto è interamente all’interno di “Area esondabile o a ristagno idrico (art. 40)”.
L’integrazione che verrà trasmessa per la tematica sopracitata dovrà essere inserita all’interno del Quadro
Ambientale: “Caratterizzazione dell’ambiente idrico” e “Caratterizzazione del suolo e del sottosuolo”.
3) Elettrodotto
In persi strumenti di pianificazione (P.T.C.P. - P.A.T. - P.I.), l’area in una zona/fascia di rispetto di
elettrodotto; l’integrazione che verrà trasmessa per la tematica sopracitata dovrà essere inserita all’interno
del Quadro Ambientale: “Caratterizzazione dell’impatto da agenti fisici”.
4) Paesaggio
Nell’ambito del P.T.RC. occorre che lo S.I.A. venga integrato analizzando e mettendo in relazione con
l’attività in essere e con quanto previsto nell’elaborato denominato “Documento per la valorizzazione del
paesaggio veneto.”, capitolo “4. Atlante ricognitivo” nella parte relativa al capitolo “33 - Bassa pianura tra i
colli e l’Adige” con particolare riguardo agli indirizzi di qualità paesaggistica (pag. 447).
Nell’ambito del P.A.T. occorre che lo S.I.A. venga integrato mettendo in relazione gli obiettivi di tutela, di
riqualificazione e di valorizzazione dell’ATO interessata con l’attività in essere e con quanto previsto.
L’integrazione che verrà trasmessa a riguardo dovrà essere inserita all’interno del Quadro
Ambientale:“Caratterizzazione dell’impatto paesaggistico” e “Caratterizzazione delle risorse naturali ed
agronomiche”.
Nello S.I.A, inoltre, viene determinata la classe dell’allevamento e i relativi punteggi calcolati con i parametri
stabiliti dalla D.G.R. 856/2012.
L’allevamento, allo stato attuale, ricade in classe dimensionale 2, in quanto può accasare 15.660 tacchini/ciclo
o (29.362 tacchine femmine/ciclo - vedasi tabella A26 dell’AIA), con un peso vivo medio annuo di 110,80 t.
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L’impianto ricade pertanto nella 2 classe dimensionale con peso vivo medio compreso tra 30 e 120 t.
Con la riconversione della specie avicola allevata, il centro zootecnico presenterà un allevamento avicolo di
polli da carne di 86.129 broiler/ciclo, con un peso vivo medio potenziale pari a 79,6 t e quindi ricadrà nella 2a
classe dimensionale degli insediamenti zootecnici, in funzione delle dimensioni e dell’inquinamento poten-
ziale, essendo il peso vivo tra le 30 e le 120 t, limite della seconda classe dimensionale.
Per quanto riguarda i punteggi, nello S.I.A viene riportata la seguente tabella per entrambe le situazioni ante
e post intervento:
L’altro parametro analizzato nello S.I.A è relativo alle distanze minime reciproche dai limiti della zona agri-
cola che sono definite in funzione del punteggio risultante.
L’allevamento zootecnico - classificato in classe 2 e con punteggio 10 sia nella situazione ante che post inter-
vento - dovrebbe essere ubicato nel rispetto delle seguenti distanze:
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO E CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELL’IMPIANTO
STATO DI FATTO
L’Az. Agr. Ghiotto Fratelli S.S. dispone di un allevamento avicolo esistente di tacchini da carne, sito nel Co -
mune di Villaga (VI), in Via Berico Euganea.
Il centro zootecnico, nell’assetto attuale, è così costituito:
due capannoni avicoli, per una superficie stabulabile di 3.914,94 m2;
deposito per i rifiuti;
zona per lo stoccaggio dei medicinali e disinfettanti;
ufficio;
zona filtro con zona sporca e zona pulita;
bagno esistente;
cella freezer per lo stoccaggio delle carcasse prodotte duranti i cicli di allevamento;
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20 vasche coperte per la raccolta delle acque reflue;
zona disinfezione dei mezzi in entrata con griglia di raccolta delle acque con pozzetto;
siepe ed alberature nell’intorno esistenti ed in progetto;
2 locali inverter;
2 bomboloni GPL interrati;
gruppo elettrogeno da 120 kW;
impianto fotovoltaico da 100 kW.
Si riporta di seguito la planimetria generale dell’insediamento, nello stato di fatto:
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STATO DI PROGETTO
Come anticipato in premessa, nello stato di progetto si prevede la conversione dell’allevamento da tacchini
da carne a polli (broiler) da carne a terra su lettiera permanente, con una potenzialità di circa 86.129 capi/ci-
clo, considerando una densità di 22 capi/m2 sulla superficie stabulabile di 3.914,94 m2. Il progetto non com-
porta la realizzazione di ulteriori strutture e la superficie di allevamento rimarrà invariata.Per l’eenco delle
modifiche strutturali e impiantistiche di progetto si rimanda alla premessa.
Si riporta di seguito la planimetria generale dell’insediamento, nello stato di progetto:
Di seguito si riporta un diagramma di flusso che schematizza i persi processi produttivi:
L'allevamento dei polli da carne (broilers) sarà del tipo con cicli tutto-pieno, tutto-vuoto, con vuoti sanitari di
circa 15 giorni, che possono anche arrivare a 7 secondo le misure di polizia veterinaria (Ordinanza del Mini-
stero della Salute del 3 dicembre 2010).
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Gli animali accasati verranno allevati a stabulazione libera su lettiera (trucioli di legno e/o paglie e/o lolla di
riso). Gli animali vengono inseriti ad un'età di 1 giorno (peso vivo di 30-35 gr) e rimangono per circa 48 – 50
giorni.
Relativamente alla potenzialità massima allevabile, la ditta richiederà la deroga al benessere animale per i
polli da carne, arrivando ad allevare fino a 39 kg/mq. La potenzialità dell’allevamento sarà pari a:
Le principali misure per mitigare gli impatti ambientali dell'allevamento sono descritte di seguito:
Misure di mitigazione ambientale – Ventilazione Forzata
I due capannoni sono già dotati di impianto di ventilazione del tipo ad “estrazione longitudinale”, con aspi-
ratori posti sulla testata di fondo. L'aria prelevata passa attraverso le prese d'aria poste nella posizione più
lontana rispetto ai ventilatori. In particolare i capannoni dispongono di 14 ventilatori + 1 inverter delle di-
mensioni di 1,4 m x 1,4 m, che sono installati sul fronte opposto al sistema di raffrescamento cooling system e
l’aria estratta entrerà dalle finestrelle poste lungo i lati dei capannoni avicoli:
Il sistema di cooling è composto da pannelli in fogli di cellulosa a conformazione di nido d’ape, che vengono
attraversati da acqua spruzzata da una linea posta sopra il pannello. L'aria calda esterna, richiamata all'inter-
no dall'impianto di aria forzata, entrando in contatto con l'acqua ne cede il calore, raffrescandosi. L’acqua in
parte evapora per il passaggio di calore e viene consumata nel processo di raffrescamento, in parte viene fat -
ta circolare nuovamente nel pannello grazie al sistema di ricircolo a pompe, limitandone cosi gli sprechi.
Misure di mitigazione ambientale – Gestione automatizzata della ventilazione
La ventilazione forzata negli allevamenti permette una riduzione di ammoniaca e di odori, in quanto garanti-
sce un’essiccazione continua della lettiera. Una lettiera più asciutta, oltre a garantire un maggiore benessere
animale, riduce le fermentazioni batteriche, principali produttrici di ammoniaca e di altre sostanze odorige-
ne. Un controllo equilibrato dei ventilatori inoltre riduce l’emissione di pulviscolo.
Per ridurre la portata in uscita dai ventilatori:
l’impianto di ventilazione forzata sara controllato da un sistema computerizzato;
i ventilatori opereranno in gruppi azionati in sequenza;
i ventilatori partiranno alla velocità di rotazione più bassa, per poi passare quelle più alte tramite PLC col-
legato con le sonde di temperatura e umidità;
l’aumento della ventilazione avverrà per stadi, con l’attivazione dei ventilatori in sequenza fino al loro
completo utilizzo all’aumentare della temperatura.
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Misure di mitigazione ambientale – Barriera verde
Nell’intorno dell’allevamento è presente una barriera arborea esistente composta di filari di Celtis australis e
Tillia a nord mentre a sud di Gelsi gia esistenti. A est dell’allevamento sono presenti dei pini da siepe.
La ditta provvederà alla piantumazione di specie arbustive (Crataegus monogyna, Cornus sanguinea, Ligu-
strum volgare) o eventualmente altre essenze richieste dal Comune di Villaga, ove attualmente non e presen -
te e per aumentare la biopersità all’interno del centro zootecnico.
La planimetria e la foto sotto riportate rappresentano lo stato di fatto:
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La planimetria sotto riportata rappresenta lo stato di progetto:
Oltre a creare una barriera visiva e acustica, le piante riescono a trattenere le polveri e ridurre lo spostamento
dell'aria diminuendo quindi la propagazione di eventuali odori.
Misure di mitigazione ambientale – Alimentazione per fasi
Per ridurre le emissioni di ammoniaca e di altri gas si prevede un’alimentazione a più fasi in cui il contenuto
decrescente di proteine dei mangimi segue i fabbisogni nutrizionali degli animali. Tale metodo viene ricono-
sciuto nelle nuove BAT come 4.10.1 – tecniche per ridurre l'azoto escreto e 4.10.2 - tecniche per ridurre il fo-
sforo escreto: alimentazione multifase con formulazione dietetica adattata alle esigenze specifiche del perio-
do di produzione.
I 2 capannoni avicoli sono dotati di silos per lo stoccaggio del mangime, carichi dal coperchio, apribili dal
suolo e con scala di protezione. Il cento zootecnico dispone di 3 silos della capacita di 200 q.li l’uno. Saranno
presenti tre linee di mangiatoie in ogni capannone, con mangiatoie circolari del tipo “antispreco”, agganciate
al soffitto da un sistema a carrucole che permette di regolarne l’altezza seguendo la crescita degli animali.
All'interno di ogni capannone verrà installato l'impianto per l'abbeveraggio degli animali, costituito da 4 li-
nee lunghe quanto il capannone dove verranno collegati i gocciolatoi con tazzina antispreco sottostante.
Misure di mitigazione ambientale – Sistema di abbattimento polveri
La ditta installerà nella recinzione nella zona dove sono presenti i ventilatori una rete antipolvere: trattasi di
un sistema “non certificato”, privo di schede tecniche a supporto. Da prove sperimentali in un altro alleva -
mento (Societa Agricola Milani di Milani Maurizio e Orazioni S.S., in comune di San Vito al Tagliamento -
PN), viene riferita un’attesa di abbattimento delle PM10 pari, in media, al 67,69%
Misure di mitigazione ambientale – Impianto fotovoltaico
L’azienda dispone di un impianto fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica in modo rinnovabile, a
servizio dell’allevamento da 100 Kw.
Valutazione
Si ritengono necessarie le seguenti integrazioni:
chiarire la destinazione/vendita delle delle acque luride di lavaggio dopo la raccolta , con riferimento
alle BAT 13 – 16 – 20;
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la planimetria, sia dello stato di fatto che dello stato di progetto, indica la presenza di n. 3 "vasche di
depurazione acqua cooling", per le quali si chiede descrizione e del programma di manutenzione
delle stesse;
comunicare le ragioni sociali delle ditte che smaltiscono: le lettiere esauste, i rifiuti prodotti
dall’attività e le carcasse dei capi deceduti;
la planimetria, sia dello stato di fatto che dello stato di progetto, non indica i bruciatori esterni
alimentati a GPL con cui vengono/verranno riscaldati i capannoni;
in considerazione della possibilità di doppia alimentazione (GPL o metano) si chiede di definire
quali siano le modalità attraverso cui si procede con l’utilizzo di uno o dell’altro combustibile;
Certificato Prevenzione Incendi (o almeno la SCIA ai fini della sicurezza antincendio, presentata e
vidimata dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco), concernente i 2 bomboloni GPL interrati da
5 mc. ed il gruppo elettrogeno da 120 kw.
Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
111QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
COMPONENTI AMBIENTALI ANALIZZATE NELLO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE
CARATTERIZZAZIONE DELL'ARIA E DEL CLIMA
La documentazione progettuale comprende uno studio per la quantificazione del contributo all’inquinamen-
to atmosferico derivante dal progetto di conversione dell’allevamento avicolo esistente da tacchini a broiler
da carne; nella simulazione è stato preso in considerazione l’allevamento esistente nello stato ATTUALE e
POST intervento e sono stati valutati anche gli impatti cumulativi con attività simili presenti nel territorio in
cui e inserito l’allevamento esistente
Non sono stati rilevati altri progetti sottoposti da Valutazione d’Impatto Ambientale nel raggio di 500 metri
dall’allevamento ma, al fine di rendere coerente la valutazione degli impatti ANTE e POST intervento, è stata
condotta un’analisi sulla presenza di attività analoghe nell’ambiente in cui e inserito l’allevamento avicolo. A
sud dell’allevamento oggetto di valutazione è presente un allevamento avicolo di polli da carne condotto dal-
la ditta “Gallus Soc. Agr. SRL” (ex ditta inpiduale “Crivellaro Cristian”), per il quale sono a disposizione i
dati di potenzialità degli animali e tipologia, utilizzati nella simulazione delle dispersioni in atmosfera.
I recettori rappresentano le case di civile abitazione più vicine all'allevamento: sono stati identificati 10 recet-
tori nell’intorno della zona oggetto di valutazione.
Lo studio delle dispersioni
degli inquinanti in atmosfera
(odori, PM10 e NH3) è stato
condotto eseguendo queste ti-
pologie di prove:
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ANTE INTERVENTO → prendendo in considerazione lo stato attuale dell’area, con l’allevamento esistente
e le sorgenti esistenti nel raggio di 0,5 km;
POST INTERVENTO → allevamento a seguito della conversione con installazione della barriera arborea e
della rete frangivento nella zona della ventilazione e le sorgenti esistenti nel raggio di 0,5 km;
SOLO ALLEVAMENTO GHIOTTO F.LLI POST INTERVENTO → al fine di valutare l’effettivo contributo
del progetto di conversione.
La documentazione di progetto riporta alcune precisazioni in merito alla simulazione:
“• Il programma considera le emissioni costanti durante tutto il periodo dell’anno. I risultati, soprattutto per i broiler da
carne, possono essere considerati sovrastimati in quanto la ditta alleverà con cicli tutto pieno – tutto vuoto. Le emissioni
pertanto durante il ciclo sono variabili poiché quasi nulle ad inizio ciclo ed aumentano col passare dei giorni di alleva -
mento aumentando fino a fine ciclo. Inoltre, nel periodo di vuoto sanitario, le emissioni sono praticamente nulle.
L’azienda adotterà infatti vuoti sanitari di almeno 7 giorni ma che possono aumentare a seconda della richiesta del mer -
cato e della ditta soccidante;
• L’azienda adotterà un sistema di abbattimento per la riduzione delle emissioni di PM10 ed odori composto di una re -
cinzione con rete ombreggiante antipolvere, piantumazione della siepe a completamento di quella esistente, che contri-
buirà a diminuire le emissioni e l’impatto ambientale derivante dal centro zootecnico. (…) tale sistema permetterà
un’elevata riduzione delle PM10 dall’allevamento, migliorando la qualità ambientale dell’area in cui e ubicato l’alleva-
mento avicolo esistente;
• è stato dimostrato da studi che la sola presenza della barriera arborea permetterebbe un abbattimento delle PM10
nell’ordine del 10-20%, non considerato nello studio.”
Emissioni odorigene:
Per la stima delle emissioni odorigene delle sorgenti esterne e della ditta oggetto di valutazione sono stati uti-
lizzati dati di analisi odorimetriche di aziende simili, in particolare Villanova Paolo per i tacchini e Corradin
Raffaella per i broiler, poi rapportati ai casi considerati nella simulazione.
Sono stati calcolati i dati di emissione odorigena dell’allevamento esistente allo stato attuale:
Per la stima delle emissioni odorigene della sorgente esterna e dello stato post intervento (broiler da carne),
vengono presi in considerazione i dati riscontrati presso l’allevamento campione: 1.467 UO/s per 58,5 ton di
peso vivo degli animali, che sono stati rapportati al peso vivo potenziale post intervento della ditta richie-
dente e della sorgente esterna.
Si denota che nel post intervento vi sarà una riduzione delle emissioni odorigene.
Per l’allevamento di broiler considerato come sorgente esterna è stato utilizzato il parametro precedentemen-
te calcolato, pari a 0,023 UO/s/capo:
Un approccio analogo è stato adottato anche per la altre 2 tipologie di inquinati, cioè Emissioni di polveri
sottili– PM10 e di Emissioni ammoniaca – NH3
Determinazione delle concentrazioni al suolo
È stato elaborato un modello di ricaduta delle emissioni al suolo per i tre parametri sopra trattati, esprimen-
do i dati in microgrammi/metro cubo. Nella simulazione tutti i valori sono stati presi come costanti e massimi
durante ogni giorno dell’anno: trattasi di valori cautelativi in quanto la ditta effettua e effettuerà cicli tutto
pieno tutto vuoto, con animali che entrano all’età di 1 giorno ed escono dopo 50-55 giorni, con vuoti sanitari
tra un ciclo e l’altro di minimo 7 giorni. Viene precisato che all’inizio del ciclo il valore e quasi nullo ed au-
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menta fino alla fine del ciclo, per poi tornare a zero durante il vuoto sanitario. Non è stata considerata la bar -
riera arborea ma solo l’impianto di abbattimento polveri (riduzione prevista del 67%).
Si riportano di seguito i dati ricavati dalle simulazioni presso i recettori per ciascun inquinate esaminato.
Determinazione delle concentrazioni al suolo - Odori
Per le emissioni odorigene risulta che, a seguito dell’intervento di conversione, si riducono i valori in tutti i
recettori presi in considerazione:
È stata inoltre elaborata una
simulazione prendendo in
considerazione il solo alleva-
mento della ditta a seguito
della conversione: risulta che l’allevamento nello stato di progetto non inciderà sui recettori presi in conside-
razione, in quanto tutti i valori sono inferiori ai valori di accettabilità del disturbo olfattivo.
Mappa odori post intervento
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Determinazione delle concentrazioni al suolo – Polveri – PM10
Sono stati valutati anche i valori ottenuti dalla simulazione delle dispersioni delle PM10 con installazione del
sistema di abbattimento e, in tutti i casi, non si avranno superamenti della soglia imposta per legge pari a 50
μg/mc sulla media giornaliera e valori sempre inferiori ai 40 μg/mc sulla media annuale
Anche in questo caso, ai fini dell’analisi dell’inquinamento, è stata effettuata la simulazione considerando il
solo allevamento avicolo a seguito della conversione, senza rilevare criticità (vedasi documentazione di
S.I.A.).
Determinazione delle concentrazioni al suolo – Ammoniaca – NH3
È stata elaborata la simulazione per ogni recettore riferito al periodo di un anno, considerando l’allevamento
avicolo oggetto di valutazione e la sorgente esterna, evidenziando l’assenza di superamenti della TLV (soglia
di tossicità), pari a 14.000 μg/mc.
La soglia minima olfattiva, inpiduata pari a 26,6 μg/m3, risulta rispettata dalle emissioni medie in tutti i ri-
cettori; anche in questo caso, ai fini dell’analisi dell’inquinamento, è stata effettuata la simulazione conside -
rando il solo allevamento avicolo a seguito della conversione, senza rilevare criticità (vedasi documentazione
di S.I.A.).
Il centro zootecnico è dotato di ventilazione forzata, che permetterà un maggiore ricircolo dell’aria, determi-
nando così una prima ossidazione delle molecole odorigene e fornendo un primo abbattimento delle stesse.
La pollina all’interno dei capannoni avicoli infatti subirà una prima essiccazione, evitando la fermentazione
della stessa e la creazione di sostanze odorigene; è inoltre stato proposto un piano di gestione degli odori,
comprensivo di monitoraggi, verrà attuato solo in caso di segnalazioni di odori molesti da parte di terzi
Valutazione
Si ritiene necessario richiedere integrazioni/approfondimenti, considerato che:
l’allevamento esistente è in esercizio e consente di eseguire delle misurazioni sul campo della
consistenza effettiva delle emissioni per i parametri indagati nello specifico caso reale, almeno per lo
stato di fatto (ante interventi di progetto);
il ricettore R7 presenta per tutti i parametri indagati dei dati di ricaduta significativi, tra cui un dato
di U.O./m3 molto vicino alla soglia critica nello stato di progetto.
Si rende perciò necessario:
lo svolgimento di una campagna di campionamento nello stato di fatto, con misurazione dei dati
reali di emissione per odore, polveri e ammoniaca e valutazione comparativa tra i dati reali e quelli
assunti da letteratura, allo scopo di verificare la congruenza dei risultati sul campo con le assunzioni
derivanti da dati di letteratura e casi di altri impianti e, qualora si ravvisino consistenti difformità, di
revisionare il modello di dispersione e ricaduta.
Valutazione post integrazioni
L’indagine sulle emissioni è stata rivisitata con una caratterizzazione analitica (U.O., polveri e NH3) sul caso
reale e con una conseguente rielaborazione del modello di ricaduta; relativamente alle emissioni del sito og-
getto di istanza si rileva un miglioramento tra ante e post operam e anche una riduzione degli odori tra as -
sunzioni di letteratura e dati reali; tuttavia dal cumulo con altri progetti risulta un ricettore che supera le 3
U.O. (Rec 7), con un peggioramento del dato presentato prima delle integrazioni; si ritiene necessario prescri-
vere un’indagine sul campo post operam, con ulteriore rielaborazione del modello sui dati reali (almeno per
il Rec. 7) e, ove persistesse il superamento dei 3 U.O., la definizione e l’attuazione di un piano di monitorag -
gio.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; rimane tuttavia una potenziale criticità, su cui prescrivere uno specifico monitoraggio.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE IDRICO
L’approvvigionamento idrico dell’allevamento per uso zootecnico è garantito dall’allacciamento all’acque-
dotto.
L'azienda si propone di evitare gli sprechi a partire dal controllo dell'impianto di distribuzione fino all'utiliz-
zo di sistemi antigoccia di ogni singolo abbeveratoio. Si avrà un consumo potenziale direttamente proporzio-
nale al numero dei capi; anche l'impianto di raffrescamento installato consumerà acqua nel periodo estivo,
prevedendo comunque un ricircolo interno dell'acqua utilizzata.
Per la disinfezione degli automezzi (l'acqua con il disinfettante viene nebulizzata) si stima un consumo idrico
pari a 2 litri/veicolo.
Nella tabella sottostante si pongono a confronto i consumi ante e post intervento. L’aumento del numero di
capi potenziali e di cicli annuali (da 2,2 a 5,9) comporterà un incremento del consumo idrico.
Per gli scarichi degli effluenti derivanti dal servizio igienico sara presente una vasca imhoff con subirrigazio-
ne, per la quale è stata redatta relazione idrogeologica e richiesta di autorizzazione allo scarico.
Le DGR 2495/2006 e DGR 2439/2007, che recepiscono la normativa sui nitrati (attualmente in vigore la DGR
813/2021) e regolamentano le acque reflue prodotte negli allevamenti zootecnici e nelle attività agro-alimen-
tari e gli effluenti zootecnici, prevedono che le acque che entrano in contatto con le deiezioni animali devono
essere trattate come effluente non palabile ed essere stoccate in azienda prima del loro utilizzo agronomico.
L'azienda effettuerà preventivamente una pulizia a secco per rimuovere totalmente la pollina e poi effettuerà
il lavaggio ad acqua: ne consegue che le acque reflue che andranno in contatto con gli effluenti zootecnici e
verranno stoccate nelle vasche. Il centro zootecnico dispone di 20 vasche per la raccolta dell’acqua di 1 m 3
l’una, interrate coperte e chiuse con una botola per l’ispezione e il prelevamento delle acque.
Ai fini del dimensionamento delle vasche, è stato stimato un consumo di acqua per il lavaggio dei capannoni
pari a 5 litri/m2 di superficie stabulabile, per un ciclo di lavaggio, in modo da soddisfare i 60 giorni minimi di
stoccaggio. Il dimensionamento prevede quindi un consumo di acqua per lavaggio così calcolato:
3.914,94 m2 x 5 l/m2 = 19.574,7 l, che equivalgono a 19,57 m3.
Le vasche per le acque di lavaggio presenti in allevamento risultano pertanto sufficienti:
20 m3 vasche > 19,57 m3 di acque prodotte
Secondo quanto riportato nella documentazione di progetto e confermato altresì in sede di presentazione e
sopralluogo, la ditta di norma effettuerà il lavaggio dei capannoni esclusivamente a secco, con successiva di -
sinfezione delle strutture, senza produzione di acque reflue. In caso di richiesta da parte del servizio veteri -
nario in merito alla necessita di lavare con acqua le superfici allevabili, le acque di risulta saranno stoccare
nelle vasche sopra citate.
Le acque meteoriche delle coperture e delle pavimentazioni esterne impermeabili non verranno a contatto
con sostanze pericolose o con la pollina. La pavimentazione in cemento verrà regolarmente pulita ed in caso
di sversamenti accidentali il materiale fuoriuscito sara tempestivamente raccolto. Non si prevedono pertanto
stoccaggi e trattamenti delle acque di pioggia, che verranno scaricate direttamente nel terreno
Valutazione
Si ritiene di richiedere, a titolo integrativo:
di precisare se la normale gestione dell’impianto prevede l’utilizzo di acqua per il lavaggio degli
ambienti di allevamento, con conseguente utilizzo delle 20 vasche di stoccaggio in dotazione, ovvero
se tale operatività è prevista solo in via straordinaria in ottemperanza di eventuali richieste degli Enti
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competenti, precisando altresì la destinazione delle acque di risulta raccolte nelle vasche e le
modalità di monitoraggio dei relativi parametri inquinanti;
di eseguire un monitoraggio straordinario sulla qualità delle acque di pioggia di dilavamento di
piazzali e coperture, a monte dello scarico in suolo: la scelta delle modalità di campionamento, del
numero e della posizione dei punti di prelievo e del set di parametri è demandata al proponente,
secondo criteri di rappresentatività da illustrare nella nota accompagnatoria di riscontro;
di definire lo stato autorizzativo del pozzo esistente di approvvigionamento idrico autonomo,
indicandone altresì l’ubicazione nelle planimetrie sullo stato di fatto e sullo stato di progetto;
per il suddetto pozzo la ditta ha inoltre comunicato, nel corso dell'incontro tecnico, che intende
utilizzarlo per l'acqua di raffrescamento, mentre nella documentazione prodotta si parla di
approvvigionamento da acquedotto sia per l'abbeveraggio sia per il raffrescamento;
a seguito dell’osservazione pervenuta da Viacqua in merito all’eventuale potenziamento
acquedottistico, risulta necessario definire tale percorso, considerato che non risulta previsto
l’incremento del prelievo idrico autonomo;
in relazione allo scarico del bagno con sub-irrigazione, oggetto di relazione idrogeologica che
dimostra la compatibilità dell’intervento, si chiede una revisione della stessa, precisando che la
subirrigazione sarà preceduta solo da un trattamento mediante vasca Imhoff e non da una sezione di
condensa grassi.
Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno parzialmente soddisfatto quanto richiesto.
In particolare:
non è stato dato riscontro alla richiesta di monitoraggio straordinario sulla qualità delle acque di
pioggia di dilavamento di piazzali e coperture, a monte dello scarico in suolo, e senza alcuna motiva-
zione in merito, e si prescrive, pertanto, che tale monitoraggio venga effettuato entro 90 giorni dal ri -
lascio del provvedimento;
non è stato dato riscontro alla richiesta di precisare le modalità di monitoraggio dei parametri inqui-
nanti nelle acque di lavaggio per poterne effettuare l’utilizzo agronomico come dichiarato e si pre-
scrive, pertanto, di definire nel sistema di gestione ambientale una modalità di lavaggio che eviti la
presenza di detergenti/disinfettanti nelle acque di lavaggio raccolte nelle vasche, altrimenti le stesse
dovranno essere allontanate come rifiuto;
non è stato dato completo riscontro alla richiesta di revisione della relazione idrogeologica eliminan-
do il riferimento errato alla presenza di una condensa grassi e si prescrive, pertanto, una sua integra-
le revisione secondo le indicazioni già fornite, al fine superare l’attuale formulazione, che non risulte-
rebbe coerente nei casi di controllo successivo.
Si prescrive, infine, infine di integrare la planimetria con l’ubicazione del pozzo.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento; rimane tuttavia una potenziale criticità, su cui prescrivere uno specifico monitoraggio.
CARATTERIZZAZIONE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
Unico intervento che riguarderà suolo e sottosuolo sarà lo scarico del bagno con sub-irrigazione, oggetto di
relazione idrogeologica che dimostra la compatibilità dell’intervento.
Per limitare il possibile inquinamento del suolo da parte di residui di pollina o eventuali rifiuti liquidi (es.
olio), i piazzali esterni ai capannoni verranno mantenuti puliti. Gli effluenti zootecnici prodotti verranno ven-
duti direttamente a fine ciclo a ditte specializzate.
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All'interno dei capannoni la pavimentazione sarà di cemento, tale da non consentire la percolazione della
pollina nel sottosuolo. I disinfettanti utilizzati dopo la pulizia dei capannoni, applicati tramite atomizzatore,
non verranno raccolti ma fatti asciugare all'aria.
Per la disinfezione dei mezzi in ingresso in azienda sarà presente una piazzola di disinfezione con arco fisso
di disinfezione con spruzzatori, con pavimento di sosta in calcestruzzo. L'acqua di disinfezione sarà ridotta,
trattandosi di acqua nebulizzata, ed eventuali sgocciolamenti verranno convogliati in un apposito pozzetto
aperto solo durante tale operazione. Nel resto del tempo il pozzetto rimane chiuso per evitare l'entrata di
eventuale acqua piovana.
Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
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VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO
L’area in cui ricade l’allevamento secondo la pianificazione acustica comunale è di tipo misto con limiti di 50
dBA notturni e 60 dBA diurni.
Le fonti potenziali dell’allevamento sono gli animali presenti e i ventilatori. I rumori paiono essere di
modesta entità. Peraltro i primi potenziali recettori sono ad oltre 400 ml di distanza. Vi sono poi gli
automezzi a servizio dell’allevamento per il trasporto degli animali e dell’alimentazione.
Valutazione
Sebbene si possa ritenere che non vi siano criticità potenziali , considerato anche il contesto ambientale, si
chiede una documentazione, anche semplificata, in merito all’impatto acustico a firma di un tecnico
competente in acustica ambientale.
Valutazione post integrazioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO DA AGENTI FISICI ED EFFICIENZA ENERGETICA
Non si rilevano particolari criticità o aggravi di impatto per la matrice in esame.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO PAESAGGISTICO
L’area interessata dall’allevamento e una zona agricola E, a forte vocazione primaria, con presenza di semi-
nativi e di altre realtà zootecniche.
Il progetto proposto non prevede la realizzazione di ulteriori strutture a servizio dell’allevamento e si preve-
de il completamento della piantumazione arborea perimetrale ai due fabbricati. Non saranno introdotti nuo-
vi volumi atti ad ostacolare visivamente la percezione del paesaggio. Le essenze arboree ed arbustive previ -
ste garantiranno una mitigazione dei fabbricati dando continuità alla percezione della piana agricola coltiva-
ta intervallata dai filari lungo i canali di scolo ed irrigazione. Non vi sono nell’intorno beni storici o monu -
mentali ne presenza di vincoli archeologici.
Non si rilevano particolari criticità o aggravi di impatto per la matrice in esame.
Valutazione
Le integrazioni richieste nell’ambito della matrice ambientale “Caratterizzazione delle Risorse Naturali ed Agro-
nomiche” verranno analizzate anche dal punto di vista dell’impatto paesaggistico.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
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CARATTERIZZAZIONE DELL’IMPATTO VIABILISTICO
Il progetto di conversione dell’impianto da allevamento tacchini a broiler comporterà un aumento del traffico
per 6-12 mesi potenziali legato alle lavorazioni di sistemazione dei fabbricati ed adeguamento degli impianti
di abbeveraggio/alimentazione, raffrescamento e riscaldamento degli stessi; tale traffico sostituisce quello
legato all’allevamento e sarà limitato nel tempo.
Una volta agibili i capannoni con le innovazioni previste si inizierà l’attività di allevamento che prevede
rispetto i 2,2 cicli annui coi tacchini di arrivare a 5,89 cicli/anno coi polli e ciò comporterà un aumento del
numero di viaggi per la gestione, l’arrivo delle materie prime e l’asportazione delle carcasse a fine ciclo.
Si presume un incremento da 84 a 199 viaggi/anno, tuttavia, analizzando i picchi di viaggi nelle settimane
più dense, permangono comunque i 2,2 viaggi medi/giorno sia con l’allevamento di tacchini che di polli.
La strada Provinciale 8 Berico Euganea, che conduce direttamente all’allevamento avicolo, nel tratto all’inter-
no del Comune di Villaga, riporta un traffico inferiore a 4000 veicoli tra le 7.00 e le 19.00. Il resto della SP8 un
traffico compreso tra 4000 e 8000 veicoli giornalieri.
Dai dati stimati non appare quindi esservi un impatto sensibile sulla viabilità esistente.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI ED AGRONOMICHE
Per quanto riguarda l’aspetto esterno e la compagine vegetale presente nelle pertinenze degli immobili sede
di allevamento, nello S.I.A. si evidenzia la presenza di una barriera arborea esistente composta di filari di
Celtis australis e Tillia a nord mentre a sud di Gelsi già esistenti. A est dell’allevamento sono presenti dei
“pini” da siepe.
Nella fase progettuale, la ditta provvederà alla piantumazione di specie arbustive (Crataegus monogyna, Cor-
nus sanguinea, Ligustrum volgare) o eventualmente altre essenze richieste dal Comune di Villaga, ove attual-
mente non è presente e per aumentare la biopersità all’interno del centro zootecnico.
Sempre nello S.I.A. si esplicita che, oltre a creare una barriera visiva, le piante riescono a trattenere le polveri
e ridurre lo spostamento dell'aria diminuendo quindi la propagazione di eventuali odori. La siepe è un inter-
vento di mitigazione ambientale che consente un apprezzabile miglioramento ecologico e paesaggistico e
contribuisce a:
Assorbimento dell'anidride carbonica e di altre emissioni prodotte dall'allevamento (biofiltro);
Emissione di ossigeno;
Mantenimento e aumento della biopersità;
Mitigazione visiva, acustica, da polveri e da odori.
Valutazione
La Ditta intende implementare la barriera verde esistente con specie arbustive e intende altresì installare una
rete antipolvere in prossimità dell’esistente siepe ubicata sul lato Nord-Est. L’integrazione della barriera ver -
de in fase progettuale, sempre con specie arbustive, è prevista anche sul lato Sud.
Alla luce di quanto presentato e di quanto esposto nella matrice sull’impatto paesaggistico, si ritiene necessa-
rio un adeguato approfondimento relativamente al progetto del verde.
Si richiedono a titolo integrativo specifici elaborati inerenti agli aspetti carenti e precisamente:
1. valutazione dello stato di fatto: paesaggio contermine all’allevamento (in relazione anche al corridoio eco-
logico esistente) e nell’area di intervento (vengano indicate in particolar modo le specie della siepe esistente);
2. tavola delle indicazioni progettuali: tenendo conto dello stato di fatto (esterno/interno) vengano indicati gli
interventi puntuali di integrazione della vegetazione esistente e, ove possibile, venga progettata una fascia di
vegetazione arboreo-arbustiva multispecifica e multistrato ad integrazione del filare di gelsi con la finalità di
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aumento della biopersità; filari alberati e fascia arbustiva al piede con funzione anche di abbattimento degli
odori e filtro delle polveri in prossimità della siepe di “pini” (vengano scelte specie arboree ed arbustive au-
toctone e preferibilmente resistenti agli stress idrici);
3. relazione del progetto del verde con specifici approfondimenti in merito alle specie prescelte e alla loro
funzione (barriera, funzione mellifera, etc…) corredata da: documentazione fotografica dei luoghi e delle
specie presenti, sesti d’impianto e indicazioni del Piano di Manutenzione previsto;
4. computo metrico estimativo delle nuove opere di inserimento paesaggistico, tenendo conto anche della
manutenzione per un periodo di almeno tre anni.
Valutazione post integrqzioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
Si prescrive di non prevedere l’utilizzo del biancospino, essendo esso facilmente attaccato da fuoco batterico,
malattia che potrebbe espandersi ad altre rosacee presenti nel territorio, e di utilizzare il Frassino ossifillo
(Fraxinus angustifolia), tipico di pianura, in luogo del Frassino maggiore, più propriamente di ambienti
montani e ricchi di sostanza organica accumulata.
Si sottolinea poi l’importanza che il materiale di propagazione da utilizzare debba essere di provenienza cer-
tificata, ai sensi della DGR 3263 del 15/10/2004, in applicazione del D.Lgs. 386/03.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DELLA FLORA E FAUNA E V.INC.A
Trattasi di un allevamento esistente e la ditta non ha in progetto la realizzazione di ulteriori strutture a com-
pletamento dello stesso, in quanto tutti gli interventi sono relativi alla conversione da tacchini a polli da car -
ne. Non vi sarà riduzione di superficie agricola da parte della ditta.
La superficie del lotto totale e pari a 8.630 m2, di cui coperta 3.519 m2 data da capannoni e altri fabbricati, su-
perficie pavimentata 1.058 m2.
La superficie permeabile invece e pari a 4.053 m2 per la maggior parte a prato con alberi e arbusti.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
CARATTERIZZAZIONE DEGLI IMPATTI SULLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE PERSONE
Il centro zootecnico sarà dotato di:
un gruppo elettrogeno di circa 120 kW;
3
2 bomboloni GPL da 5 m , a servizio di n.12 bruciatori esterni a GPL da 70 kW cadauno;
impianto fotovoltaico da 100 kW, con due locali inverter.
Valutazione
Si richiede a titolo integrativo una relazione descrittiva sullo stato di conformità delle attività sopra elencate
alla normativa di prevenzione incendi, con sommario riepilogo delle misure di prevenzione e protezione che
verranno poste in atto per la corretta gestione dei correlati rischi d’incendio: dotazione impiantistica (sistemi
di sezionamento, posizione inverter etc), strutture di supporto (comportamento al fuoco dei materiali su cui
sono posizionati in pannelli e degli elementi costitutivi del locale inverter), presidi di rivelazione e di
spegnimento ed eventuali ulteriori misure antincendio.
Valutazione post integrqzioni
Le integrazioni fornite hanno soddisfatto quanto richiesto.
Non vi sono osservazioni in merito da parte dell’Ulss competente per territorio.
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Si evidenzia, comunque la necessità che la ditta adempia alle prescrizioni del Comando Provinciale dei Vigili
del Fuoco.
VALUTAZIONE
Non si ravvisano particolari elementi che evidenzino impatti aggiuntivi e significativi sull'ambiente determinati
dall’intervento.
VALUTAZIONE FINALE D’IMPATTO
CONCLUSIONI
Il progetto non presenta interferenze rispetto ad altri piani, progetti o interventi in zone limitrofe, ad
eccezione della potenziale estensione del vincolo territoriale a seguito del potenziamento dell’attività.
Il progetto risulta adeguato rispetto al fine che ci si propone di conseguire e non contrasta con i vincoli
territoriali vigenti.
L’analisi degli impatti ha portato a ritenere come il progetto presentasse potenzialmente taluni impatti
significativi per l’ambiente, con conseguente necessità di prevedere specifiche prescrizioni mitigative e
particolari modalità di monitoraggio.
Gli elaborati esaminati, sia per quanto riguarda la V.I.A. che per ciò che concerne l’A.I.A., sono stati oggetto
di richiesta di integrazioni, con documentazione pervenuta considerata sufficiente per poter esprimere il
giudizio conclusivo sul progetto.
Considerazioni specifiche sono state svolte sugli impatti ritenuti maggiormente significativi, con particolare
riferimento alle emissioni odorigene, ambiente idrico, impatto acustico, alla sistemazione del verde, risorse
naturali e normativa antincendio.
Non sono pervenute osservazioni contrarie alla realizzazione del progetto e quanto presentato in termini di
osservazioni è stato puntualmente valutato in relazione alle specifiche matrici ambientali in tema di impatti
sull’aria, l’ambiente idrico e impatto acustico.
Il parere espresso dalla Commissione è relativo sia alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale che
a quella di Autorizzazione Integrata Ambientale, ivi compresa la validazione del Piano di Monitoraggio e
Controllo da parte dell’ARPAV.
Tutto ciò premesso si esprime
PARERE FAVOREVOLE
all’intervento relativo all’allevamento zootecnico, subordinandolo alle prescrizioni di seguito citate
Preliminarmente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale:
dovrà essere data evidenza dell’ottemperanza alle seguenti prescrizioni del Comando Provinciale dei Vigili
del Fuoco
1) Nelle vicinanze del deposito di GPL, al servizio dell’attività in oggetto, vi è la presenza di una alberatura,
costituita principalmente dalla specie vegetale celtis australis, che non rispetta la distanza prevista dal Tito-
lo III p.10 c.2 del D.M. 14.05.2004, pari a 5m dal perimetro dei serbatoi di GPL, persamente da quanto
rappresentato nella documentazione tecnica depositata per tale istanza. Qualora venissero presentate delle
soluzioni perse dalla rimozione dell’alberatura presente, al fine di rispettare le distanze richieste, tali solu -
zioni dovranno essere rese in forma di dichiarazione da parte di un tecnico agronomo come richiesto dalla
succitata norma.
2) Attorno al perimetro del gruppo elettrogeno deve essere garantita la distanza di 3m rispetto ai depositi e
alla struttura come previsto dal Capo II c.1 e 2 del D.M. 13/07/2011.
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dovrà essere aggiornata/integrata la documentazione A.I.A., con
3) La definizione, nel sistema di gestione ambientale, di una modalità di lavaggio che eviti la presenza di de -
tergenti/disinfettanti nelle acque di lavaggio raccolte nelle vasche, altrimenti le stesse dovranno essere allon-
tanate come rifiuto.
4) La revisione della relazione idrogeologica, eliminando il riferimento errato alla presenza di una condensa
grassi e secondo le indicazioni già fornite.
5) Integrare la planimetria con l’ubicazione del pozzo.
Successivamente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
6) In sede di attivazione dell’impianto post operam dovrà essere effettuata, entro 60 giorni, una misura della
portata di odore al fine di confermare la stima previsionale della portata di odore utilizzata nello studio pre-
visionale di disagio olfattivo al suolo presso i recettori.
Tale “valore obiettivo” viene fissato in 2303 ou E/s, quale misura dichiarata dal gestore per l’insieme
dell’insediamento (n.2 stabili), ed utilizzato per la stima delle ricadute oggetto della valutazione del presente
parere.
Le date di campionamento dovranno essere comunicate con preavviso di almeno 15 giorni ad Arpav.
Le informazioni acquisite in tale periodo di monitoraggio potranno comportare, a seguito della
caratterizzazione delle emissioni ed alla verifica sperimentale dei dati utilizzati nelle simulazioni
modellistiche e che sono alla base dei “valori obiettivo” fissati, la fissazione di ulteriori limiti e/o prescrizioni
nell’ambito dell’AIA.
Al termine del periodo di valutazione, il gestore dovrà produrre, entro 60 gg, apposita relazione tecnica
riassuntiva degli esiti dei monitoraggi, correlata al massimo carico possibile autorizzato nell’impianto.
7) Qualora il valore della portata di odore misurata non sia coerente con il valore utilizzato nello studio
previsionale al suolo o in caso di disagi olfattivi presso i ricettori sensibili inpiduati, il proponente dovrà
dare proporre specifiche misure di contenimento degli odori.
8) Sulla base dei riscontri ottenuti e delle eventuali ricadute sul territorio (segnalazioni), tenuto conto anche
degli esiti di eventuali attività di vigilanza condotte, l'Autorità Competente potrà:
- confermare o meno, oppure modificare, i “valori obiettivo” definiti;
- confermare o meno, oppure modificare, l'obbligo di monitoraggio periodico delle emissioni odorigene;
- definire in Autorizzazione, attraverso specifiche prescrizioni, modalità operative, gestionali o tecniche da
porre in essere a seguito del superamento dei “valori obiettivo” durante i monitoraggi periodici del gestore.
9) In sede di attivazione dell’impianto, entro 60 giorni, dovrà essere effettuata una mirata ed accurata
indagine acustica di verifica del rispetto dei limiti assoluti e differenziali, da ripetersi poi con frequenza
triennale, e mirata ai ricettori sensibili presenti in prossimità dell’impianto ; si sottolinea la necessità di
verificare la presenza di fattori correttivi e di porsi in condizione cautelative di minimo residuo e di massima
emissione.
- le modalità di effettuazione delle misurazioni, sia con riguardo al campionamento spaziale (scelta dei punti
di misura), sia con riguardo al campionamento temporale (scelta dei tempi di misura), saranno comunicate
con congruo preavviso ad Arpav;
- l’indagine dovrà essere condotta da un soggetto qualificato terzo, rispetto all’estensore dello Studio
Previsionale di Impatto Acustico;
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- nel caso i valori non siano rispettati, dovranno essere messi in opera i correttivi necessari, mediante una
specifica progettazione da presentarsi all’Amministrazione comunale ed ARPAV, a cui, nel frattempo,
saranno stati comunicati i risultati delle analisi.
10) Entro 90 giorni dall’attivazione dell’impianto, dovrà essere effettuata un monitoraggio straordinario
sulla qualità delle acque di pioggia di dilavamento di piazzali e coperture, a monte dello scarico in suolo: la
scelta delle modalità di campionamento, del numero e della posizione dei punti di prelievo e del set di
parametri è demandata al proponente, secondo criteri di rappresentatività da illustrare nella nota
accompagnatoria di riscontro.
11 L’eventuale potenziamento del servizio acquedottistico dovrà essere oggetto di una specifica richiesta al
gestore Viacqua spa.
Si raccomanda di realizzare gli eventuali trattamenti per il contenimento di insetti nocivi e controllo di
roditori, previo indicazioni della competente Ulss.
Vicenza, 14 novembre 2024
F.to Il Segretario F.to Il Presidente
dott.ssa Silvia Chierchia Andrea Baldisseri
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